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Scendendo le scale, mi rendo conto che non c'è  ancora nessuno  e sono ancora sola.

Coca-Cola, birra, aranciata, estathè al limone, red bull, succo: ci sono tutte le bevande possibili, quasi sembrava un bar, ma di acqua non ce n'è l'ombra.
Opto per un succo all'arancia, versandolo nel bicchiere  e portando quest'ultimo alla mia bocca.

«Siamo ancora nervose?» una voce, per sfortuna a me  conosciuta, mi fa sussultare bagnando il tappeto con il succo d'arancia. Il mio bicchiere è stato stretto dalle mie mani per lo spavento, così da far rovesciare il contenuto lungo i suoi bordi e facendolo cadere per terra.

«Ma sei impazzito?! Che cazzo ci fai qui e da quando sei qui?!»

Mi passa lo straccio, così io mi chino di spalle a lui per asciugare il disastro sul tappeto. «Abbastanza da averti sentita cantare Yellow dei Coldplay.» spalanco gli occhi, lui non può vedermi perché la mia faccia è rivolta a terra, la sua visuale gli permette solo di vedere la mia schiena e i miei pantaloncini fin troppo corti. A questo pensiero, mi alzo velocemente.

«Pensavo di essere sola, ti ho dato fastidio?» il sarcasmo è evidente.

«Sei una sarcastica del cazzo, ma no, non mi hai dato fastidio. Anzi, hai una bella voce e suoni bene.» mi fa un inchino e io faccio di tutto per trattenere una risata. «Ma non ti montare la testa.»

«Non sei mica Beethoven .» Raggiungo la mia camera al piano di sopra, osservando mio fratello uscire dal bagno. «Cia-» la mia porta gli sbatte in faccia, non facendogli finire il suo saluto.

Sento un forte sospiro, poi dei passi che scendono al piano di sotto.

Prendo l'immagine di mia madre  e me la porto con me nel letto.

«So che non avresti voluto questo tipo di rapporto tra i tuoi due unici figli, mamma. Ma io non riesco più a fidarmi di nessuno, non riesco più ad aprirmi con nessuno dopo quella volta. Sono successe così tante cose da quando te ne sei andata...» una lacrima scende sul mio viso, andandosi a posare proprio sotto l'occhio di mia madre sulla foto, bagnandola. Sembra che stia piangendo insieme a me, e sono pazza se penso una cosa simile, lo so.

Mi sdraio con la testa sopra al cuscino e la schiena contro il materasso morbido sotto le mie lenzuola nere, l'immagine di mia madre è stretta al mio petto all'altezza del mio cuore.

I don't need you || HS IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora