shopping

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< aspetta qua piccola > disse avvicinandosi al ragazzo < come chi? >.
<ei dyl lascialo stare > aggiunse Carl.
< ora vi levate dal cazzo sennò vi sbatto capo e capo > disse.
< prima posso dare un ultimo sguardo alla tua ragazza> rispose provocandolo.
dylan gli tirò un pugno che cadde per terra.
< dylan ora basta, non farti influenzare > dissi tenendolo da dietro.
< si scusami, mi sono fatto trascinare > disse baciandomi.
< tranquillo > dissi.
tornammo a casa e ci coricammo nel letto di mia madre e suo padre, per stare più comodi.
< quindi noi che siamo > mi chiese.
< non so > dissi.
appena finii di parlare dylan già dormiva così lo coprí e mi addormentai.
il mattino seguente era domenica.

pov dylan:
la svegliai pian pianino, accarezzandola dolcemente.
< piccola svegliati > dissi sorridendo.
lei mugulò qualcosa ma non si capiva.
< io preparo la colazione > dissi.
scesi e preparai latte e biscotti per lei e per me un caffè.
la vidi scendere dalle scale con solo una maglietta di sopra e un paio di mutande.
la guardai malizioso e lei mi sorrise, non riesco a resistere quando si parla di lei in generale.
venne verso di me e mi lasciò un bacio dolce.
avevo previsto di portarla a fare shopping e così feci.

pov elena:
entrammo in un negozio e cominciai a vedere dei vestiti.
ne presi un bel po' e entrai nel camerino, uscii col primo e mi guardai allo specchio.
< si è carino > dissi.
< carino? stai una favola > disse sedendosi sulla poltrona.
ne provai un'altro, questo mi piaceva e piaceva anche a dylan.

< porca merda Elena > disse leccandosi le labbra

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< porca merda Elena > disse leccandosi le labbra.
< shhhh> dissi.
andai a provare l'altro.

< e la madonna ma tu vuoi farmi morire > disse toccandosi le palle

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< e la madonna ma tu vuoi farmi morire > disse toccandosi le palle.
< dylan! che modi! > dissi.
< prendiamoli tutti > disse alzandosi.
AHAHAHA VA BENE, TANTO PAGA LUI.
uscimmo dal negozio.
< qualche giorno mi devi fare uno spettacolino privato con il vestito blu > disse ridendo.
< sisi credici> dissi.
girammo un pò per il corso e ci fermammo a mangiare.
< dylan! > urlò un ragazzo.
< Ian! > disse dylan alzandosi dal tavolo.
io lo raggiunsi.
< ciao piacere Elena > dissi.
< ah, Elena.. anche una mia amica si chiamava così, sono Ian > disse sorridendo.
< si ma io non sono Elena, sono Elena, cioè non so come dirtelo, devi cambiare gli accenti, sai la serie TVD? > dissi.
< si quello dei vampiri> disse.
< esatto, io mi chiamo come lei, ELENA, non Elena stile italiano> dissi.
SI TUTTI SBAGLIANO A PRONUNCIARE  IL MIO NOME.

half-brothers ||dylanobrien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora