𝐄𝐩𝐢𝐥𝐨𝐠𝐨.

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Novogorod era nuovamente baciata dai tiepidi raggi di sole primaverili ed emanava un'energia di rinascita. Maxim passeggiava per i vicoli, gli stessi vicoli che aveva percorso ogni giorno al ritorno dalla scuola con la sua sorellina. Erano passati tanti anni, ma, finalmente, poteva sentire quella serenità che aveva provato con la sorella farsi reale nel presente. Percepiva che, nonostante tutto, la sorella lo ringraziava per ciò che aveva fatto per Tania. La giustizia aveva trionfato, anche se non per la piccola.

Finita la passeggiata, Maxim si diresse a casa dove trovò l'altra "piccola" della sua vita: Tania gli si gettò tra le braccia e cominciarono a baciarsi intensamente.

"Ehi, ehi, che succede, bimba?"

"Hai un sorriso così bello, volevo mangiarmelo e renderlo tutto mio." Rise lei.

"Ah, si? Aspetta che ti mangi io!"

Maxim lanciò la ragazza sul letto.

Si ritrovarono nudi pochi istanti dopo. Poi, abbracciati. Infine la passione prese il sopravvento fra i due innamorati che consumarono un atto carico di amore e bisogno.

Entrambi godevano e amavano. Si interruppero solo quando raggiunsero l'apice insieme. Si guardarono negli occhi. Come era stato possibile realizzare tutto questo? Com'era riuscita Tania a scalfire il suo cuore arrabbiato e penetrarci per riempirlo di gioia e gratitudine? Si era meritato, forse, questa felicità perché finalmente era riuscito a proteggerla dal male?

Si rivestirono tra le risate.

Maxim si concesse di restare a letto più a lungo a guardare Tania che si dirigeva verso la scrivania per prendere dei fogli che voleva assolutamente mostrargli.

"Sono andata a trovare Viktor in prigione. Sta bene, se così si può dire, ma è sinceramente pentito. Mi ha detto che ha parlato con i miei genitori. Si sono scusati con lui, ma devono ancora fare dei passi per ricongiungersi con me. Al momento io non voglio vederli, perché mi hanno lasciata sola proprio nel momento in cui avevo bisogno del loro sostegno, ma sono sicura che il tempo sistemerà le cose. Intanto Viktor ha voluto scusarsi personalmente e mi ha raccontato alcune cose su Vasilii che Ludmilla gli aveva rivelato..."

Maxim la guardò corrucciato e sospettoso. Lei gli mostrò i fogli: il progetto dell'ospedale di Vasilii.

Maxim sorrise, commosso.

"Io penso che Novgorod merita di avere un ricordo del governatore."

𝐏𝐫𝐢𝐬𝐨𝐧 𝐨𝐟 𝐇𝐞𝐚𝐫𝐭𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora