[dieci]

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+MI UCCIDERETE PER AVER CAMBIATO 1738391716 LA COPERTINA MA NON ME NE CONVINCE NEMMENO UNA AHAHAH XD (se vi piaceva di più la precedente ditemelo e la rimetto, solo mi sembrava troppo scura ._.)
++ VI LASCIO BUONA LETTURAA O.o
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Sono quasi le otto di sera e da quando siamo arrivati Ethan e Emma non fanno altro che litigare.

Urlano, adesso lei ha cominciato a piangere e le lacrime minacciano di scendere anche a me, perché non mi dice cos'ha? Perché in questa famiglia devo essere sempre l'ultima a sapere tutto?

Anche mio fratello, la persona che è sempre stata dalla mia parte adesso mi volta le spalle, perché?

Mi faccio forza ed esco in corridoio, la porta della stanza di Ethan è semi aperta, riesco a vederli:

Emma si sta tenendo la faccia com le mani mentre lui le grida conte parole incomprensibili sbatacchiando a terra ogni cosa gli capiti sottomano

-Abbiamo capito di aver sbagliato cazzo!- gli urla strattonandola per le spalle

Sbagliato? Cosa hanno sbagliato?

-Quel tuo fottuto amichetto non deve mettersi in mezzo- le urla di nuovo

La sento mugugnare qualcosa ma non riesco a sentire bene cosa sta dicendo

-Da quanto?- chiede in tono decisamente più calmo sedendosi sul letto

-Da quando ci ha visti- ripete lei accasciandosi a terra -Non dovremo fare così con Brook in casa..potrebbe scoprire..- Conclude asciugandosi le lacrime

Decido di entrare sbattendo la porta con non troppa delicatezza e mi paro davanti a loro

-Che cazzo dovrei scoprire?!- sbraito con la rabbia che sale nelle vene.

Emma sbianca appena mi vede e ricomincia a piangere

Ethan corre verso di me e mi stringe forte a se, ma io lo respingo spingendolo via e allontanandolo da me

-Ditemelo.- sentenzio infine con i pugni chiusi e le nocche bianche

Emma guarda Ethan che sospira e le fa un cenno con la mano come per incitarla a cominciare

-Abbiamo provato, e ci piaceva- non riesce a formare una frase di senso compiuto e continua a ripetere queste parole senza connetterle con un filo logico e io mi perdo sempre di più.

Guardo Ethan che si prende la testa fra le mani

-Esci Emma- le dice in tono pacato

-Ma..- ribatte lei

-Esci. Subito.- continua senza nemmeno guardarla in faccia.

Perché ho la sensazione che sia successa una cosa così grave? Non è possibile, non a loro, non alle persone a cui tengo più di ogni altro essere umano

-Piccola io.. non volevo- mi dice guardandomi con gli occhi rossi e gonfi e gettandosi in ginocchio ai miei piedi, io sono ancora ferma, paralizzata dalla situazione

-Cosa- chiedo in tono freddo

-Vedi eravamo accecati dall'eccitazione, volevamo provare in tutti i modi volevamo fare come facevano gli altri- vedo due lacrime rigargli una guancia

-Chi- continuo guardandolo con disprezzo

-Io e ..- esita sull'ultima parola -Emma.- dice infine

-Abbiamo deciso di fermarci, non siamo più tornati in quella merda di posto-

-Fermarvi di fare cosa.- sentenzio atona, con una maschera sul volto e il cuore in pezzi

-Di fare uso di stupefacenti.- conclude prendendosi il volto fra le mani

-Abbiamo smesso non l'avevamo detto a nessuno volevamo dimenticarlo per sempre ma lei non sta mai con la bocca chiusa- sta cercando di difendersi ma devo impedirglielo

-Non giustificarti- lo rimprovero con le braccia incrociate al petto, ringrazio tutti gli dei che mi stanno trattenendo da prenderli a schiaffi tutti e due.

-Se non l'avesse detto al suo fottutissimo fidanzatino adesso non sarebbe un problema così grande- dice guardandomi con gli occhi spalancati

-Certo, così non me l'avreste detto, ovvio- esco dalla stanza più infuriata che mai, e scendo le scale di corsa per poter uscire di casa e respirare qualcosa che non sia quest'aria estremamente viziata e cercare di calmarmi per evitare di compiere un doppio omicidio

Vedo Emma sul divano con gli occhi straboccanti di lacrime che mima un 'mi dispiace' con le labbra.

Io scuoto la testa e esco, non posso certo fargliela passare liscia così, come se non fosse successo niente, come se non mi avessero mentito per settimane.

Spero solo che mamma e papà tornino presto a casa, non voglio che si sbranino l'un l'altro.

Passeggio per le strade ancora illuminate dalla luce del sole, è quasi estate e le giornate si allungano sempre di più, c'è un venticello fresco a scompigliarmi i capelli biondi che allevia i 28° gradi di Los Angeles in questo periodo dell'anno.

Mentre passeggio senza una meta cercando solo di smaltire la rabbia che mi hanno provocato quei due, intravedo un piccolo locale al di là della strada, sull'insegna appaiono dei caratteri in stile 'celtic' che compongono la scritta 'Night Club' di un rosso slavato, dall'interno si vedono luci gialle che si alternano ad altre psichedeliche e si sente il rimbombo della musica a tutto volume.

In tanti mi hanno parlato di questo posto ma io non ci sono mai stata, quale occasione migliore di questa?

**TADAAAAAAAN! avete scoperto cosa ha Emma finalmente XD

Cosa farà Brook in quella sottospecie discoteca? Perdonerà i suoi fratelli?

Continuate a leggere e poi lo scoprite ahah**

Party hard, fuck harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora