"L'attività immaginativa esige attenzione assoluta."
(James Hillman, Il codice dell'anima)
«É davvero tanto tanto carino.»
«Per me è assolutamente un 9 + »
«Dai davvero dei voti ai ragazzi?» Jenny è sdraiata a pancia in giù sul mio letto sfogliando una di quelle noiose riviste di moda. Peach invece è stesa in modo tale da poggiarle i piedi sulla schiena mentre legge un libro e no, non provo neanche a chiedermi il perché di questa posizione assurda dato che a quanto pare ad entrambe va bene così.
«Perché non farlo? Se i ragazzi lo fanno con noi perché non farlo anche noi con loro?» Peach ha questa strana idea che i ragazzi vadano classificati innanzitutto in base alla loro bellezza e poi in base al loro odore, interessi e simpatia. Se non superano con una sufficienza almeno due di questi quattro parametri, allora sono da scartare a priori.
«Potreste smetterla di parlare? Mi deconcentrate.» Lo dico sorridendo, ma è la verità. Mi stanno deconcentrando ed io devo dare il massimo. Sto ultimando un dipinto che porterò domani per un compito assegnatoci oggi stesso: rappresentare la gioia in tre colori.
Ho scelto il giallo, il rosa e l'azzurro. Sono colori che adoro, che mi trasmettono allegria e sicurezza. Non sono certa che il dipinto possa trasmettere gioia per chiunque, ma sono certa delle emozioni che suscitano in me. Essendo i colori scelti i protagonisti del dipinto, ho dato loro forme astratte e diverse ma che in ogni caso trasmettono sempre un senso di calma e felicità. O, perlomeno, è quello che a me succede guardandoli.«L'hai terminato?» Jenny mi raggiunge e si posiziona dietro le mie spalle. Mi volto per osservare la sua espressione e quella scarica di adrenalina fa subito capolino quando le vedo brillare gli occhi di stupore.
«Cavolo, Sky, è... meraviglioso.» Mi stringe entrambe le spalle con le sue delicate mani.
«Lo pensi davvero? Sono così agitata.»
«É un capolavoro, Sky. Puoi stare tranquilla.»
Osservo ancora il mio dipinto e poi tiro un sospiro di sollievo. «Ok, allora possiamo tornare a parlare di Noah.»
«9+ !» esclama Peach. Scoppiamo a ridere assieme, come tre piccole ragazzine che si divertono a parlare della loro prima cotta.
In realtà Noah è come se un po' lo fosse. La prima cotta, intendo.
Non mi è mai piaciuto qualcuno per più di qualche ora e sono trascorsi ben tre giorni da quella serata in discoteca. Direi che è un traguardo, no?Non è che sia successo qualcosa da sabato, in realtà. Ci siamo solo scambiati qualche messaggio senza mai vederci. Ho preferito evitarlo, così come ieri ho evitato le ripetizioni con Ethan. Gli ho mentito, ho detto che avevo mal di testa e che non sarei mai riuscita a star dietro a tutti quei numeri. La realtà è che non avevo e non ho voglia di continuare le lezioni con lui. Ormai sto acquisendo le basi che mi mancavano, che bisogno c'è di vederci ancora? Posso perfettamente farcela anche senza di lui.
«Come sta messo ad odore?»
Jenny ed io scoppiamo in una fragorosa risata e rido ancor di più quando vedo l'espressione seria di Peach. La mia e di Jenny è tutt'altro che seria, anzi, estremamente divertita.«Skyler?»
Mi volto di scatto. «Cosa ci fai qui? Come hai fatto ad entrare?» Ethan è poggiato allo stipite della porta con le braccia conserte. Avrei dovuto avvertirlo anche oggi.
«Dalla porta?» fa una strana espressione col viso e poi scuote il capo. «Sono qui per le ripetizioni, fuori diluvia. Sei tu che mi hai detto di venire qui quando vedo nuvole all'esterno» Giustifica la sua presenza e mi fa quasi sorridere quando sbuffa perché vede anche me incrociare le braccia al petto. «Mi ha fatto entrare Zoe. Sono qui fuori che ti aspetto da circa dieci minuti e quando ho visto che avete iniziato a parlare di Noah ho capito che ci sarebbe voluto un po' prima che uscissi.»
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Under the Sky
Chick-LitSky è una giovane pittrice al secondo anno di College che prova a farsi spazio nel mondo combattendo i suoi mostri. É pronta a vincere un concorso che le permetterà di volare a Parigi e studiare con i migliori artisti del momento, ma per farlo dovr...