Una felicità opposta [Akaza FF]

29^ capitolo: Litigio

<<Cosa?>> chiesi guardandolo insieme agli altri.

<<Non devi diventarlo per forza>> continuò a insistere Akaza.

Rimasi sbalordita delle sue parole.

<<Ma se sei stato tu il primo a proporlo>> mi alzai in piedi, adirata.

<<Ma ora ho cambiato idea e ho i miei buoni motivi>> si alzò in piedi pure lui.

<<E io i miei buoni motivi per diventarlo!>> gli esclamai quasi contro.

<<NON MI URLARE CONTRO!>> mi sgridò Akaza.

<<IO? SEI TU CHE LO STAI FACENDO!!!>> continuai io.

Gli diedi un calcio sullo stomaco, colpendolo in pieno.

Akaza incassò, senza muovere un dito.

<<Io te lo impedisco, akane>> insistette lui.

<<Ma quanto te ne possa fregare? Mi hai lasciato da quegli ammazza demoni senza muovere un dito!! Douma è venuto a prendemi. Capito? DOUMA È STATO!!!>> lo accusai, iniziando a piangere e puntandogli il dito <<In più mi eri mancato e ora volevo abbracciarti, ma tu ti sei tirato in dietro!!! SAI COSA MI HA FATTO? NO!! TU NON LO SAI! SEI UN DEMONE EGOISTA CHE MI HA USATA!!>> continuai urlando e dimenticandomi dove mi trovavo e chi c'era in quella stessa stanza.

<<Usata? IO A TE?!! MA SE TI HO INSEGNATO A COMBATTERE PURE!!>> si avvicinò minaccioso Akaza.

Io mi misi in posizione per combattere.

<<Vediamo se l'allievo riesce a battere il maestro?>> dissi incazzata nera, senza sentire una sua risposta.

Daki si mise in mezzo.

<<Basta voi due! Tu, Akaza-san, chiedi scusa ad Akane e tu, Akane-chan, vieni qui>> disse la ragazza abbracciandomi.

Akaza si girò dall'altra parte, senza parlare.

<<Daki-chan, posso venire a vivere da te?>> chiesi guardando Akaza, che si girò con uno sguardo come per dire "provaci solo" .

<<Certo, mi casa es tu casa>> mi sorrise Daki facendo gli occhi dolci a Douma.

<<Va bene>> disse sorridente Douma.

Sentimmo il biwa suonare e mi trovai in una stanza semplice, ma decorata al femminile.

<<Bene, ora cambiamoti questo kimono da nonna>> disse Daki.