Anna Frey è una pennellata di rosso in mezzo a un blu diffuso: impossibile non notarla, quando sconfina e si avvicina al negozio di Italo. David molla due libri sulla superficie del tavolo, stavolta senza impilarli, e non stacca gli occhi da lei: se Italo la tocca, lo rompe. Ha deciso. Al prezzo di rivelare a tutti il suo interesse per la nipote del nemico, non permetterà a quel porco di sbavare sul suo angelo. E perde la testa quando la vede sparire tra le liane e infilarsi dentro al negozio sparendo alla vista. Sta per muoversi verso il Market, quando un fischio stonato e potente gli perfora le tempie, costringendolo a piegarsi con la mano sull'orecchio e una smorfia di dolore in faccia.
«Cazzo!» ringhia.
«Scusa» dice il poliziotto che sta aggiustando il segnale di trasmissione. «Qualcosa sta disturbando la frequenza. Guarda se intorno a te c'è una radio, oppure un cellulare» ordina.
David sbuffa sonoro mentre osserva il perimetro. Poi sussurra: «Il fonico sta allacciando cavi per il palcoscenico. Una tizia parla al telefono. Tre zingari inviano foto e messaggi...»
«Foto di cosa?» domanda solerte il poliziotto, nel suo orecchio.
David risponde spazientito: «Gustavo ha ordinato che tengano d'occhio i lavori. Sono vedette.»
«Stagli lontano» ordina ancora, il poliziotto. «Non devono capire che...»
«David Heilesen!» Anna è comparsa davanti a lui con un sorriso meraviglioso sulle labbra e l'assoluta indifferenza ai divieti.
Vorrebbe allontanarla per evitare che la polizia in ascolto registri la sua voce, o le sue parole, che indaghi su Anna, ma non finisce di elaborare questa intenzione, è rimasto colpito dalla pronuncia impeccabile e dalla memoria di Anna.
«Brava» le dice di getto. «Ti sei ricordata il mio cognome» e mentre sorride come un idiota, nota che gli occhi di lei sono puntati sul suo orecchio. Non fa in tempo a domandare, che è preceduto da una dichiarazione allarmante...
«Con chi comunichi?»
David si scurisce all'istante, subito le fa cenno con la testa di tacere, dice no, a occhi sbarrati.
Anna si acciglia ma non demorde. «Che stai combinando, David Heilesen?»
Ora David fa un passo indietro. È spiazzato.
Un istante, e riprende fiato per dire la prima sciocchezza che gli viene in mente: «Noi non possiamo parlare, guardati intorno, Anna Frey, qui siamo blu».
Pensava così di aver risolto un problema, lei finora si è dimostrata ligia alle regole; tuttavia, il suo cuore esplode nell'attimo esatto in cui realizza di aver pronunciato il nome e il cognome di lei a chiare lettere, e una parte di lui vorrebbe fustigarsi con le verghe, ora.
Anna osserva i nordisti sfidarla con occhiate torve, ma la presenza di Italo alle sue spalle, fermo davanti alla porta del Market, pare allontanare da lei chiunque vorrebbe cacciarla. Come se Italo fosse una sorta di cerbero a difesa di un fortino. Che però la osserva cupo, cercando di origliare la loro conversazione.
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NON SIAMO FATTI PER LA PIOGGIA
RomanceCOMPLETA - VINCITORE WATTYS2022 ***GENERE: new adult, contemporaneo, action drama * CONCEPT: "Non siamo fatti per la pioggia" è un romanzo che tra drama, crime e action unisce i precari quanto criminali meccanismi delle drugs stories tipicamente ita...