"Talvolta tutto ciò di cui uno ha bisogno è una mano da tenere ed un cuore da capire. Sotto il duro guscio di ognuno c'è qualcuno che vuole essere apprezzato ed amato."
( Coelho )
Mi piace starmene da sola, non perché sia di per sé una persona solitaria o perché non apprezzi la compagnia delle persone, ma riesco a non annoiarmi mai da sola. É piuttosto frequente invece che mi annoi con persone che non siano in grado di darmi stimoli, che non siano spiritosi o abbastanza svegli per capire quando utilizzo del sarcasmo. Ecco, con quel tipo di persone faccio davvero fatica a conversare.
Jenny è una scoperta perché, sebbene qualche aspetto "no" l'ho sempre ravvisato in ogni mia amicizia, con lei non riesco a vederne neanche mezzo. Adoro la sua compagnia, non mi annoio in sua presenza e capisce subito quando sono sarcastica. Starle vicino è una ventata d'aria fresca e avevo bisogno di avere una persona così nella mia vita.
«Quindi ti ha quasi baciata.» É per questo motivo che ho raccontato di Ethan soltanto a lei. In realtà ne avrei parlato anche con Peach, ma questo avrebbe portato a parlarne automaticamente anche con Zoe e non so se sono pronta alla sua paternale. Zoe è da sempre la mia migliore amica ma è ben focalizzata sulle sue idee di vita e spinge affinché anche io e Peach le seguiamo. Non è sbagliato, ma neanche giusto, e ne sono consapevole... ma Zoe è il mio punto debole.
Odio ammetterlo ma temo il giudizio delle persone e soprattutto il suo. Temo di non essere all'altezza delle aspettative, temo di non essere abbastanza sveglia o spiritosa, o di essere troppo volgare o indisponente. É così, da sempre. Ma ci sono quelle rarissime eccezioni in cui essere me stessa è liberatorio perché di quella persona non temo nessun giudizio e non perché non me ne importi ma, al contrario, mi fa sentire così speciale ed apprezzata, compresa e non giudicata che aprirmi ed essere al 100% me stessa è liberatorio. É così che mi sento con Jenny... ed Ethan.
«Sì» sentenzio a voce alta.
Jenny arriccia il naso e sorride imbarazzata. «E perché me lo dici così? Insomma, ti piacciono i ragazzi no?»
«Sì, ovvio. Ma Ethan non è catalogabile.» Sul volto mi compare una smorfia quasi disgustata ma ironica, giusto per smorzare la tensione. Perché a dire il vero la mia mente ha ben impiressi tutti i momenti in cui i suoi muscoli sono scivolati sotto le mie mani e le sue labbra hanno sfiorato la mia pelle e ogni volta un brivido lungo la schiena mi fa arrizzare i peli su tutto il corpo.
«Ma dai, non sarà Noah ma è comunque un bel ragazzo e...» Jenny diventa improvvisamente incerta «se devo esser sincera, dopo aver sentito tutto, preferisco di gran lunga Ethan a Noah. É molto più eccitante come rapporto, non credi?»
Evito sul suo sguardo perché temo che i miei occhi possano parlare per me. In silenzio annuisco, perché in fondo so che è così. So che mi eccita questa cosa con Ethan, so che effetto elettrizzante ha su di me quel giochino che si crea tra di noi, ma so anche di preferire di gran lunga Noah ad Ethan. Questo è certo. Ma la paura che i miei occhi possano raccontare altro, me li fa tenere incollati alla parete davanti completamente tappezzata da tante piccole foto della compagna di camera di Jenny ed altre ragazze. A dire il vero la camera sembra essere più sua che di Jenny, dato che la parte di camera riservata alla mia amica è minima e completamente anonima se non fosse per qualche poster di Taylor Swift e dei vestiti sparsi sulla sedia in pelle nera della scrivania.
«Che ne dici se stasera ce ne stiamo da sole qui a mangiarci una pizza e a spettegolare?» Jenny, santa com'è, finge di non notare il mio imbarazzo e cambia totalmente discorso. É proprio per questo che con lei mi sento libera di poter parlare di tutto, compreso di Ethan.
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Under the Sky
ChickLitSky è una giovane pittrice al secondo anno di College che prova a farsi spazio nel mondo combattendo i suoi mostri. É pronta a vincere un concorso che le permetterà di volare a Parigi e studiare con i migliori artisti del momento, ma per farlo dovr...