[missing moment: ecstasy]

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«Io.. Avrei paura..» balbetto deglutendo rumorosamente e stringendo sempre di più la presa sul suo polso.
Chris mi guarda con un ghigno divertito in viso prima di trascinarmi a forza in fondo alla fila della biglietteria per il 'the fall'.
Le luci accecanti delle giostre mi offuscano la vista e le urla dei ragazzi mi stordiscono ogni secondo di più aumentando a dismisura il mio battito cardiaco già accelerato.
A ogni passo avanti che facciamo verso la fine della fila il mio respiro si accorcia di un po' e l'adrenalina mi pompa nelle vene più forte di un fiume in piena mentre il moro di fianco a me sembra più che divertito delle condizioni pessime nelle quali mi sta trascinando.
Per la prima volta dopo più di tre mesi che non ci vediamo non credo che il luna park sia il posto più romantico dove poteva portarmi, visto e considerato che non credo esista nulla sulla terra in grado di terrificarmi più di questo posto.
Da bambina quando venivo qua rimanevo seduta sulle seggioline del chiostro mangiando zucchero filato insieme alla mamma mentre papà Emma ed Ethan andavano a divertirsi su queste trappole mortali, sulle quali non ho mai avuto la malsana idea di salire, ma che purtroppo ha avuto qualcuno al posto mio.
Al solo pensiero di ciò che sta per succedere mi vengono i brividi.
Ingoio il nodo che ho in gola ormai da un po' quando riesco a vedere solo una decina di persone davanti a noi.
La morte si avvicina.
«Non fare la fifona» si prende gioco di me Christian mentre cerca di staccarmi dal terreno dove i miei piedi sembrano essersi incollati trascinandomi avanti con lui.
«Non vorrai saltare la fila?» quasi urlo indirizzandogli un'occhiata truce
«Ho solo intenzione di anticipare il nostro divertimento e posticipare il loro.» risponde ovvio indicando con un cenno del capo le persone ormai dietro di noi.
Dopo qualche manovra astrusa mi ritrovo quasi incima alla fila con solo tre persone davanti.
«Ecco fatto.» proferisce Christian fiero del suo lavoro «pronta?» mi domanda poi
No, mai.
Annuisco solamente incapace di fare altrimenti mentre stringo la sua mano in una presa micidiale procurandogli un risolino divertito.
Due persone.
Siamo sempre più vicini a quella struttura enorme dalla quale provengono urla travolgenti.
Non appena l'anello pieno di ragazzi che vi stanno seduti comodi e indifferenti comincia a scendere verticalmente alla velocità della luce i boati delle grida si diffondono in tutto il luna park costringendomi a tapparmi le orecchie quando l'anello si schianta a terra producendo uno stridio agghiacciante che mi fa gelare il sangue nelle vene.
L'apertura dei cancelli, la folla cominciando a scendere e la giostra si svuota pian piano.
È ora, fra non più di cinque minuti me ne starò anche io lassù a dieci metri da terra in preda a un collasso da infarto.

«Si due biglietti» la voce del moro di fianco a me mi risveglia dal mio incubo ad occhi aperti facendomi notare che siamo arrivati in cima alla fila.
Quando il bigliettaio ci consegna i nostri ticket il mondo sembra fermarsi in uno scatto di foto, ed andare avanti come in un video di moviola.
Ci avviciniamo piano piano alla giostra, l'uomo addetto alla sicurezza ci apre il cancelletto, poi mi ritrovo subito dopo seduta su una delle tante poltroncine giallo fluorescente, il solito uomo ci allaccia le cinture, e io continuo a fissarmi insistentemente i piedi, come se questo gesto potesse trasportarli direttamente piantati al suolo; dove vorrei tanto che fossero.
Improvvisamente mi risveglio dal mio stato di trance e il mondo comincia a girare alla sua normalità, anzi forse le cose adesso si stanno velocizzando troppo, l'arnese al quale siamo legati comincia a salire lungo il suo asse, e mi sento sempre più lontana dalla terra e sempre più vicina all'inferno.
«Non puoi davvero avere così paura» mi schernisce Christian prima di allungarsi sul suo sedile per posarmi un bacio leggero sulle labbra.
«Mettiti composto rischi di cadere!» quasi urlo respingendolo subito dal petto per farlo tornare al suo posto, senza prestare troppa attenzione alla frecciatina che mi ha appena inviato.

Lui comincia a sghignazzare divertito prima di indirizzarmi uno sguardo malizioso che mi fa alzare gli occhi al cielo consapevole del fatto che una delle sue solite idee astruse gli è appena balenata per la testa.
«Ho una proposta da farti» proferisce dopo secondi interminabili mentre siamo quasi in cima all'asse.
Lo guardo interrogativa prima di sentire un tonfo sordo e una massa di fumo colorato venirci addosso.
Stiamo per partire.
«Cosa vuoi fare?» riesco a sbloccarmi urlando sopra al rumore per cercare di farmi sentire.
Prima che possa realizzare qualsiasi cosa o che possa sentire uscire la frase che ho appena pronunciato fuori dalla mia bocca sento la labbra di Christian schiantarsi violentemente contro le mie mentre un mix di urla assordanti si diffondo nelle mie orecchie facendomi perdere ancora di più la condizione del tempo.
L'anello si stacca velocemente dal suo centro e mentre noi precipitiamo al suolo sento il mio corpo smollarsi completamente da me mentre il ragazzo continua il suo assalto di baci più o meno focosi mandando il mio corpo quasi in estasi.
Mi blocca dallo scaricare l'adrenalina soffocandomi sempre di più di baci interrotti da mezzi sorrisi sicuramente provocati dal mio smarrimento momentaneo.
Mi risveglio almeno per metà ed istintivamente prendo il suo viso fra le mani sporgendomi un po' verso di lui invitandolo a continuare mentre cerco per quel che mi è possibile di ricambiare almeno qualche bacio.
Bum.
Un tonfo assordante, un urlo più che potente, un sacco di fumo che mi annebbia la vista e un sorriso smagliante davanti agli occhi che contribuisce al mio disorientamento.
Un'altro uomo viene a slacciarci le cinture mentre mi alzo barcollante dal sedile stordita più che mai mentre Christian soffoca a stento le risate e mi prende la mano incitandomi ad uscire dal cancello.
Quando siamo abbastanza distanti dal 'the fall' e dalle urla di tutti mi riscuote dalla mia confusione momentanea circondandomi la vita con un braccio.
«È stato divertente» mi sussurra ad un orecchio.
Mi risveglio completamente di botto e assimilo in una frazione di secondo la mia vita degli ultimi cinque minuti prima di indirizzare un'occhiata alla giostra e subito dopo a Chris
«Possiamo rifarlo» proferisco infine con un sorriso ebete che lo spinge a sorridere ancora di più
«Possiamo rifarlo» mi fa eco lui.

[A little party never kill noboooody
So we gonna dancee until we drop, drop
va bene basta.
Capitolo regalo per voi.
Ringrazio the queen alicehorrorpanic
Vi amo xx]

Party hard, fuck harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora