some nights (shoah) » larry

8.Irresistible

Quando sei qui non sai quale sarà il tuo ultimo giorno, puoi addormentarti e non svegliarti più, puoi alzarti ed essere sparato. Puoi non passare le selezioni, puoi ammalarti e senza accorgertene già non ci sei più. Qua ci sono modi e modi di morire, non c'è neanche una possibilità che uno si salvi, è una cosa rarissima.

"Il sazio non crede al digiuno" mi diceva sempre mia nonna, adesso capisco questo detto. Potrei spiegare ad uno mille volte cosa significhi stare qui e quanto sia brutto, ma lui non capirebbe mai che questo è l'inferno. Questo è prorio l'inferno, qui non hai libertà, qui non sei libero di stare con la tua famiglia, qui non puoi uscire se ne hai voglia, non puoi amare, non puoi fare nulla.

Puoi solo stare zitto, puoi solo lavorare fino a spaccarti la schiena per dieci grammi di pane, questo fai qui, ah, non dimentichiamo un particolare importante, qua, dopo averti spremuto come un limone fino a sprecare tutte le tue forze, ti uccidono.

Ti uccidono nei modi più brutali con cui un uomo possa ucciderne un altro. Ammetto che sono ancora un po' scombussolato e tutte le notti spero di svegliarmi nel mio letto, con Daisy che mi rompe il cazzo.

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Stiamo lavorando senza fermarci. Sono stanchissimo, le gambe tremanti chiedono il bisogno di riposare, ho anche bisogno di cibo, ho bisogno di casa mia. Il fatto è che non ho mai desiderato così tanto voler morire, ma si, in questo momento voglio morire, voglio scomparire senza che nessuno se ne accorga, voglio andarmene da questo posto e preferirei morire, che soffrire la fame. I minuti che passano sembrano secoli, il tempo non passa velocemente, a volte mi sembra di stare qui da un'eternità, anche se sono arrivato al lager esattamente una settimana fa.

Ripenso a com'era bella la vita a Doncaster, prima che ci furono le leggi razziali la mia vita era a dir poco perfetta, andavo bene all'università e avevo due amici fantastici, non mi mancava nulla, ma ora ho capito che a Doncaster mi mancava Harry.

Harry sta segnando una parte importante della mia vita, l'ho conosciuto in un posto che non scorderò mai, forse non vedrò più altri posti oltre questo, ma cerco sempre di pensare positivo, come dorebbe mia madre.

Continuo a pensare ai suoi occhi verdi, già li amo. Quando guardo gli occhi di Harry mi perdo, finisco in un altro mondo. Tutti i pensieri svaniscono.

Sposto i pensieri sulle sue fossette, lo fanno sembrare ancora di più un bambino, danno un tocco in più al suo sorriso. Ah, quel sorriso. Quel sorriso che ogni volta mi manda a puttane il cervello e non riesco a formulare una frase. Quando Harry sorride io potrei svenire da un momento all'altro, il suo sorriso è la cosa migliore di questo mondo, assolutamente.

Le sue labbra rosee e morbide, perfette da baciare, perfette anche per fare qualcos'altro, penso e ridacchio.

Non so definire quello che provo per Harry, non abbiamo una relazione, penso che non l'avremmo mai, siamo solamente amici molto intimi, ogni tanto ci scambiamo qualche bacio, ma io vorrei farlo senza convolgere i sentimenti.

Ma non perchè non mi piaccia Harry, sia chiaro, solo che non voglio finire per innamorarmi in un posto del genere dove la cosa peggiore e meno opportuna che uno possa fare è proprio innamorarsi di qualcun altro rinchiuso qui dentro.

Le storie qui non durano, non possono durare in nessun modo, a meno che uno non abbia una botta di culo e riesca a svignarsela, poi si sa, qui non ti tengono all'asciutto per settimane intere per poi lasciarti andare, qui sono talmente gentile che ti uccidono.

[ore dopo..]

Sono sfinito, ho fatto il turno più lungo che abbia mai fatto, sono sfinito, voglio riposare, voglio addormentarmi e poi svegliarmi a Doncaster nella mia stanza con le pareti verdi e bianche, con il mio giradischi da cui fuoriesce la mia musica preferita.