Passarono diverse settimane e i superamici erano ancora in lutto, ma si sono aiutati a vicenda. Continuarono le serate di gioco, mangiarono pizza e ravioli e, soprattutto, cercarono di diventare quelle persone vere che Kara aveva sempre visto in loro.
Alla L-Corp.
Lena era seduta alla sua scrivania, a digitare sulla tastiera del suo computer, finchè non sentì degli stivali che atterravano dolcemente sul suo balcone. Si giró in fretta, sperando di vedere Kara, ma notando che invece era Superman si acciglió un pó.
"Superman in cosa posso aiutarti?" chiese gentilmente Lena, nascondendo la sua delusione.
"Per favore, Lena, puoi chiamarmi Clark in privato. Sono venuto qui per portarti qualcosa. Sarebbe stato il tuo regalo di compleanno da parte di Kara, ma mi disse che se ti fossi sentita giù avrei potuto dartelo prima." Disse il Super piano, sempre tenendo la scatola. Lena rimase lì con gli occhi sbarrati. Non solo un Super le aveva fatto visita il giorno in cui aveva incontrato Kara, ma entrambi.
" Come Clark Kent? Il giornalista del Daily Planet e cugino di Kara? E si, grazie per aver portato il regalo, ma perchè fidarsi di me per un così grande segreto se il tuo arcinemico era... era mio fratello?." Domandó la Luthor sotto shock, chiedendosi perchè l'uomo d'acciaio si fosse fidato di lei.
" Mi fido di Kara e delle sue sensazioni, e lei ha ragione... Non sei per niente come tuo fratello e tua madre. E si, sono Clark Kent, ma tienilo segreto" fece l'uomo d'acciaio con tono disinvolto. Poi le porse la scatola, che Lena prese felice. Notó poi sul collo di Lena la collana che indossava di solito Kara.
" Vedo che hai al collo la collana di Kara. Abbi cura di essa, era sacra per lei." scherzó il Super, ma il significato era serio.
" Grazie... E si, me ne prenderó cura. " disse la Luthor, guardando la collana per lei preziosa.
Clark rispose: " Ora devo tornare ad Argo. Per favore, prenditi cura della casa di Kara mentre io mi occupo dell'altra sua casa. E Lena... Se tu e Kara vi foste messe insieme, non devi preoccuparti, ti avrei accettato in famiglia. Hai la mia benedizione... Ma anche... Grazie per aver costruito quel bellissimo Parco per Kara, sono sicuro che l'avrebbe adorato. " Detto questo l'uomo d'acciaio voló via e lasció Lena con un sorriso luminoso. Era molto più gentile di quanto suo fratello gli diceva. Aprì la scatola e strilló di gioia. Kara le aveva procurato quei libri che non potevano più essere acquistati nei negozi o adirittura non potevano essere trovati nella villa dei Luthor. Poi notó che c'erano dei fiori e i loro semi. Kara ha persino lasciato una loro foto con una nota dietro:"Ehi Lena!
Ho trovato per te i libri che desideravi da anni e Rao non erano facili da trovare. Sono sicura che ti starai chiedendo perchè ci siano dei fiori lì dentro e che non sembrano fiori della Terra. Beh, sono fiori di Krypton. Sono i Dar-Essa. Quando ero piccola, mia madre veniva nella mia stanza per misurarla. Doveva crescere come me, ma l'ho superata. L'ultima volta che ho visto la mia Dar-Essa aveva la mia stessa esatta altezza. Quindi, se un giorno avrai dei figli, sarebbe divertente vedere il risultato. Con amore, Kara. "Le guance di Lena erano rigate da piccole lacrime." Sarai ricordata, Kara... E grazie mille per questi bellissimi Dar-Essa. " Si strinse il biglietto al petto e pianse... Ma Lena non sapeva che non era sola nell'ufficio. Veramente Kara era sempre con lei... ❤️
Traduttrice: Ho preferito dividere il capitolo in due parti perchè mi sembrava giusto così... E anche qui ho pianto fiumi di lacrime. Che volete farci sono sentimentale... Del resto anche io ho ancora tutte le sue cose... e per me sono sacre nello stesso identico modo.
Alla prossima domenica.
STAI LEGGENDO
Dreams Do Come True (I sogni si avverano) - STORIE DI The_Pantom6
FanfictionLa storia che state per leggere appartiene a The_Phantom6. Io l'ho solo tradotta in italiano. Perchè? Perchè scrive benissimo e le sue storie sono molto belle. Non sempre ne condivido la trama, ma per la sua bravura ho trovato giusto condividerle tu...