Capitolo 30

1.6K 44 21
                                    

Sabrina

È arrivato il giorno della finale di Tu si que vales. Ogni volta è un'emozione grande, c'è tanto fermento, gioia, spensieratezza ma anche malinconia per la fine del programma.
Ci vediamo tutti dopo la fine delle riprese, questo è vero, ma sicuramente con meno frequenza, quelli in studio sono appuntamenti fissi e senza il lavoro non riusciamo a trovarci con costanza. Quindi questa felicità dolce-amara c'è sempre.
Quest'anno sicuramente Maria l'avrei vista di più... beh, direi sempre praticamente, quindi stavo più tranquilla degli anni scorsi.
Però ero comunque leggermente giù.

Come sempre dormii insieme a Maria, quella notte mi fu particolarmente d'aiuto perché ero agitata per la diretta e ci misi un'eternità ad addormentarmi. Maria mi coccolò e tranquillizzò con i suoi abbracci e le sue carezze finché non mi addormentai, senza di lei probabilmente avrei passato la notte in bianco.
Era sempre più fondamentale per me.
Al mattino mi svegliai qualche secondo prima di lei. Dovevamo alzarci entrambe quindi non mi preoccupai di non fare rumore, anzi, non appena iniziai a capire dove fossi e a connettere i pensieri, mi girai verso di lei e le spostai il braccio così da potermi appoggiare sulla sua spalla.
"Buongiorno è..."
"Scusa Marì, ma tanto dobbiamo alzarci... volevo qualche coccola prima di tirarmi in piedi."
"Hai fatto bene" mi disse, sistemandosi meglio così da adattare il suo corpo al mio. Ci incastrammo in un abbraccio che sembrava unico e immutabile, come piccoli pezzi di tetris che formavano una forma perfetta. Restammo così il più possibile, in silenzio, assaporando l'una il respiro dell'altra, l'una il profumo dell'altra. Ormai il suo profumo era diventato la cosa più famigliare che conoscessi, il suo respiro il sottofondo di tutte le nostre mattine insieme.
Mentre stavamo così, mentre facevamo la cosa più semplice del mondo, mi resi conto che davvero io non potevo più fare a meno di lei.
Mi spostai leggermente così da guardarla negli occhi. Li aveva chiusi e rimase così per qualche secondo, nonostante avesse capito che la stavo guardando perché ormai il mio viso non era più appoggiato tra il suo seno e la sua spalla.
Ad un certo punto aprì gli occhi e mi guardò.
"Che c'hai?" disse sospettosa ma inarcando le labbra in un leggero sorriso.
Mi scappò una piccola risata e mi avvicinai per baciarla.
"Niente" risposi appena mi staccai da quel tocco morbido, soffice.
"Ti amo" aggiunsi.
"Anche io scema" e alzò la testa per raggiungere di nuovo le mie labbra.
Mi spostai sopra di lei e mi misi a cavalcioni per trasformare quel bacio casto in uno molto più passionale.
Le nostre lingue iniziarono una danza a cui ormai erano abituate ma che ci provocava sempre molta emozione. Tenni le braccia accanto al suo viso per mantenermi ferma mentre lei viaggiava con le sue per il mio corpo, accarezzando i suoi posti preferiti.
"Abbiamo tempo?" le chiesi non volendo staccare le labbra dalle sue.
"Lo troviamo" mi rispose, facendomi alzare e mettendosi seduta anche lei.
Facemmo l'amore per iniziare bene quella giornata e per guadagnare il tempo che avevamo perso (che poi perso non era!) ci facemmo la doccia insieme. Un ottimo compromesso devo dire.
Ci preparammo velocemente e ci recammo agli studi.

Nessuno al lavoro sapeva di noi ma non era strano che arrivassimo assieme, lo facevamo anche negli anni passati.
Come sempre, all'entrata ci dividemmo, ognuna nel suo camerino (che poi, il suo era anche il suo ufficio).
Mi feci truccare e sistemare i capelli e poi andai a vestirmi.
Aprii il trolley e mi resi conto di aver dimenticato il vestito che avevo deciso di indossare a casa di Maria... merda!
Andai velocemente nel suo ufficio, aprii la porta e la trovai in mutande e reggiseno che si stava vestendo per la puntata.
"Anvedi oh"
"Sabrina! Che spavento! Ma non bussi più?! Che ci fai qui?"
"Ti sta bene, ogni tanto anche a te!" mi misi a ridere, l'avevo fatta spaventare senza nemmeno volerlo, che goduria!
"Cretina, ho preso un colpo!"
Mi avvicinai a lei, per qualche secondo dimenticai perché fossi lì, era così sexy in intimo. Le cinsi i fianchi e la baciai, lei ricambiò e restammo attaccate per qualche minuto.
Si staccò lei per prima.
"Sabri, dobbiamo andare a fare le prove per la diretta, che c'è? Hai bisogno?"
"Ah sì, cazzo, quasi dimenticavo... ho lasciato il vestito da te"
"Che testa... e ora? Non facciamo in tempo ad andare a prenderlo"
"Eh lo so... me ne dai uno dei tuoi?"
Alzò gli occhi al cielo e andò verso l'armadio che teneva in ufficio, aprì le ante e mi fece segno di guardare dentro.
"Dai, sbrigati, vieni qui e scegli"
Andai a frugare tra i suoi completi e vestiti mentre lei tornò vicino al suo appendiabiti per indossare il vestito che aveva scelto.
Passai più volte tutto il guardaroba e alla fine optai per un vestito nero a 'mo di scolaretta, con un colletto bianco e dei bottoni sul davanti.
"Marì, che ne dici di questo?"
"Va bene"
"Lo provo?"
"Va bene"
"La smetti di rispondermi a macchinetta?"
"Ma se mi va bene cosa devo dirti?!"
"Che stronza"
"Dai, mettiti sto vestito e vediamo come ti sta, scema"
Lo indossai e mi specchiai.
"Come mi sta?"
"Posso dire che ti sta bene o poi mi dici che ti rispondo come una macchinetta?"
"Se ti piace puoi dirmi che so' bona"
"Allora sei bona Sabrina, sei bona!"
"Grazie, lo so"
"Sei proprio una cretina..." mi disse non togliendomi gli occhi di dosso e scuotendo contemporaneamente la testa.
"Tengo questo allora?"
"Sì, ti sta alla perfezione"
"Poi me lo tengo allora"
"E te pareva"
Mi guardai ancora un paio di volte per vedere come mi stesse anche sul retro e poi mi decisi definitivamente.
"Marì, che me la fai una foto?"
"Pure?"
"Ao non fa' la noiosa"
"E va bene... dammi il telefono"
Le passai il mio cellulare e mi sistemai sul suo divano rosso.
"Così?"
"Sei troppo provocante"
"È quello che volevo!"
"E io così non scatto"
"Dai, ao, Marì. Non rompere li cojoni e scatta... lo sai che fa parte del lavoro. E poi io mi sento bella e mi fa stare bene. Puoi scattare, per favore?"
"...va bene, scusa. Sistemati che scatto"
Mi feci fare qualche foto e poi mi alzai. Ne scattammo un altro paio in piedi per avere più scelta, poi presi il telefono e scorsi velocemente le foto della galleria.
"Bene, dopo ne posto qualcuna. Grazie amore"
"Prego"
"Va bene... vado a mettermi le scarpe allora. Ci vediamo di là?"
"Sì, arrivo"
"Poi mangiamo assieme?"
"Certo, non era scontato?"
"Vabbè io chiedo"
"Dai, vai a metterti ste scarpe, sei sempre in ritardo! Assurdo"
"Madonna oh ma che te frega? Tanto sei il capo di tutto, che saranno mai un paio di minuti di ritardo?"
"Corri!"
"Bacio?"
"Mamma mia come sei lenta Sabrina", ma mentre lo diceva si avvicinò per attaccare le sue labbra alle mie.
"Dai, ora vai!"
Mi girai e uscii felice dal suo ufficio per andare nel mio camerino.

Provammo velocemente e poi andammo a pranzo. Il pomeriggio lo avevamo libero ma non facemmo un gran che, non avevamo voglia di allontanarci dagli studi visto che saremmo dovuti tornare per prepararci per l'inizio della diretta, quindi ognuno si trovò qualcosa da fare... io e Maria cercammo di svincolarci da ogni proposta così da trovarci nel suo ufficio e guardare un film. Ogni momento che riuscivamo a ritagliarci solo per noi ce lo prendevamo, era così bello stare con lei, e anche un po' eccitante il doverci nascondere, avere quel filo di adrenalina che hai quando non devi farti scoprire ma comunque sfidi il pericolo perché alla fine quello che conta è stare con lei.
Ci rilassammo abbracciate per tutto il tempo e poi ci preparammo con calma per la diretta.
Ormai tutto era pronto, si andava in scena!
Entrammo in studio separate perché così, forse, non avrebbero pensato che eravamo assieme, anche se eravamo sparite entrambe per tutte quelle ore.

La diretta è una cosa strana. Puoi aver fatto tutti i film che vuoi, tutte le serie che ti pare ma la diretta ti mette un'ansia difficilmente gestibile. Se sei in diretta non puoi sbagliare, è buona la prima. Un po' come stare a teatro ma con molti, molti più spettatori.
Quella sera, almeno all'inizio, andò tutto bene. Qualche parolaccia di troppo ma alla fine io sono così e sono sicura che il pubblico apprezzi anche questo lato mio... sarei finta se dovessi limitarmi.
Ad un certo punto però forse mi ero rilassata troppo, forse ero sovrappensiero, non lo so... sta di fatto che mi uscì per sbaglio un commento, diciamo... fraintendibile.
"Chi cazzo è mio marito?" dissi di botto, senza pensarci, senza rendermi conto che solo io e Maria lì sapevamo che mio marito praticamente non era più mio marito.
Merda.
Mi bloccai un secondo e poi continuai cercando di farlo passare inosservato, non sapevo se Maria avesse colto, non sapevo cosa avrebbe recepito il pubblico.
Cercai di far finta di niente e di convincermi che, anche se le persone avessero sentito, sicuramente lo avrebbero ricondotto alla situazione e non avrebbero tratto conclusioni.
Mi impegnai a non pensarci e arrivai alla fine della puntata senza abbandonare mai del tutto quella frase che avevo detto.

Spente le telecamere e finiti i festeggiamenti per il vincitore tornai nel mio camerino, dovevamo uscire a cena (nonostante l'ora assurda) tutti insieme, per concludere la stagione del programma come si deve. È sempre bello finire così, felici di come sia andata e passare un po' di tempo insieme senza telecamere.
Mi andai a cambiare per mettere qualcosa di più comodo quando Maria bussò alla porta.
"Avanti"
"Non chiedi chi è?" disse entrando.
"E chi poteva essere se non tu?"
"Chiunque degli altri"
"Io sentivo che eri tu"
"Pure strega sei diventata?"
"In realtà lo sono sempre stata, mi hai scoperta"
Ridemmo entrambe lievemente.
"Allora, pronta? Tra due minuti usciamo, penso che passeranno a chiamarti gli altri se non usciamo da qui in tempo"
"Cambio le scarpe e ci sono"
"Sabri.."
"Sì dimmi amore"
"Ti sei resa conto della frase su tuo marito, vero?"
"Madonna Marì ma si è sentita tanto? Io... io non stavo pensando e mi è uscita così"
"Io l'ho sentita ma non penso che ci abbiano fatto caso gli altri. Almeno spero. Comunque poteva essere contestualizzata e secondo me le persone penseranno che non ti stavi riferendo a Flavio. Però devi stare attenta!"
"Lo so... mannaggia oh, di solito sto sempre tesa in diretta... sto giro che me rilasso un po' faccio la cazzata. Vabbè dai, speriamo non ci abbiano fatto troppa attenzione... anche se tra poco dovremo dirlo, del divorzio... dovremo dirlo sai"
"Lo so... ma ci penseremo al momento giusto, non farti rovinare la serata ora. Andiamo?"
"Sì, arrivo" mi misi la giacca e presi le mie cose.
"Te lo porto io il trolley, vado a metterlo nella mia macchina così poi, dopo la festa, andiamo da te... se lo metto ora non ci vedranno"
"Marì"
"Dimmi"
"Se mi viene voglia di ballare con te stasera come faccio?"
"Eh balliamo!"
"Ma ballare ballare dico"
"Allora ci tratteniamo e poi balliamo a casa tua, quando saremo solo io e te"
"Che palle..."
"Lo so. Prima o poi balleremo in mezzo a tutti, io ne sono certa"
"Chissà.... ah Marì, tieniti libera per settimana prossima?"
"In che senso scusa?"
"Per domenica"
"Domenica?"
"È il tuo compleanno... ma che te sei rincojonita de più de quanto non lo fossi già? Daje Marì, facciamo lavorare sto cervelletto che te ritrovi"
"Scusa, non ho collegato e poi è tardi! Che hai in mente?"
"Vedrai, 'mo mica posso dirti tutto!"
"In realtà non mi hai detto proprio niente!"
"Eeeh e così sarà, non ti dirò nulla, vedrai domenica."
"Sabrina..."
"Sabrina un corno! Tu tieniti libera e basta."
"... e va bene. Dai, sbrigati, io inizio ad uscire col trolley."
"Tra l'altro me lo devi pulire perché l'amichetto tuo me l'ha sporcato tutto. A casa facciamo i conti anche su questo..!"
"Io non c'entro!! Oh ma non vuoi proprio crederci è! Vabbè, vado altrimenti ci beccano.. e va bene comunque, te lo pulisco...! Tu muoviti!!"
"Maria!!!"
"Ancora? Che c'è??"
"Un bacio me lo devi perché poi in mezzo a tutti non possiamo"
"Oggi sei fissata con sti baci oh"
"Muoviti tu ora!"
Si avvicinò a me, ci baciammo velocemente ed uscì col mio trolley.

Dopo un paio di minuti ci trovammo tutti nell'atrio e andammo al locale a festeggiare.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 21, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Verranno a chiederti del nostro amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora