Sabrina
"Bisessuale. Non ho mai pensato a me stessa in questi termini. Sono sempre stata dalla parte dei diritti civili delle persone, dell'uguaglianza, però non sono mai stata attratta da un'altra donna. Le donne le ho sempre ammirate, sono più belle, armoniose, sensuali degli uomini. Ma non mi sono mai innamorata di una donna. E adesso che mi succede? Cos'è questa cosa che provo quando guardo Maria? Non mi sto capendo. Ci vogliamo bene, tanto bene, siamo amiche. Ma le amiche si guardano così? Io non ho mai guardato nessuno così. E soprattutto, non mi sono mai sentita attratta da una mia amica in questo senso. E che ci voglio fare io con Maria? Non so nemmeno da dove si inizia.
Eppure ci sono dei momenti, quando siamo sole e tranquille, in cui io sento questa sensazione difficilmente spiegabile, sento caldo, un peso sul petto, il cuore che batte chiaro e in modo distinto in tutte le parti del corpo, nelle orecchie, nelle dita, in mezzo alle gambe. Non può essere amicizia. Ma è amore? Basta una sola donna per potersi definire bisessuale? E io, sono bisessuale? Ma che me frega delle etichette. Io sono io e lei è lei.
E ora devo capire che cosa mi sta succedendo, cosa sta succedendo tra di noi. Oddio, ma mica dovrò dichiararmi. Non l'ho mai fatto, mi hanno sempre corteggiata.. ma sappiamo com'è andata a finire. In questo modo l'Amore, quello che racconto sempre nei film e nelle serie tv, io non l'ho mai provato. Forse devo solo capirci di più, poi capirò cosa fare, se parlarle e come.
E Flavio? Sappiamo entrambi che non siamo innamorati, ma che gli dico? E i giornali? La tv? E se non mi ricambia? Ricambia cosa poi?
Va beh basta paranoie, ho i miei anni e paro 'na regazzina. Vado in studio e vedo cosa accade."Smisi di pensare, per quanto possibile, e mi guardai le dita... piene di pellicine, mannaggia all'ansia. La sera prima, mentre Maria mi riaccompagnava a casa, c'è stato qualche minuto di silenzio molto strano in macchina. Una tensione sottile ma percepibile riempì l'abitacolo mentre i nostri occhi non smettevano di trafiggersi. Mi avvicinai di qualche centimetro senza riflettere su quello che stavo facendo ma appena tornai a ragionare mi rimisi a sedere composta, attaccata al sedile della macchina, e distolsi lo sguardo. Non ebbi più il coraggio di guardarla negli occhi quella sera e da quel momento non ho smesso un secondo di farmi queste paranoie.
Mi alzai dal divano, presi due o tre cerotti e andai a registrare la puntata.Mi cambiai nel camerino e uscii veloce per prendere posto sulla poltrona prima che Belen e gli altri ci annunciassero. Pashmina sulle cosce, guardai verso gli altri. Incrociai lo sguardo di Maria, che mi fece un cenno con la mano accompagnato da un sorriso. Ricambiai in modo caloroso ma tornammo subito serie, stava iniziando la registrazione.
Finì in fretta, o forse mi ero solo divertita molto. Mi divertivo sempre a Tu sì que vales. Durante la puntata guardavo di tanto in tanto Maria, con la coda dell'occhio e girandomi qualche volta. La trovavo quasi sempre a guardarmi. Mi stava studiando? Che voleva? Mi stava mettendo in crisi. Cioè, mi faceva piacere, questo non posso negarlo. Ma perché mi guardava così? Era interessata a me o la divertivo e basta? E se voleva soltanto vedere se mi stesse piacendo l'esibizione in corso? Vero è che non guardava gli altri così... ma con nessuno aveva un legame come con me. Che mi voglia bene è innegabile, ma fino a che punto?
Uscita dallo studio andai a cambiarmi. Mi ero messa più comoda, ma mai sciatta. Maria non venne a salutarmi. Strano. Veniva sempre. Mi diressi verso la macchina e poi a casa in fretta. Quando rimanevo sola riprendevano i pensieri.
E che palle quando non riesco a capirmi. Ma potevo poi esserci rimasta così male perché non era passata? Mica era un obbligo il suo. Però mi era mancata... forse anche questo era un segnale. Dovevo capire qualcosa da questa mia aspettativa nei suoi confronti. E, soprattutto, da questo vuoto che mi aveva lasciato il suo non venire da me.
Arrivata a casa controllai il telefono. Tante notifiche ma nessuna che mi interessasse, niente Maria anche qui. Cercai di trattenermi dallo scriverle ma le volevo bene ed ero preoccupata. In più, ero curiosa di sapere perché non fosse passata. Mi struccai, misi il pigiama e alla fine lo feci, le scrissi un messaggio.
-Tutto bene Marì?
>Sì, tutto bene. Dovevo ritirare delle cose urgenti alla posta, per questo sono scappata. Tu come stai? Piaciuta la puntata?
-Anche io bene. Sì, la puntata mi è piaciuta, mi sono divertita. Che forti quelli che sono andati in finale!
>Sono piaciuti molto anche a me. Che dici, ci prendiamo un caffè domani?
-Va bene! Colazione da me? Nel pomeriggio ho delle commissioni da fare.
>Perfetto. Buonanotte, a domani scema!
-Cafona.. buonanotte Marì.Anvedi questa... mi dava pure della scema! Mi addormentai tranquilla sapendo che il giorno dopo gliele avrei cantate per quello "scema". Sorrisi, però, pensando che stava bene e che non era passata solo a causa di un impegno.
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Verranno a chiederti del nostro amore
FanficNon è la prima storia Deferilli, probabilmente non sarà l'ultima, ma ognuno apporta qualcosa di nuovo e bello quindi perché non leggere anche questa? Spero vi piaccia! [I fatti raccontati sono frutto della mia immaginazione, tutto quello che viene...