Capitolo 28

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Sabrina

Fortunatamente avevamo chiarito. Era stato facile, più facile del previsto, ma con Maria era tutto estremamente facile.
Sapevo che non poteva essere finita così, l'amore tra di noi era forte e vivo e ce lo siamo dette e dimostrato in quell'ufficio... e in quel bagno.
Sono uscita dagli studi ancora eccitata e tornai a casa come se fluttuassi una nuvola.
La amavo così tanto ed eravamo di nuovo noi, avevamo più consapevolezza del nostro rapporto ed eravamo pronte a ricominciare a costruire una relazione solida e duratura.

Ancora nessuno sapeva di noi, tranne Maurizio. Cioè, tranne Maurizio e i collaboratori di Maria che ci avevano visto, però loro non contavano... quindi praticamente solo Maurizio sapeva di noi.
Volevo consolidare ancora di più il nostro rapporto, così presi coraggio e decisi che lo avrei detto a mamma, sia perché mi faceva male non renderla partecipe della mia vita, di un punto così importante della mia vita, sia perché volevo dare un segno a Maria, volevo dimostrarle quanto ci tenevo.
Arrivata a casa chiamai mia madre.
"Pronto, Sabrina?"
"Ciao mamma, come stai?"
"Bene, grazie, tu?"
"Tutto bene, grazie. Ascolta, ti va di venire da me a cena stasera? Con papà se vuole, se no anche da sola"
"Fammi chiedere a papà"
Si allontanò per qualche minuto dal telefono e rimasi in attesa di una risposta.
"Va bene Sabri, veniamo! Per che ora?"
"Mmm.. per le 20:00?"
"Perfetto. Dobbiamo portare qualcosa?"
"Se volete prendere qualcosa di dolce va bene, se no va bene comunque. Farò dei tortellini semplici, vi piacciono?"
"Certo, va bene tutto."
"Allora ci vediamo dopo, ciao ma'"
"A dopo Sabri"
Agganciai e mi misi a preparare i tortellini.
Non appena misi le mani nell'impasto, però, mi prese un'ansia allo stomaco. Avevo preso questa decisione di dire a mamma di me e Maria in poco tempo, senza pensarci, e l'avevo subito chiamata per invitarla... ora stava per venire a cena da me, con papà e con Maria lì e... non sapevo se fossi davvero pronta a darle una notizia del genere.
Mi sedetti un attimo perché mi girava la testa e bevvi un bicchiere d'acqua.
Ci misi qualche minuto a calmarmi ma quando ricominciai a ragionare mi resi conto che alla fine non ero obbligata a dirle niente. Aveva già cenato con Maria e non avrebbe sospettato di nulla, potevo decidere cosa fare strada facendo. Se me la sarei sentita glielo avrei detto, altrimenti sarebbe stata una normalissima cena tra di noi.
Questi pensieri mi calmarono il cuore e ripresi a preparare per la cena.

Verso le 19:30 suonò il campanello, era Maria. Le aprii il cancello ed aspettai che arrivasse in casa.
"Ciao Sabri" appoggiò le sue cose su una sedia e venne a darmi un bacio.
"Ciao Marì, com'è andata la registrazione?"
"Tutto bene, Tina e Gemma hanno litigato come sempre ma ormai ci siamo abituati, mi fanno morire dal ridere quelle due!"
"Tina è troppo forte, hai ragione!"
"Che prepari di buono?? Uuuuh, tortelli! Ma quanti ne hai fatti? Lo sai che io non mangio molto a cena, sembra quasi tu stia cucinando per un esercito!"
"In realtà non siamo sole stasera... ho invitato mamma e papà a mangiare, per te va bene?"
"Nessun problema per me. Tu sei sicura di riuscire a stare tranquilla?"
"Sì, penso di farcela. Scusa se non te l'ho chiesto prima ma è stata una cosa veramente improvvisata"
"Tranquilla Sabri, non è un problema, davvero!"
"Grazie. Me lo dai un altro bacio prima che arrivino?"
Si avvicinò con la sua camminata un po' storta e col sorriso sulle labbra per darmi il bacio che le avevo chiesto.
Si sedette a guardarmi cucinare, come faceva sempre, le piaceva vedermi all'opera e aspettammo in questo modo che i miei genitori arrivassero.
Alle 20:00 in punto suonò il campanello.
"Mannaggia come so' svizzeri ao!"
Mi staccai dai fornelli e andai ad aprire.
"Pronta?" mi chiese.
"Sì, sono abbastanza tranquilla"
"Bene" mi diede una carezza veloce sul viso e si risedette appena in tempo.
"È permesso?"
"Avanti, avanti! Ciao mamma, ciao papà!"
"Ciao Sabrina"
"Ciao Sabri! Oh, ciao Maria! Ci sei anche tu?"
"Buonasera! Sì, mangio con voi stasera, mi ha invitato Sabrina nel pomeriggio"
"Che piacere! Meno male che ho preso qualche pasta in più!"
"Non sono tanto fan dei dolci, ma una la proverò volentieri!"
Ero un po' agitata ma cercavo di non farlo vedere né ai miei né a Maria. Presi il vassoio dei pasticcini dalle mani di mamma e lo misi nel frigorifero.
"Volete accomodarvi? Ho già apparecchiato, tra un attimo arrivo con i tortellini!"
"Va bene, andiamo Giuliano" disse mamma.
"Ti serve una mano Sabri? Mi fermo io nel caso"
"Sì, grazie Marì, così portiamo tutti i piatti in una volta."
I miei andarono al tavolo mentre noi ci fermammo in cucina.
Mi strinse la mano come a dirmi che lei era lì con me e prese i primi due piatti pronti. Si incamminò mentre riempivo gli altri due, io la seguii subito dopo.

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