CAPITOLO 15

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Con l'avvicinarsi del serale la tensione crebbe e i ragazzi divennero sempre più vulnerabili, sia durante la puntata che in casetta. In particolare i ballerini dovettero affrontare un periodo di discussioni con i professori e anche tra di loro, a causa delle crescenti critiche e delle classifiche che venivano stilate per stabilire chi fosse il più meritevole tra loro.
Di questa situazione Mattia era solo uno spettatore, poiché ancora non poteva difendersi ballando. Infatti, non aveva ancora ottenuto il permesso di riprendere le lezioni e, nonostante la sua voglia di abbandonare le tanto odiate stampelle, il miglioramento della sua caviglia era molto lento.

Per lo meno, c'era sempre Christian che lo esortava a non abbattersi e gli ripeteva ogni giorno che non vedeva l'ora di vederlo ballare di nuovo.
Anche se, forse, era il moro quello che aveva bisogno di più supporto morale, a causa delle ripetute critiche ricevute dalla maestra Celentano e della sua difficoltà nel reagire senza essere additato come arrogante.

D'altronde, Christian non si sentiva più lo stesso ragazzino timido e silenzioso che aveva ottenuto il banco a settembre ed effettivamente la sua crescita era evidente; aveva perennemente voglia di rispondere a ciò che gli veniva detto, di farsi valere, di difendere la sua opinione ad ogni costo. Insomma aveva voglia di mostrare a tutti chi era il vero Christian.

Questo si ripercosse ovviamente anche sulla relazione con Mattia.
Le cose tra loro andavano più che bene, ma lui aveva l'impressione che sarebbero potute andare persino meglio. Era come se non fosse soddisfatto a pieno, se non gli bastasse più tutto ciò che avevano costruito insieme fino ad ora.
Il biondo si era adeguato al suo volere di tenere segreto il loro rapporto e inizialmente Christian gli era stato infinitamente grato, ma ora sentiva che c'era qualcosa di diverso e ogni volta che Mattia rientrava in casa lo seguiva con lo sguardo, quasi come se si aspettasse che il piccolo gli saltasse addosso e rimanendo deluso quando invece lui si limitava a salutarlo come faceva con tutti gli altri. Lui non era come tutti gli altri per Mattia! Non lo era mai stato!
Sapeva che, se ne avesse parlato con il biondo, se gli avesse detto che non voleva più fingere, l'altro sarebbe stato più che d'accordo e gli avrebbe evitato quelle delusioni. Ma, nonostante tutto, non trovava mai il coraggio sufficiente per farlo e quelle volte in cui stava per aprire bocca finiva per convincersi che forse era meglio aspettare un altro po'.

E poi iniziarono a comunicare sempre di più in altri modi; se le riflessioni riguardo il loro rapporto erano sempre meno, infatti, lo stesso non si può dire dei gesti fisici.
Nei loro abbracci, nei loro baci furtivi prima di dormire, Christian iniziò a percepire un trasporto sempre maggiore, un'attrazione che andava oltre la tenerezza e la cura dei primi tempi.
Proprio questo nuovo desiderio lo animava in quei momenti in cui proprio non riusciva a controllare le mani e le allungava oltre la schiena del più piccolo. Ovviamente Mattia non lo bloccava, anzi, stringeva le braccia ancora di più intorno al suo collo teso e chiudeva gli occhi, come per affermare la sua totale disposizione a qualsiasi cosa il moro avesse potuto fare.

Lo scossone che smosse definitivamente Christian fu il concretizzarsi per lui della possibilità di uscire dalla scuola e di dover abbandonare tutto senza essere pienamente soddisfatto di sé.
Il suo professore Raimondo Todaro decise di metterlo in sfida contro un altro allievo, Cristiano: i due si sarebbero confrontati sulla coreografia con i tacchi già eseguita da Christian nella puntata precedente e il peggiore sarebbe dovuto andare a casa.
Furono giorni difficili per lui perché, nonostante i suoi tentativi di apparire più sicuro di sé, l'autostima del ragazzo rimaneva quella che era e non era troppo fiducioso verso l'esito della sfida.
Fortunatamente però, non si arrese a questo negativismo, ma si impegnò lavorando molto in sala e anche in casetta, deciso a dare tutto se stesso.

E fu proprio in questa situazione che si decise a prendere finalmente in mano l'unica questione su cui non nutriva più assolutamente nessun dubbio, l'unica cosa che non poteva lasciare in sospeso, che per lui era ormai diventata importante tanto quanto la danza.
Ed era pronto a farla sapere a tutti.

Tra silenzi💜 [_Zenzonelli_]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora