CAPITOLO 5

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 Il momento della doccia era sempre particolare per Christian, angosciante ma al tempo stesso liberatorio. O meglio, a fargli questo effetto erano i pensieri che lo travolgevano mentre l'acqua lo spogliava di tutte le insicurezze e forse anche delle maschere che spesso metteva durante il giorno. Ecco perché spesso i suoi compagni di stanza lo richiamavano quando occupava il bagno per molto più tempo di quanto ne impiegassero loro.

Christian si passò una mano tra i capelli fradici, mentre i pensieri più svariati lo raggiungevano.
Confuso, ecco come si sentiva.
Ed era chiaro da dove proveniva la sua confusione: il suo migliore amico e compagno di stanza gli stava facendo davvero girare la testa. Ormai gli bastava vederlo per illuminarsi come un bambino e quando poteva toccargli anche solo la mano mille emozioni lo coglievano, facendolo entrare in un'altra dimensione.
E la cosa più assurda era che qualche volta aveva quasi la sensazione che non fosse l'unico a sentirsi così, che la sua attrazione fosse in qualche modo ricambiata.
D'altronde erano amici, quindi era normale che avessero questo legame speciale, no?
Eppure una voce dentro di lui gli ripeteva in continuazione che quelle non erano cose che si provano per i semplici amici e che non era normale questa sua esagerata devozione per il minore.
Cos'altro sarebbero potuti essere Christian non lo sapeva dire, anche se una vaga idea si stava facendo largo nella sua mente da qualche giorno, e forse era proprio questa a mandarlo completamente in confusione.
"Insomma, non può piacermi davvero" Una volta uscito dalla doccia si rivolse uno sguardo poco convinto parlando con sé stesso allo specchio. "Non in quel senso, certo è una bellissima persona e un bravissimo ballerino, ma tutto qui... io non sono, non posso essere attratto realmente da lui... non che non sia bello, certo." Per un attimo perse il filo dei pensieri quando gli tornarono alla mente immagini di Mattia che ballava, di Mattia che lo guardava, di Mattia che gli rivolgeva uno dei suoi meravigliosi sorrisi, di Mattia che lo prendeva in giro con il viso da angioletto, di Mattia che lo abbracciava... "D'accordo. Sono finito"

<<La signorina ha finito la sua seduta di bellezza, oppure devo attendere ancora molto per avere diritto a lavarmi?>> la voce di Mattia lo riportò alla realtà dei fatti, quella in cui il più piccolo non sapeva niente dei suoi sentimenti. E mai li avrebbe dovuti sapere. Punto.

Purtroppo i suoi propositi vennero subito buttati all'aria appena uscì dal bagno, trovandosi di fronte la visione angelica del suo compagno di camera, a petto nudo e con sguardo seducente.
<<Beh quindi?>>
<<Quindi cosa?>>
<<Anche stasera non hai intenzione di scusarti per essere stato in bagno ben oltre l'orario stabilito?>>
<<Oh, quello... beh ve l'ho detto più volte che secondo me un quarto d'ora a testa è troppo poco... e poi questo è l'unico momento in cui posso stare in pace con i miei pensieri, lontano da tutto.>>
<<Oh! Lontano da tutto e da tutti, certo.>> Il biondo abbassò lo sguardo, come se quella frase uscita male l'avesse ferito particolarmente.
<<No Matti, mi sono spiegato male, insomma...>>
<<Tranquillo non devi giustificarti, è una cosa normale credo... forse sono io che sono troppo aperto con tutti e quindi faccio fatica a capire chi invece tiene tutto per sé. In realtà non so come fai... insomma, a farcela senza farti aiutare da nessuno. Dev'essere dura.>>
<<Lo è.>>
<<Ma non sei obbligato a farlo... pensavo fosse scontato ma lo sai che con me puoi parlare di tutto. Ti subisci sempre tutte le mie chiacchiere, anche per cose stupide... a me farebbe piacere se qualche volta fossi tu a dirmi cosa ti passa per quella testa dura. Anche se so che con me già sei più aperto rispetto a quanto tu sia abituato...>>
<<Matti, io ti direi tutto quello che mi affligge, davvero, ma... è complicato, molto complicato...>>
<<Beh si capisce, sei così serio.>>
<<Sì perché non è una cosa... non credo sia una cosa normale... non penso tu possa capirla.>>
<<Beh ci posso provare, no? Cosa riguarda questa cosa?>> Domandò Mattia, sempre più curioso, ma anche preoccupato: iniziava ad intuire ciò che il più grande non riusciva a rivelargli, forse addirittura ci sperava.
<<Riguarda... me>>
<<Beh allora dev'essere complicato per forza.>>

Ma Christian non si scompose dal suo stato misto di ansia e voglia di sputare fuori tutti i suoi pensieri. <<Riguarda me e... me e te, Matti. Non so come dirtelo, ma ho l'impressione che non possiamo più essere solo amici.>> Tirò un sospiro eloquente distogliendo lo sguardo da quello del biondo, che rimase scioccato, senza riuscire a dire niente.
<<Oddio Mattia, perché non dici niente? Anzi, sai cosa? Meglio se non dici niente, come avrei dovuto fare io... non importa, non pensare a questo, era solo un pensiero assurdo, niente di così important...>> Il suo respiro, che era diventato di colpo affannoso, gli si bloccò in gola, bloccato da due morbide labbra che stavano ora premute contro le sue.

Mattia non ce l'aveva fatta, aveva dovuto cogliere quell'occasione che aspettava da tanto per poter dimostrare al moro il desiderio che da settimane tormentava anche lui.
Una lacrima scese dagli occhi chiusi di Christian, come se un pensiero trattenuto troppo a lungo avesse trovato finalmente pace per liberarsi. Mattia la raccolse con il pollice, staccandosi da quelle labbra screpolate ma accoglienti, che gli rivolsero un sorriso ingenuo.
<<Matti io...>>
<<Non dire niente, ho capito tutto, senza che parli, visto che per te è molto difficile. Davvero, a me bastano i tuoi gesti, quelli parlano chiaro, e anche i tuoi bellissimi occhi.>>
Christian ampliò il sorriso e si rituffò tra le labbra di Mattia, stringendo le mani sulla sua schiena nuda.
<<Hai le mani ghiacciate Chri! Accidenti!>>
<<Scusa, scusami...>>
Mattia rise con tenerezza alla vista dell'altro che, in preda al panico, abbassava lo sguardo con le guance rosso fuoco: era eccitante vederlo così insolitamente vulnerabile.
<<Che c'è?>>
<<Ma niente Chri, pensavo solo che sei molto carino... Ora vado a farmi la doccia, che sennò poi Dario chi lo sente, sempre che tu non avessi altro da dirmi.>>
<<No, non credo...>>
Mattia si stava già chiudendo dietro la porta del bagno quando Christian lo richiamò, recuperando tutto d'un tratto la sua solita sicurezza. <<Matti. In realtà un'altra cosa te la devo dire. Anche tu sei molto carino!>>

Tra silenzi💜 [_Zenzonelli_]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora