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Ormai passò una settimana dalla battaglia:dopo discussione e trattative i due clan ebbero finalmente un trattato di pace dove ognuno si proteggeva l'un l'altro.

Detta in modo fiabesco.

Il mio lavoro era ormai quasi finito ed ero pronta a tornare a casa, ma per quanto mi sforzassi non riuscivo a trovarne un lato positivo, perché tornare a casa vuol dire lasciare Kirk e io non volevo che ciò accadesse.

per parlare di altro che non sia politica e soprattutto per vederci di nascosto ci vedevano di notte nella stanza dove mi aveva rinchiusa quando scoprì di essere la sua compagna.

In quei momenti sempre di più scopriamo sull'altro e sempre di più ci leghiamo.

Ma pur una enorme catena mi lega al mio dovere, senza di me i mangiamorte sono perduti e quindi dovevo tornare a casa dalla mia famiglia.

Per quanto io non volessi uscire dalla mia stanza, ci sarebbe stata una cerimonia di festeggiamenti nel villaggio dei Lupi Bianchi e io pur troppo non potevo mancare, soprattutto perché Kirk doveva fare un discorso.

E quel discorso mi faceva paura...

Mi lavai come si deve cercando di togliere ogni briciolo di sporcizia dal mio corpo.

Poi con l'aiuto delle serve a me affidate, anche se in questi più che serve sembrano le mie compagne di giochi da come le lasciò libere di parlare e fare, mi aiutarono a fare una acconciatura con molte treccine.

Poi finito cercai qualcosa da mettermi nella mia valigia, ma nulla mi soddisfaceva, soprattutto per il fatto che fossero tutti ormai vecchi e usati.

Ma come se mi leggesse nel pensiero, sentì bussare alla finestra.

Quando guardai in quella direzione vidi Kirk sorridente che teneva in braccio uno scatolone.

Gli aprì

-prego accomodati-

-grazie mille sai questo coso pesa-

Mi rispose Kirk mettendo sul mio letto uno scatolone.

-che cos'è? -

Dissi curiosa

-aprì-

Io non ci pensai due volte e lo aprì, ma alla vista di quel capolavoro di sartoria rimasi paralizzata.

Era un vestito bianco semplice a sirena,con la scollatura a cuore.

Per tutto il vestito era glitterato e ricamato di brillanti e perline varie che risaltano, senza esagerare, il corpetto e la parte finale della gonna.

Ma il tocco magico era un mantello lungo fino ai piedi vellutato e setoso dello stesso colore dell'abito.

(Immaginate simile a questo)

Era semplicemente magnifico e aveva anche abbinato le scarpe con tacco argentate piene di brillanti.

Lo presi come se fosse una ragnatela e me lo posi sopra il corpo ammirando la mia forma allo specchio.

Era perfetto...

Non si poteva dire diversamente.

Kirk era dietro di me che sorrideva, ma poi cambiò espressione quando lo stavo per mettere nella scatola.

-ehi... Dovresti metterlo alla festa-

Disse imbarazzato.

-Ti ringrazio Kirk, ma non posso accettare un regalo così bello... Chissà quanto hai pagato e.... Cioè... -

Lui mi fece alzare il mento con la mano e mi obbligo a guardarlo negli occhi

-lo so che è azzardato come regalo essendo che sei una donna semplice e pratica, ma io mi sono promesso di curarti e dedicare il mio amore ogni singolo giorno, perciò lasciami esagerare-

La tribù dei lupi bianchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora