14.Say Something

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Mi sveglio con la testa pulsante, mi massaggio le tempie per poi ricordarmi cosa fosse successo.
Inizialmente la mente era un po' vaga, ma poi tutte le scene scorrono vivide nella mia testa, come un film.
Avevo fatto l'amore con Harry, o almeno, io avevo fatto l'amore, per lui era solo sesso.
Sento gli occhi gonfi per le troppe lacrime e la gola secca per la mancanza di liquidi.
Mi alzo prima del previsto per buttare giù un po' d'acqua.

"Cosa ci fai qui?" urla un militare col suo odioso accento tedesco.
"I-io, v-olev..volevo bere un po' d'acqua." balbetto.
"Certo, ora muoviti, mi servi proprio tu!' mi tira un braccio, indietreggio a quel tocco, solo Harry può toccarmi.
Mi scende una lacrima.
Subito dopo mi arriva uno schiaffo netto sul viso, spalanco la bocca.
"Ti muovi cazzo? Posso ucciderti ora se ti va!" urla quasi.
Potrei dire di si, tanto senza Harry non avrebbe senso continuare a stare qui.
Sto per chiedere di farmi fuori ora, ma lui mi precede tirandomi a se.
"Ti muovi?" urla con ribrezzo.

---

"Sai cucinare?" mi chiede quasi gentilmente.
"S-si." non so cuninare, ma non voglio che mi uccida.
"Bene, ora cucina questo." dice mostrandomi un foglio sgualcito, sopra c'era una lista di ingredienti.
"Ma, ma perchè?" chiedo.
"É la nostra cena, muoviti, pezzente!" dice riassumendo lo stesso tono antipatico di prima.

Se ne va lasciandomi solo in una baracca leggermente più grande e meno puzzolente.
Prendo tutti gli ingredienti e cerco di imitare mia madre.
Qui dice:
-300 gr. di farina
-350 ml. di acqua
-due cucchiai di pomodoro passato

Non so cosa sia, sopra c'è scritto "Focaccia salata", mai mangiata.

Passano i minuti e metto il mio miscuglio in forno, dopo passo sopra la salsa e lo lascio riposare.
Torna il militare.

"Torna nella baracca e vai a fare una doccia!" urla.
Vado.
Le doccie sono vuote, così ho un po' di libertà per pensare a cosa potrò fare dopo.

Un ragazzo riccio si avvicina, ovviamente lo riconosco, riconoscerei il ragazzo che amo anche tra mille persone.
"H-Harry?" sussurro.
Ovviamente lui sente, fa per girarsi ma poi si ferma e rimane di spalle.
"Harry ti prego.." la voce si abbassa.
Sento dei mugoli uscire dalla bocca del riccio.
"Ti prego, dì qualcosa." lo imploro.
"Cosa dovrei dire?" si gira, ha delle occhiaie che fanno paura, gli occhi sono gonfi e ha le labbra spaccate.

"Che cazzo hai combinato?" chiedo preoccupato.
"Non pensare mi sua facile lasciare alle spalle quello che c'è stato con te. Insomma, tu mi piaci, mi piaci moltissimo Louis. Ma pensa un attimo a dove stiamo, guardati intorno. Pensi che possa mai nascere una storia qui dentro?" risponde Harry. M'immobilizzo.
Devo dirglielo.
Devo farlo.
Se non lo faccio ora non lo faccio più.
Prendo fiato ma poi le parole non riescono ad uscire.
"Mi dispiace Lou." dice facendo per andarsene.
"Ti amo." urlo, il riccio si gira, i suoi occhi s'illuminano.
Non ci credo che gliel'ho detto, non avevo mai detto "ti amo" in vita mia.

Harry's Pov

Ti amo
Ti amo
Ti amo

Louis mi fa uscire pazzo.
Mi ha appena detto di amarmi.
Improvvisamente tutti i miei sentimenti per lui cambiano, sento di provare più di semplice amicizia.
Voglio stare con lui, voglio poterlo baciare ogni volta che posso. Voglio dormire con lui e svegliarmi con lui nel letto. Voglio poter uscire con lui allo scoperto.

Lo abbraccio, non so cos'altro fare.
Louis si stringe a me, il suo viso si tinge di rosso, ma a me non importa.
Aumento la stretta su di lui, lui mi cinge i fianchi, quanto diavolo è basso questo ragazzo.

Voglio proteggerlo.

Mi abbasso per poggiare sulle sue labbra sotti un dolce e leggero bacio, quasi impercettibile. Ma noi lo sentivamo eccome.
Louis sorride nel bacio, il mio cuore si ferma.
É così ingenuo, mi piace così tanto.
Voglio stare con lui sempre, vorrei che il tempo si fermasse.

Resterei in questa posizione per ore, non mi potrei mai stancare di Louis.
Mi abbasso per baciarlo nuovamente, questa volta approfondisco di più il bacio, cerco la sua lingua e l'accarezzo dolcemente con la mia.

Louis si stacca, e mi abbraccia, ho capito che è un tipo da abbracci.
Dovrò abituarmi.
Stringo Louis a me.

"Anch'io." sussurro nel suo orecchio.

some nights (shoah) » larryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora