«Era buona quella ciambella?» chiedo a Niall, mentre sale al posto del guidatore, subito dopo essere usciti dall'ospedale.
«Avrei sicuramente preferito quella con la glassa rosa, ma ho apprezzato il pensiero.» scoppio a ridere e, appena mette in moto la macchina, accende la radio, lasciandola però ad un basso volume, in modo che la musica possa fare da sottofondo alle nostre chiacchiere.«Come ti è sembrato che stesse Liam?» gli chiedo e, per un attimo, mi guarda esitante, distogliendo per poco più di un secondo il suo sguardo dalla strada, per poi riportarvelo e continuare a sterzare.
«Mi è sembrato in gran forma, magari sta dormendo e oggi pomeriggio si sveglia. È sempre stato un gran pigro!» Accenna ad un sorriso che però, nonostante la voglia di sdrammatizzare, non mi fa sorridere.
Vedendomi non intenta ad accompagnarlo nella sua fragorosa risata, si gira nuovamente verso di me:
«Ho sbagliato a dire qualcosa? Volevo solo sdrammatizzare, non mi piace vedere le persone tristi. Mi dispiace se.. io.. non, non volev-» sentendolo in difficoltà, decido di posare una mano sulla sua spalla, facendo incontrare i miei occhi marroni con i suoi blu mare. «Ho capito, Niall. Solo che l'argomento mi è ancora molto fragile.» gira lievemente la testa quel che basta per riuscire a baciarmi la mano ancora sulla sua spalla, poi mi sorride e riporta il suo sguardo sulla strada.«Cosa facciamo?» gli chiedo, guardandolo sterzare a destra, verso una via a me sconosciuta. «A che ora devi stare a casa?»
«Alle 13.00 viene a prendermi Harry, mangiamo a casa sua oggi.»
«E così la sorellina di leeum esce con il suo migliore amico, eh?» gli sferro un leggero colpo sulla spalla, facendolo scoppiare a ridere. Vedendolo sorridere, una cosa che non riesco a non fare, è imitarlo: le sue rughette ai lati degli occhi sono adorabili e, quando ride, un'altra cosa che ho notato, è che i suoi occhi si trasformano in una linea sottile, quasi chiudendosi.
«Allora, cosa pensi di fare dopo gli esami di maturità?» la sua domanda mi allarma.
Sentendo la parola "esami di maturità" mi ricordo che, ormai, sono alle porte: è il 30 maggio e il 12 giugno sarebbe toccato il mio esame di maturità. «Vorrei andare a un college per fotografi, mi piace fotografare le persone, i luoghi, ciò che mi circonda in generale. Mi piace racchiudere bei momenti in una semplice foto.» guardo fuori dal finestrino «Una cosa che spero davvero, è che Liam si svegli entro il dodici giugno. Volevo farmi una vacanza insieme a lui dopo gli esami, per riprendere il nostro rapporto.»La sua mano si poggia sul mio mento e, costringendomi a guardarlo, parla:
«Liam si sveglierà e sarà fiero di te, come lo è sempre stato, quando passerai gli esami.»Non riesco a proferire parola a causa dei singhiozzi che sembrano voler uscire dalla mia gola, così annuisco semplicemente in segno di gratitudine.
«Sono le dodici e mezza, cosa vorresti fare?»«Andiamo alle giostre?» essendo quasi iniziata l'estate, hanno iniziato a montare le giostre e lo so per certo perché la città è piena di volantini. «Vada per le giostre.» mi sorride e, sterzando, fa quasi cadere il telefono dalle mie gambe. «Scusami.»
-
Niall mi stringe forte mentre grida sul bruco in salita, pronto a scendere.
I miei capelli, ribelli, si spostano a causa del vento e della velocità della giostra, mentre quelli di Niall, essendo corti, si limitano a posarsi, scombinati, sulla fronte sudata per l'infantile paura.La pancia mi fa male per le troppe risate, mentre Niall impreca quando il bruco inizia il secondo giro. «Ti prego abbracciami o morirò.» stringo le mie mani intorno alla sua vita, mentre lui, non potendo fare lo stesso a causa della cintura di sicurezza della giostra che lo stringe non permettendoglielo, me le stringe al collo, stando, ovviamente, attento a non stringermelo troppo forte.
STAI LEGGENDO
I don't need you || HS IN REVISIONE
Fanfiction"Non me ne fotte un cazzo di te, Al." Le sue urla riecheggiano nella stanza vuota facendo eco. I miei occhi chiusi, spalle contro il muro e petto contro al suo petto. Aspettavo l'ennesimo schiaffo, che si fece aspettare rispetto agli altri datimi r...