Oggi è il quinto o sesto giorno che sono qui, non ricordo più che giorno è della settimana, però quando mi hanno deportato qui era martedì, ma sono talmente pigro che non voglio fare il calcolo.
Nella mia baracca ieri sono morti due uomini di mezz'età, ma non avevo mai parlato con loro.
Mi dispiace infinitamente quando accadono queste cose, cioè, so che comunque non conoscevo loro ma cavolo, è triste sapere che la stessa fine la farò anch'io.
Non so cosa ci aspetta oggi, ma so che il lavoro si fa pesante, non so se riuscirò a svolgerlo con fermezza, qualunque esso sia.
Mi viene subito in mente che le mie Daisy e Pheobe non ci sono più. Sento la stessa senzazione di ieri, ma è meno forte, meno intensa, le lacrime chiedono di scendere ma le fermo immediatamente.
"Buongiorno." dice Harry sfoggiando uno dei suoi sorrisi, non dei migliori.
Mi ero completamente dimenticato di aver dormito con lui.
"Emh giorno, ma è già l'alba?" chiedo molto preoccupato, non ci troviamo nelle nostre baracche e se ci scoprono ci fanno fuori in un istante.
"No, non preoccuparti, hai dormito solo un paio d'ore, non senti uno strano suono ogni ora? Io lo conto ogni volta, così so sempre che ore sono e fino a quanto posso restare sveglio." risponde Harry.
"Quindi ora che ore sono?" chiedo.
"Sono le tre, o forse le tre e qualche minuto, se vuoi hai ancora un'ora per riposare, ti sveglio io quando si fanno le quattro e quindi i militari iniziano ad uscire." si rende dispondibile Harry.
Il fatto è che non voglio dormire, forse Harry non ha capito che il tempo libero voglio passarlo con lui, che voglio godermi ogni secondo.
Che non voglio che tutto questo finisca, anche se non è ancora iniziato nulla, se non un'intima amicizia, che spero si tramuti in qualcosa di più profondo.
"Vorrei stare con te." dico sentendo le guance andare a fuoco.
"Owh, vuoi parlare?" chiede Harry.
"Veramente no, non ho nulla da dire. Sai, quando sei in questo posto non hai più tanta voglia di fare due chiacchiere con gli amici." rispondo contento della mia risposta.
"E cosa vorresti fare?" chiede Harry malizioso.
Mh, cosa voglio fare?
"Sei pieno di parole eh Louis?"
In questo momento Harry che scherza mi blocca ancora di più, mi rende tutto più difficile.
Mentre sono avvolto dai miei pensieri sento due labbra mordibe e calde poggiarsi sulle mie. Per un secondo perdo il respiro, poi realizzo che Harry mi sta baciando. Subito cerco di ricambiare il bacio, anche se sono quasi immobile, per il gesto inaspettato.
Mi piace molto baciare Harry, mi fa sentire bene, mi fa sentire speciale. Poco dopo Harry sposta le labbra sulla fronte lasciando un bacio umido.
"Lou, entra nella baracca, sono le tre e mezza, hai una buona mezz'ora per dormire, ti prego vai, fallo per me." dice Harry guardandomi negli occhi.
Il suo respiro sul mio viso fatica ancora di più la situazione.
"Vado, ma vai anche tu." dico dopo una serie di istanti.
"Ora vado, notte Lou." dice lasciando un bacio all'angolo della bocca.
Harry si allontana ma lo fermo subito formulando una frase che non sarei mai stato capace di dire.
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some nights (shoah) » larry
FanfictionSiamo nel 1942, Louis Tomlinson è un ragazzo spensierato, sereno e contento della vita. Abita con sua madre e le sue quattro sorelle nel quartiere più popolato di Doncaster. Louis e la sua famiglia hanno un passato oscuro che li lega ancora all'uomo...