CAPITOLO 1

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AVVISO:ho iniziato questa storia ad inizio seconda stagione, so che Milos è gay ma ancora dicevo vederlò per quanto riguarda Totò bhe è stato uno spoiler che mi feceró

POV LEA :
*24 ore prima dell'arresto*

"CHE CAZZO TI AVEVO DETTO IO?" urlò l'uomo davanti a me
"E? ALLOR NUN RISPUNN, I TEV ITT I NUN DICR A NISCIUN CHI SI OVERAMENT" il mio sguardo che fino ad allora era rivolto a terra è stato girato di scatto verso il mobile e la mia guancia bruciava mi aveva tirato uno schiaffo

"s-scusa ho sbagliato" "E MENOMALE CHE SAI DI AVER SBAGLIATO E ORA FILA NELLO SCANTINATO"

e come per routine sono andata nello scantinato mi sono messa su quel materassino e lui avvicinandosi si spoglia facendomi segno di fare lo stesso, esequì ciò che mi disse tanto se non lo facevo io, lo avrebbe fatto lui con le cattive

quando lo sentito entrare ho iniziato a pensare ad altro ad esempio come sia possibile che non mi ricordì niente dalla sera del mio nono compleanno

quanto finalmente smise e come sempre, lui si chiuse in bagno e rimase me su quel materasso a tremare e piangere

alzaì lo sguardo ed ho subbito notato la pistola sul mobbileto, presi la calibro 38 in mano e la controllai era carica, lo schiocco della serratura mi fece sussultare

"LEA DOVE CAZZO STAI E DOVE STA LA MIA PISTOLA"
ho sparato il primo colpo diritto nella sua gamba
"non lo fare Lea ti prego"
"hai dei vuoti di memoria forse, PERCHÈ TU QUANDO IO CHIEDEVO PIETÀ, MI TRATAVI PEGGIO DI SEMPRE E QUINDI CHIUDI CHILL CAZZ E CESS"
secondo sparo e ho continuato fino a svuotare il caricatore

*mezz'ora dopo*

sto correndo tra le strade di Napoli non so deve sto andando ma questa strada lo già fatta

sono arrivata in un viale con una villa enorme, tutta bianca con diverse cornici intorno alle finestre e le porte, il cancello enorme, le mura intorno alla villa sono imperiali e le statue che rapresentano due pantere placate interamente in oro come il cancello, fanno sembrare tutto molto mafioso

vedendo meglio il cancello ho notato delle lettere incise all'interno
'ricci' lessi nella mia mente, i miei occhi si sono spalancati ho iniziato a suonare il campanello più e più volte fino a quando non ha risposto un ragazzo

"CHI CAZZO È CHE ROMPE ALLE 7:30 DI SERA" la sua voce io la conoscevo ne ero convinta 'Pietro'
"p-Pietro?"
"E SI SONG I TU CHI SI?"
"penso che tu sia mio fratello"
"cosa? entra per favore" mi apre il cancello ed entro, c'erano guardie da per tutto

entro nella villa e mi trovo davanti un ragazzo di circa 20 anni e un uomo di curca 40

"quindi tu sei quella che pensa di essere mia sorella?" mi chiede il ragazzo che da come ho potuto supporre si chiama Pietro, mi faccio coraggio e rispondo
"s-si"
"quanti hanni hai pccrè?"
"tra un mese 15"
Pietro e l'altro uomo, che riconosco come Salvatore Ricci, mio padre, , si guardando
"comm t chiamm?"
"l-Lea, Lea Ricci"
"nun è possibl" sussurra l'uomo
"e se over pà?" gli chiede Pietro hanno entrambi uno sguardo scioccato
"aspetste, io non ricordo niente della mia infanzia ho preso tante botte nei ultimi 4/5 anni, ma sono sicura che questa apparteneva a mia madre"
tiro fuori la collana di mia madre con sopra una piastra dove ci sono incise 4 lettere " S P C L"
"o dio quella è la collana che ho regalato ha mamma-" interumpi Pietro
"la sera del suo compleanno prima della sua morte, lo so"

mi fanno entrare dentro casa e ci sediamo, nessuno parla, nessuno dice una parola
"guardami Lea" mi chiede l'uomo, lo guardo con sguardo interrogativo
" siete uguali cazzo" dice passando lo sguardo tra me e la foto tra le sue mani, guardo Pietro che guarda me, nessuno di noi due sta capendo che intenda con quella frase
"cosa papà?"
"guarda tu stesso" gli passa la foto e mi indica, Pietro passa anch'esso lo sguardo tra la foto e me
"o mio dio, c'è tagliat a cap a copp o cuoll"
"ma cosa non sto capendo"
"tu sei uguale a mia madre o a nostra madre? sono confuso"
"nun o dicr a me" diciamo in contemporanea io e salvatore

"mettiamo caso tu sia mia figlia, come sei sfuggita a chill can e piecr?"
"se intenti il boss della famiglia di salvo, lo ucciso con la sua piastra" dico posando sul tavolo la calibro 38 vuota che avevo nei pantaloni, Pietro la prende e la controlla
"e vuot"
"gli ho scaricato tutto il caricatore addosso"
"cazzo, sembri la reincarnazione di Maria Rurro" dice un ragazzo entrando in salotto anzi appena entrato in casa
"chiur o cess edua" gli risponde Pietro
"nun e o mument i pazzia" continua salvatore
"chi è sta bella ragazza?"
"se non sono tutte coincidenze questa è mia figlia" "Lea?" "si, lei Edo" "ok, io prendo la borsa e riparto per nisida, ciao" "Cia"

"ok data di nascita?" "31 luglio 2007" "data di morte di nostra madre?" "31 luglio 2016" "basta oramai coincide tutto io dico che è lei" dice salvatore salvandomi dalle domande di Pietro
"l'unica cosa che può dimostrare se è davvero lei è la sua voglia" dice di rimando Pietro
"intendi questa" mostro la voglia sul resto del mio collo

"u maró si overament tu, ev pers i spranz e tu trua pccrè" abbraccio mio padre, è una bella sensazione, poco dopo abbraccio pietro e un oretta di chiacchiere dopo, dove ho scoperto che ciro l'altro mio fratello e morto in una rivolta nel carcere minorile di nisida, mi accompagniano nella mia camera dove finalmente faccio una vera dormita

il giorno successivo insieme a Pietro ho comprato di tutto: vestiti, borse, scarpe, tacchi, trucchi e tanta tanta altra robba

la sera però a cena conclusa i carabinieri mi hanno arrestata per omicidio serrato e spaccio, mi hanno portato in centrale dove ho passato la notte e la mattina dopo all' ipm di Napoli

Spazzio autrice

questa storia lo iniziata perche non avevo proprio idee per la drarry così mi sono trattenuta con questa storia
spero vi piaccia

A Panter Ca Sa Nascond// Mare Fuori Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora