dimmelo

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< no! > urlai tenendo la mano di dylan, ma lo presero con violenza e lo portarono da un'altra parte.
< allora bellezza, dimmi dove sta Cris > disse.
< perché dovrei > dissi.
c'è anche mia madre con lui... non voglio che gli succeda niente.
< perché si > disse.
< coso, o come ti chiami tu.. perfavore lasciaci stare volevamo solo stare insieme.. > dissi abbassando la testa.
lui me la alzò < sono Marcus piccola, non coso>.
< togli le mani > dissi.
< allora... ora ti lascio dormire, ma domani se non mi direte niente, ci saranno delle conseguenze > disse andandosene.
io con ansia e paura mi coricai sul letto e tremolante mi addormentai.
il mattino seguente mi svegliarono e mi portarono in una stanza.
< ei! Elena! lasciatela stare! > urlò dylan dal vetro.
era una stanza chiusa con dei vetri trasparenti.
< che volete farmi> dissi.
< niente, vogliamo far cedere il tuo ragazzo > disse sorridendo.
< dylan! non li ascoltare! non dire nient-> urlai ma mi mise una fascia in bocca.
< allora dylan, non mi dici dove sta tuo padre? > chiese Marcus.
< no! > urlò.
< d'accordo > disse toccandomi le coscie.
< non la toccare pezzo di merda! > urlò dylan senza fiato.
< dimmelo dylan> disse lui.
io feci segno di no nel mentre mi scesero un pò di lacrime.
Marcus salí con la mano fino a toccare il mio seno sotto la maglietta.
< smettila! non toccarla! cazzo ti ammazzo se fai un'altro passo! > urlò dylan incazzato nero.
< dimmi dove sta tuo padre! > aggiunse Marcus provandomi a togliere la maglietta.
io feci cenno di no a dylan ma lui era troppo furioso per vederlo.
< non ti azzardare a toccarla un'altra volta! > urlò dando un pugno al vetro.
< ti ho detto di dirmelo! > rispose Marcus.
< sta a Los Angeles! ora lasciala andare! > urlò sfinito.
Marcus mi rimise la maglietta e mi guardò.
< è stato bello piccola > disse avvicinandosi alla mia bocca.
< non la baciare! ti ho detto il posto! ora lasciala stare! > urlò tirando altri pugni al vetro ma venne preso dalle guardie.
< bene, ci rivedremo presto... > disse.
mi riportarono in camera e fecero entrare anche dylan.
< dio mio Elena > disse abbracciandomi.
< non dovevi dirglielo dylan! > dissi piangendo.
< non me ne fotte un cazzo, ti stava quasi per scopare e violentare! il sangue nelle mie vene ribolliva come non mai! cosa dovevo fare! > urlò nervoso.
< non urlare ti prego calmati > dissi tramando.
<merda.. scusami > disse baciandomi < usciremo da qui e torneremo a casa nostra >.
io lo abbracciai piangendo, fin quando ci misero in un sacco.

half-brothers ||dylanobrien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora