Per me è la fine..
Il tedesco con tono arrogante porta me e un'altra ventina di persone nelle famose docce che a me fanno tanta paura.
Riconosco un ragazzo della mia età, abbiamo parlato un paio di volte nella baracca, si chiama Luke.
Ci sbatte letteralmente in una baracca più grande, non riesco a respirare per il caldo.
Chiudono la porticina di legno, i secondi passano e mi sento schiacciare dalle altre persone. Sposto lo sguardo e i miei occhi incontrano due occhi verdi.
Li riconosco.
Riconoscerei gli occhi della persona che amo fra mille.
"Louis!" urla Harry fra le lacrime.
"Harry...Harry che facciamo?" chiedo preoccupato rendendomi conto della situazione in cui ci troviamo.
"Insieme?" mi chiede Harry, so a cosa si riferisce.
"INSIEME!" urlo buttandomi sulle sue labbra, avvolgendogli le braccia al collo e alzandomi leggermente sulle punte.
"Harry?" dico sulle sue labbra.
"Ti amo Lou!" il mio cuore perde un battito, sento il gas uscire e il sudore crearsi sul mio viso.
"Ti amo anch'io Haz.." dico respirando un'ultima volta nelle sue labbra, senza lasciare mai la mia mano.
*
"PORCA PUTTANA!"
Mi alzo a causa del mio stesso urlo, ho la fronte sudata e le gambe tremanti, la schiena completamente appiccicata al pigiama.
Sento due mani carezzarmi i capelli bagnati dal mio sudore.
"Era solo un sogno.." sussurra Harry.
Il mio Harry.
"Dove siamo?" chiedo al ragazzo dagli occhi verdi.
"Ad'Auschwitz Lou, dove pensavi che fossimo?" chiede Harry perplesso, come se stare in un campo di concentramento fosse una delle cose più naturali al mondo. Io in cuor mio so dove stiamo, ma mi è ancora difficile ammetterlo a me stesso, più di quanto fosse stato difficile dire a me stesso "Caro Louis, sei gay e ti piacciono i ragazzi."
"Haz, sto poco bene." ammetto fissando gli occhi del riccio timidamente, che mi guarda con comprensione, quasi facendogli pena.
Mi passa una mano sulla fronte.
"E' come pensavo piccolo, hai la febbre."
Piccolo?
Ma che razza di soprannome è?
Prima cosa, ho vent'anni, mentre lui ne ha diciassette quindi è palese che dovrei chiamarlo io piccolo e non lui a me.
Ma cavolo quanto mi piace essere chiamato così, mi fa sentire fottutamente protetto. Cazzo, che effetto che mi provoca questo ragazzo.
Dico guardando al punto più basso della mia pancia.
"Che ore sono?" chiedo smettendo di baciare Harry.
"Che cazzo ne so Louis, pensi che sappia sempre tutto?" dice Harry, il suo tono mi sembra quasi arrabbiato.
"Vuoi parlarmi del sogno?" mi chiede Harry.
Annuisco.
"Eravamo insieme Harry, t'incontravo nelle camere a gas, morivamo insieme, mano nella mano.." sussurro cercando di non guardarlo negli occhi.
"Secondo me io e te siamo a prova di fuoco!" dice Harry con una risata.
Sorrido.
"Scappiamo?" chiedo, facendo strozzare Harry con la sua stessa saliva.
"Ma che cazz..?" mi da il riccio come risposta.
Ma come siamo fini Harry.
"Che ci facciamo ancora qua?" dico sicuro di me, poi guardando i due stupendi occhi verdi da me tanto amati.
"Lou..." chiede Harry protestando.
Mi avvicino e unisco le nostre labbra in un bacio innocente.
"Muoviti, prima che si fa l'alba. Allora dove andiamo?" dice harry ridendo.
"GRAZIE!" dico per poi buttarmi sulle sue labbra, posso sentire la sua risata mentre riprende a baciarmi.
"L'idea è stata tua, quindi ora tu ci porterai fuori da qui!" dice il ragazzo che mi stava seguendo.
"Zitto Harry!" lo raccomando di non fare rumore.
"Ma.." cerca di formulare una frase ma io non glielo permetto.
"Shhh!" lo intimorisco.
Scavalchiamo tutto il mucchio di paglia, rischio di cadere più volte ma sempre cerco di rimettermi in sesto.
Harry è lentissimo.
Dopo qualche minuto e qualche possibile caduta da parte del riccio arriviamo sopra il mucchio di paglia.
Ora l'ostacolo più difficile, il filo spinato.
Ho sempre avuto paura di questo 'filo spinato', da quando siamo arrivati qui ho sempre cercato di tenermi lontano da quel 'coso'.
Metto da parte la paura, anche per non fare la figura del caga sotto davanti ad Harry.
Rido dopo essermi reso conto che Harry è molto più spaventato di me.
"Cazzo ridi!?! Senti Lou, tu ci hai portato fin qui, quindi vedi di farmi uscire vivo!" urla serio, ma sento una leggera risata in quella frase, che subito mi tranquillizza.
"Oh Haz per piacere, sta zitto! Sto cercando di capire come uscire da qui!" dico mordendomi la lingua e pensando ad una soluzione.
"Sali sulle spalle." mi dice Harry.
"Ma sono pesante.." ammetto, più per timidezza di salirgli sulle spalle.
"Niente ma!" dice per poi prendermi sulle spalle, io metto le mani sulla sua testa. Poco dopo Harry stringe la mia coscia e io faccio uscire un urlato poco maschile.
"Stronzo non vedo un cazzo!"
Finezza al cento per cento..
*
"ODDIO HARRY! SIAMO LIBERI!" urlo saltando in braccio al riccio.
"TI RENDI CONTO? FINALMENTE E' TUTTO FINITO, NON CI CREDO HAZ, NON CI CREDO!" urlo con le lacrime di gioia.
Harry non sembra essere felice quanto me.
"Cos'hai..?" chiedo timidamente al ragazzo di fronte a me.
"Ora dove andiamo Lou?" chiede serio.
Non mi sono posto questa domanda.
Dove cazzo andiamo?!
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some nights (shoah) » larry
FanfictionSiamo nel 1942, Louis Tomlinson è un ragazzo spensierato, sereno e contento della vita. Abita con sua madre e le sue quattro sorelle nel quartiere più popolato di Doncaster. Louis e la sua famiglia hanno un passato oscuro che li lega ancora all'uomo...