[cinque]

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La musica è altissima e l'odore di alcool e fumo invade la stanza, c'è un sacco di gente e io non riesco a trovare né i miei fratelli né i nostri amici.

Mi avvicino al bancone e chiedo una vodka liscia al barista, mi serve assolutamente per riprendermi da ciò che è successo pochi minuti fa, non può assolutamente essere possibile che io provi la minima attrazione per un ragazzo che non conosco nemmeno un po', è del tutto illogico!

-Ei sei da sola?- sento una voce familiare e una mano calda toccarmi la spalla, mi volto e vedo Andrew davanti a me

-non vi trovavo più- rispondo -c'è troppa gente qui, dove siete?- urlo cercando di farmi sentire sopra il rumore assordante della musica

-Io Ethan e Josh siamo seduti laggiù- dice indicandomi un divanetto -gli altri non so dove siano- mi informa e fa spallucce

Come mai non mi stupisco di non vedere Emma?

Comunque sia, lo seguo, mi faccio spazio fra i ragazzi che si scatenano sulle note di 'animals' di martin garrix, è davvero piena la discoteca stasera.

Mentre ci avvicinavamo ai nostri amici vedo una una ragazza con un vestito rosso corto fino alle ginocchia che parla con Josh, a giudicare dai capelli lunghissimi e dai tacchi vertiginosi direi che è la nostra festeggiata! Aumento il passo per cercare di arrivare in tempo prima che se ne vada e che la perda in mezzo a tutta questa gente, rischierei di non vederla per tutta la sera e non riuscirei nemmeno a farle gli auguri di persona.

-Meg- l'afferro per il polso mentre si stava allontanando, giusto in tempo!

-Brook!- dice lei abbracciandomi -che gnocca!- dice facendomi fare una giravolta per ammirare il vestito. Scoppio a ridere e le faccio gli auguri

-Se trovo Emma dopo ti portiamo il regalo- le dico

-Perfetto- mi tranquillizza lei -ora vado che sennò non riesco a salutare tutti, a dopo allora- dice liquidandomi con un bacio sulla guancia.

Io mi siedo al tavolo con i ragazzi e saluto tutti, beviamo qualche birra e parliamo del più e del meno, ho un leggero dolore di pancia e non vorrei che fosse per quello che ho bevuto, non sono una che regge l'alcool molto facilmente, spero solo di non vomitare tutto.

-Scusate, sapete dov'è il bagno?- domando

-Si, di là- mi dice Josh indicandomi una porta arancione al di là della sala. Fantastico, come minimo ci arriverò il prossimo secolo.

Cerco di farmi strada fra i ragazzi e finalmente raggiungo il punto meno confusionario della stanza, un piccolo atrio davanti alla porta del bagno.

Faccio per entrare quando sento due mani cingermi la vita, mi giro di scatto e rincontro i suoi occhi, profondi come due pozzi neri ma di un colore indescrivibile, la sua faccia è a tre centimetri dalla mia e le nostre bocche quasi si sfiorano, mi ero appena ripresa dallo shock e ora eccolo qui! sembra quasi che lo faccia apposta

-ti aspettavo- sorride malizioso. Io non muovo un muscolo, sono come pietrificata

-C-che vuoi?- riesco solo a dire, vedo i suoi occhi perfettamente vispi scintillare, non è fatto, e non sembra nemmeno che abbia bevuto troppo, l'odore del fumo mi invade le narici, sa di tabacco e di qualcosa di più dolce è un miscuglio di fragranze inebrianti, mi fa impazzire.

-voglio la stessa identica cosa che volevo prima alla macchina- dice ammiccandomi e tirandomi ancora più vicina.

Giuro che potrei morire adesso, la Brooklyn coerente è completamente andata a farsi fottere lasciandomi a combattere con la Brooklyn indomabile che ha una voglia pazza di baciare il bad-boy davanti a lei.

I miei neuroni sono in tilt e non capisco più niente, mi passa il pollice su labbro inferiore e io sussulto a quel tocco, una carica di brividi mi percorre la schiena. Lui sorride, sembra un ghigno malefico più che un sorriso, ma è comunque fottutamente sexy.

-Chris tesoro eccoti!- sento una voce provenire davanti a me e vedo una ragazza svoltare l'angolo dell'atrio. Chris mi lascia immediatamente e si gira verso la ragazza. Io cerco di riprendermi ma ho ancora la vista offuscata, quando riesco a mettere a fuco l'immagine, mi ritrovo davanti quella schifosa faccia di plastica di Jade, ha un quintale di trucco in viso e un vestito striminzito e attillassimo che lascia immaginare ben poco, per di più è color oro e pieno di paillette, non esiste nulla di più pacchiano.

-Che cazzo ci fai con quella?- grida lei spalancando la bocca

-Chiudi la bocca che ti ci entrano le mosche- dico e me vado via.

Non posso credere che quella stronza venga a rompermi le palle ogni cazzo di fottuto minuto della mia vita! No okay, brook calmati, hai detto più parolacce in questa frase che in tutta la tua vita. Ritorna la Brook normale che eri prima di partire di casa.

Mi ricompongo, tiro un respiro e cerco di calmarmi, se non altro l'oca ha alleggerito la tensione che c'era fra me e Christian, o meglio, il mio imbarazzo nei suoi confronti, lui sembrava perfettamente a suo agio; avrei potuto baciarlo veramente e meno male non l' ho fatto.

Mi dirigo al bancone degli alcolici perché ho seriamente bisogno di qualcosa di forte.

-Ei bellezza! Ma dov'eri finita?- mi giro e vedo Emma, senti da che pulpito viene la predica, mi trattengo da alzare gli occhi al cielo per quello che le mie orecchie hanno appena percepito

-Ero in bagno, piuttosto te, dove sei stata?- domando con aria interrogativa

-Emh.. No niente, in giro- dice sorridendo -dai ora andiamo a dare il regalo a Meg- annuisco e la seguo, quando torniamo a casa le farò il terzo grado, dovrà trovare una scusa plausibile per essere sparita per tutta la festa.

Scaccio i pensieri e attraverso la sala che nel frattempo si è svuotata un po', Non so che ore siano di preciso ma a occhio e croce non sembra molto presto, da qui a breve se ne andranno tutti.

Troviamo Megan e le facciamo aprire il regalo.

Ci avrà ringraziate come minimo settecento volte, era felicissima e lo eravamo anche noi perché il nostro regalo aveva fatto centro, non c'era da stupirsi vista la sua fissazione ossessionata dei tacchi e del blu, diciamo che ci siamo andate a colpo sicuro!

Quando ormai sono le due di notte torniamo a casa, abbiamo dovuto aspettare che se ne andassero tutti perché Megan sarebbe rimasta a dormire a casa nostra ed essendo la responsabile della sala che aveva affittato doveva assicurarsi che tutto restasse in ordine. Fortunatamente nel frattempo Ethan ha accompagnato Christian a casa, non avrei tollerato di stare in macchina con lui, sarei stata sulle spine tutto il tempo.

Quando arriviamo a casa siamo distrutte, saliamo velocemente in camera e ci buttiamo sul letto.

-Che serata..- commenta Meg

-Già..- aggiungo io riportando i pensieri a me e Chris, 'che serata' ... davvero

-E' stata una festa bellissima però- dice Emma entusiasta, è ancora attiva alle tre di notte, io non so come faccia.

Meg annuisce, sembra davvero soddisfatta della festa. Saranno anche le tre di notte, ho i neuroni sfatti e sono distrutta, ma nonostante questo non mi sono dimenticata che Emma mi deve delle spiegazioni. La 'interrogherò' domani.




**okay, questo sarebbe il continuo del capitolo quattro ahaha

buona lettura XD**

Party hard, fuck harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora