[due]

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Vaffanculo.

E' suonata la sveglia e la mia voglia di alzarmi da questa cuccetta calda è pari a zero.

Ieri sera i miei genitori sono usciti e i ragazzi sono rimasti a cena, abbiamo ordinato le pizze, se ne sono andati via a mezzanotte e abbiamo dovuto rimettere tutto apposto prima che tornassero mamma e papà, che sono arrivati a un orario indecente svegliandomi.

Conclusione:

non ho dormito un cazzo e devo anche prepararmi per andare a scuola. La giornata comincia benissimo!

Potrei ritardare la sveglia di cinque minuti, ma so benissimo che finirei per addormentarmi di nuovo e non alzarmi più. Mentre sono sdraiata a guardare il soffitto meditando sul senso della vita e a rimuginare se alzarmi o meno, la fragranza delle crèps di mio padre mi invade le narici: sembrerà strano ma mi fa venire voglia di alzarmi!

Scendo velocemente le scale e mi precipito in cucina prima che quelle due bodde dei miei fratelli si ingozzino di crèps senza lasciarmene nemmeno una briciola, con loro finisce sempre così; saluto papà che mi sorride e mi mette davanti il piatto.

-Ai frutti di bosco, le tue preferite.- ricambio il sorriso e prendo una forchetta per assaggiarne un pezzetto, sono deliziose come al solito, nei mangerei a quintali ma mi basta guardale per ingrassare, quindi direi che è meglio per me se ascolto il cervello invece della pancia.

-Fatevi accompagnare a scuola da Ethan perché io devo scappare- dice infine mettendosi la giacca e prendendo la sua ventiquattrore.

-Okay, ciao papi- lo saluto con un bacio sulla gancia e lui se ne va.

Salgo le scale e incrocio Emma in corridoio

-Hai le crêpes sul tavolo, papà è andato via, ci deve accompagnare Ethan-

Annuisce e scende le scale, nel frattempo entro in camera per prepararmi, prendo dei leggins blu e una felpa bianca della hollister, oggi ho ginnastica alle prime due ore, non è la mia materia preferita ma è una perdita di tempo per rilassarsi un po', quindi va bene, se non altro rende il lunedì meno pesante.

Mi lavo i denti col mio dentifricio alla menta e mi trucco un po' per evitare di sembrare un cadavere, sono bianca come una mozzarella e ho due occhiaie spaventose, farò innamorare tutti i vampiri!

Cerco inutilmente di pettinarmi e quando mi sono finalmente arresa, prendo la borsa con i libri già preparati e sono pronta per uscire di casa.

Mio fratello è già ad aspettarmi sulla porta, non l'ho neanche incrociato stamattina, lo saluto e lui ricambia.

-Dov'è quell'altra scema?- domanda lui ridacchiando

-Bho, penso a farsi bella per Bart- dico facendoli l'occhiolino

-Eieieiei, non si sparla dietro alle persone, comunque ero a fare colazione- dice mettendo un finto broncio

-Sese come no- ridacchia Ethan, lei arrossisce di botto distogliendo lo sguardo da noi due, prende la borsa e usciamo tutti di casa.

Arriviamo a scuola di un quarto d'ora in anticipo, in macchina con Ethan si va velocissimi, amo la velocità, e di mattina presto ti fornisce la carica necessaria per svegliarti, di lunedì non bastano nemmeno cento caffè.

Mi avvio al mio armadietto camminando a passo lentissimo strusciando le converse blu sul pavimento scivoloso, sembro un bradipo, ma cosa ci si può aspettare di meglio di lunedì mattina?

Svogliatamente prendo i quaderni che mi servono e le scarpe per ginnastica e poi mi avvio in classe, appena entro c'è la solita confusine, non so dove la trovino fra tutti la forza di fare casino alle sette e quarantacinque, se solo potessi mettere un cuscino sul banco sono sicura che non mi sveglierei prima di mezzogiorno.

Party hard, fuck harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora