Sabrina
Maria mi ha fatto una sorpresa, è tornata prima per stare con me e quella notte abbiamo fatto l'amore.
Due volte.
È stato magnifico, dall'inizio alla fine, ogni dettaglio di quello che ho provato lo ricordo nitidamente e me lo ricorderò per tutta la vita. Sembrava che noi due fossimo le uniche persone a respirare, ad esistere, sulla faccia della terra.
C'eravamo solo io e lei.
Maria mi ha aiutata molto ed anche per questo è stato tutto perfetto.
Lei è perfetta.
Ho capito di amarla, ho capito che è lei la persona che mi ha fatto, mi sta facendo e mi farà capire sempre cosa vuol dire amare ed essere amata. È lei la mia persona, l'ho trovata e ora non me la farò scappare.Avevamo poi deciso che sarebbe venuta a stare da me per qualche giorno, in fin dei conti sarebbe dovuta essere ancora al mare per cui non c'era la necessità che si trovasse a casa, quindi abbiamo deciso di passare i giorni successivi a casa mia.
Preparò una borsa con dentro qualche cambio ed uscimmo.
Era tutto così naturale, anche se eravamo tornate a Roma e la vita vera ci passava di fianco. Eravamo diventate noi, senza troppe difficoltà, parte di quella che era la vita vera, la nostra vita vera. Dovevamo adattarci ancora ad un sacco di cose, dovevamo ancora tornare a lavorare, ma tutto sembrava girare per il verso giusto e ogni cosa sembrava plasmarsi perfettamente al nostro nuovo rapporto.Arrivate a casa sistemò le sue cose in un angolo che le avevo fatto nella mia cassettiera, per non lasciarle nella borsa ed essere più comoda.
Non avevamo nulla in programma quindi ci mettemmo comode sul divano.
"Che ti va di fare?" le chiesi.
"Non saprei Sabri, non ho idee. Fuori fa caldo e comunque non so dove potremmo andare. Possiamo anche stare qui e non fare nulla, per quanto mi riguarda."
"Vabbè dopo pranzo ci pensiamo. Che ti va di mangiare?"
"Decidi tu, sei tu la padrona di casa. Sorprendimi!"
"Mmmmh... bah, potremmo fare la solita pasta? Come la vuoi?"
"È uguale"
"Ao Marì, prendi una posizione! Che pasta vuoi?"
"Che ne so io di che sughi puoi cucinare con gli ingredienti che hai in casa!! Per me è davvero uguale, decidi tu."
"Allora, posso fare la carbonara, l'amatriciana, pasta al sugo normale, ragù.... penso queste. Bene, ora decidi tu!"
"Va bene al sugo al pomodoro allora."
"La più noiosa hai scelto! Vabbè, va bene, la accontento allora, signora mia" mi alzai e andai in cucina a preparare il pranzo.
"Marì? Non vieni di qua con me?" urlai.
Sentii i passi avvicinarsi e arrivò da me, si appoggiò al frigorifero e mi guardò trafficare col cibo.
"Vuoi imparare a fare il sugo? È 'na cazzata!"
"Lo sai che non sono capace di cucinare, Sabri, mangeremmo una schifezza."
"Non è mai troppo tardi per cambiare, dovremmo saperlo bene noi. E poi ti aiuto io! Dai, vieni qui."
Si posizionò di fianco a me e mi guardò in attesa di sentirsi dire come procedere.
"Allora, inizia aprendo il barattolo dei pelati. Direi che fin qui non ci dovrebbero essere problemi."
Aprì la scatola e fece per versarla subito nella pentola.
"Ma che fai Marì?!?! Ferma!! Dobbiamo fare il soffritto!!"
"Lo vedi che non sono capace!"
"Non è che non sei capace, non conosci le basi. Allora, appoggialo un attimo di lato e prendi il tagliere, la carota e la cipolla che trovi lì e il coltello per tagliarle. Ora fanne dei pezzettini sottili sottili.
Occhio a non tagliarti.
Aspetta, ti faccio vedere io" presi il coltello dalla sua mano e tagliai un pezzetto di cipolla a quadretti minuscoli.
"Ecco, così devono venire. Non piangere eh Marì che non sono abituata a vederti piangere, anche se è per colpa della cipolla!"
Sorrise e prese il coltello per tagliare quello che rimaneva. Misi le mie mani sopra le sue per accompagnare i primi tagli, poi la lasciai fare. Ci mise un po' perché andò piano ma alla fine le tagliò a dovere.
"Bene, prendi l'olio e versane un po' nella pentola. Così, piano... basta basta basta. Perfetto. Ora butta la carota e la cipolla e accendi il gas."
Fece tutto quello che le avevo detto e poi mi guardò.
"E ora?"
"Aspettiamo che inizi a sfrigolare e poi buttiamo la passata."
"Poi aspettiamo?"
"Poi aspettiamo e intanto cuciniamo la pasta."
"Tutto qui?"
"Eh, tutto qui... sì Marì, tutto qui! T'ho detto che era il sugo più noioso quello che avevi scelto!"
Accennò una risata e guardò verso l'olio che stava diventando caldo. Quando sentimmo il rumore dell'olio ormai bollente le feci buttare il pomodoro, un pizzico di sale e abbassammo la fiamma. Preparammo gli spaghetti e in pochi minuti il pranzo era servito.
"Oh Sabri, alla fine ho cucinato io per te! Guarda che bella faccia che ha"
"Ma statte zitta Marì che se fosse per te avremmo mangiato scondito..! Prego eh!!"
Ci accomodammo e mangiammo quei piatti semplici ma veramente buoni.

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Verranno a chiederti del nostro amore
FanficNon è la prima storia Deferilli, probabilmente non sarà l'ultima, ma ognuno apporta qualcosa di nuovo e bello quindi perché non leggere anche questa? Spero vi piaccia! [I fatti raccontati sono frutto della mia immaginazione, tutto quello che viene...