Capitolo 8

453 14 0
                                    

Mentre i due vampiri stavano parlando, Marcus ed Emy andarono nelle cucine per far cenare la piccolina. Dopo il pasto i due dovettero avviarsi verso la stanza delle regine, era l'unica stanza in cui poteva dormire, considerando che ancora non le avessero preparato una sua stanza. La piccolina, però, non stava capendo dove la stesse portando. <Dove stiamo andando?> gli chiese incuriosita <ti sto portando nella stanza delle regine perché devi dormire. Domani hai scuola> queste parole fecero imbronciare la bambina. Lei non aveva sonno, era una bambina grande e i bambini grandi non vanno a letto presto...giusto? Un'altra cosa che non le piacque era la...scuola; la odiavano così tanto da mandarla all'inferno? Gonfiò ancora di più le guance. Marcus rise per l'espressione della piccolina, <io non ho bisogno di andare a scuola> borbottò incrociandosi le braccia. Non sopportava quel luogo, era pieno di bambini cattivi che la prendevano in giro, la chiamavano "strana" soltanto perché giocava con Ottavia. <Devi andare a scuola per la tua istruzione e per imparare nuove cose> l'affermazione del vampiro mise un dubbio nella mente di Emy, imparare qualcosa? Cosa si impara di preciso all'asilo? Lei ha solo imparato che gli altri bambini sono stupidi...è questo quello che insegnano a scuola?
La piccola stava per porre i suoi dubbi al vampiro, ma in quel momento comparve davanti a loro una donna che Emy conosceva fin troppo bene <Zia!!!>. La bambina tolse la sua mano da quella del vampiro ed iniziò a correre verso la donna. Bianca si abbassò al suo livello e allargò le braccia, la piccolina le andò in contro abbracciandola fortemente. <Mi sei mancata> borbottò Emy, la strinse fortemente come se non ci fosse un domani, <anche a me>. Le due non si vedevano da quella mattina, e pure per entrambe è come se fosse passata un'eternità. La bambina si separò dall'abbraccio, ed incominciò con una raffica di domande, <dove stai andando? Dove sei stata tutto il giorno? Hai mangiato?> parlò talmente velocemente che sua zia le venne il mal di testa. La donna le sorrise <scusami. Prometto che passeremo del tempo insieme...e si ho mangiato> l'ultima affermazione fece sorridere Emy ma per il resto della frase non le piacque molto. La donna ci fece subito caso <e ti porterò del cioccolato e Teddy> ma ormai lei sapeva come corrompere sua nipote. <Si!!!> la piccolina saltellò dalla felicità, facendo ridere i due adulti. Bianca, poi, si chinò per rispetto al vampiro <signore, se permetta dovrei andare da Aro> l'uomo fece un cenno di approvazione, poi la donna guardò sua nipote <ci vediamo dopo> ed è così che lei sparì dalla vista dei due.
Continuarono a camminare, la bambina stava facendo di tutto per convincere il vampiro che non aveva sonno, ma i miliardi di sbadigli non convinsero Marcus. Dopo un po' la piccola stava per addormentarsi mentre camminava, per fortuna c'era il vampiro che la prese in collo e la portò fino alla stanza di Athenodora e Sulpicia. Una volta arrivati, il vampiro la mise sul letto mentre le due donne presero una coperta da metterle addosso. Marcus si mise a sedere sul letto al fianco della bambina, le accarezzò la testa poi sospirò <io vado. Ricordatevi di svegliarla alle sette e mezzo> si rivolse alle regine con voce roca. Le due annuirono, mettendosi al fianco della bambina e guardandola teneramente, il vampiro i alzò ma all'improvviso una manina lo sfiorò. Subito si voltò vendendo i piccoli occhi stanchi fissarlo <per favore, non abbandonarmi> sussurrò Emy con voce stanca, gli occhi di Marcus si addolcirono <mai> si rimise a sedere accarezzandole la testa, Emy richiuse gli occhi sorridendo.

<NON VOGLIO ANDARE A SCUOLA> la mattina seguente non era iniziata come una delle migliori, le urla della bambina iniziarono subito quando si svegliò. <Emy per favore fai la brava> implorò Sulpicia cercando di metterle una maglietta che le aveva dato Bianca, <NO> scappò dalla regina infilandosi sotto il letto. La vampira sospiro disperata <Athenodora come facciamo, non ascolta> la donna bionda era frustrata quanto la sua amica. Entrambe non sapevano come fare, finché la porta non si spalancò rivelando un Caius irritato e una Bianca preoccupata. Il vampiro sospirò impazientemente <Bianca pensaci subito o ci penso io> la donna non se lo fece ripetere due volte e si avvicinò al letto <per favore Emy esci-> venne subito fermata <NO>. Caius si irritò subito <esci o ci penso io!> la bambina sentendo la voce del vampiro cattivo, uscì subito dalla su ancora di sicurezza (letto) a testa china prese la maglietta dalle mani di Sulpicia e se la mise. <Vedo che hai capito che è inutile urlare, ora preparati senza fare storie. Non voglio rientrare qui inutilmente> il rimprovero freddo ed irritato del vampiro la fece rabbrividire. L'uomo si accigliò <è chiaro?!> la bambina era molto intimorita, guardò i suoi piedi come se fosse l'unica cosa che esistesse in quella stanza, <si> borbottò, il vampiro sbuffò e uscì dalla stanza. Bianca aiutò Emy a legare le scarpe, la piccolina aveva ancora lo sguardo triste e spaventato. La donna sospirò preoccupata, <dai, ora che sei pronta, andremo a fare colazione fuori, ti comprerò un bel cornetto pieno di cioccolato> la piccola, a quelle parole, si rianimò <siiiii> saltellò facendo sorridere sia sua zia che le due regine.
<Bene, allora andiamo> disse la donna porgendo la mano alla bambina, ma lei si rivolse alle due regine abbracciandole le gambe <ciao e scusa per prima. Ci vediamo dopo> le due donne la salutarono con la mano.
Emy e Bianca arrivarono all'asilo, la bambina stava ancora finendo il suo amato cornetto al cioccolato, in quel momento si sentiva la bambina più felice al mondo, era lei con il suo dolce preferito, questo si che è paradiso per lei. La piccolina si trovava davanti all'entrata insieme a sua zia che la teneva per mano. <Buongiorno Emy, sei pronta per un'altra giornata di scuola?> una maestra si avvicinò al duo, guardando la piccolina con un sorriso finto. Emy la guardò torva, aveva tutta la bocca sporca di cioccolato <no> rispose seccamente. Bianca guardò da sua nipote alla maestra, <su Emy, non fare così> le disse ridendo nervosamente, prese un fazzoletto dalla sua borsa e iniziò a pulire la bocca di Emy. La piccolina sbuffò <va bene> rispose distogliendo lo sguardo dalle due donne, la zia sorrise in modo imbarazzato. <Bene, io allora vado> la donna disse accarezzando la testa di sua nipote e subito dopo le posò un bacio sulla fronte. La bambina voleva aggrapparsi al braccio di sua zia e di pregarla di rimanere e di non abbandonarla, ma la maestra la prese da le spalle e la portò vicino a sé, <Ciao signora, ci vediamo alle quattro e non si preoccupi per sua nipote> le disse alla donna, Bianca sorrise non convinta, ma decise di andarsene, ed è così che scomparì alla vista della bambina.
Dopo ciò, non passò una delle miglior giornate, come sempre gli altri bambini la evitavano e le davano della "strana". Tutto questo la faceva rattristire, non sopportava nessuno lì, erano tutti stupidi e cattivi preferiva stare con Marcus o le due donne. Emy odiava molto la scuola, soprattutto quando le maestre ignoravano il comportamento dei suoi coetanei, facevano finta di niente, come se quelle prese in giro non esistessero. Dopo lunghe e lunghe ore, arrivarono le quattro, questo voleva dire la fine dell'inferno, questa notizia rianimò la bambina. Si mise lo zainetto in spalla e aspettò come gli altri bambini all'entrata dell'asilo i propri cari, non potevano stare fuori per il brutto tempo. In quel momento stava piovendo a dirotto, come qualsiasi giornata autunnale, Emy per pura noia si mise a contare le gocce sulla finestra, mentre gli altri bambini sparivano uno ad uno, fino a quando rimase solo lei. La bambina iniziò a preoccuparsi per sua zia, dove diavolo era finita? E se quelle persone cattive le avessero fatto del male? Un brivido le passò in tutto il corpo. La bambina si voltò quando sentì la porta dell'ingresso aprirsi, due figure entrarono. Emy riconobbe subito i due vampiri, <come posso aiutarvi?> chiese la maestra sempre con quel sorrisino finto. I due vampiri rivolsero anche loro dei sorrisi finti, ed il più basso parlò <siamo qui per prendere la piccola Emy, per conto di sua zia>. La maestra puntò lo sguardo verso la bambina e la indicò <Si trova laggiù alla finestra>. La bambina, appena sentito quelle parole, si avvicinò al duetto senza mai guardare la maestra <andiamo?> chiese in modo stanco. I due vampiri alzarono entrambi un sopracciglio, erano un po' straniti dall'atteggiamento poco frizzante che aveva di solito. Felix annuì a Emy, <arrivederci signora> rivolse un altro sorriso finto alla donna e se ne andarono. I tre salirono su una macchina, i due vampiri si trovavano davanti mentre la piccolina stava da sola sul posto posteriore. Era silenziosa, per tutto il viaggio non aveva aperto bocca, questa cosa fece stranire i vampiri però non si lamentarono, per una volta c'era silenzio. Una volta arrivati a destinazione, scesero dalla macchina per poi entrare a palazzo Priori. <Dov'è la zia?> la piccola vocina della bambina è arrivata alle orecchie dei vampiri <a lavorare> rispose Felix aprendo la porta del palazzo. Lei chinò la testa mentre camminava, ammirò i suoi piedi come se non esistesse nessun altra cosa al mondo. I due non capivano il comportamento di Emy, ma non ci diedero peso, lo lasciarono scivolare come se non fosse niente ed iniziarono a camminare per quei corridoi finché il rumore di uno stomaco brontolò, Demetri sbuffò <ti portiamo alle cucine>. I tre andarono nelle cucine, considerando che erano le 16:30 la piccola Emy aveva fame. Per la sua più grande gioia, una persona le preparò un panino pieno di cioccolato. La bambina sorrise tutta felice, gli altri due rimasero stupiti da come il cioccolato la tirasse su di morale, un piccolo sorriso si formò su entrambi. Il rumore di una porta che si apriva fece voltare i due vampiri che subito si inchinarono, ad entrare fu Marcus che, appena vide la bambina mangiare tutta allegra, sorrise. Lei era la sua nuova gioia, però gli dispiaceva che non ci fosse la sua carissima moglie qui in carne ed ossa, ma solo come uno spirito che poteva vedere solo la piccola Emy. <Maestro> risposero in coro Felix e Demetri sempre con la testa china, il vampiro fece un gesto con la mano per congedarli <potete andare> dopo ciò le due guardie scomparvero. In tutto questo, Emy non si accorse di niente era troppo persa a mangiare il suo panino. Dopo che finì la sua dolce merenda iniziò a leccarsi le dita piene di cioccolato, poi si girò per guardare i due vampiri, ma rimase stupita quando trovò Marcus al loro posto. <Ciao> lo salutò sorridendo con tutta la bocca sporca, il vampiro prese un fazzoletto, si chinò al suo livello ed iniziò a pulirle la bocca. <Com'è andata a scuola?> le chiese rialzandosi in piedi, la bambina gonfiò le guance e distolse lo sguardo dall'uomo <bene...> borbottò, poi riprese a parlare molto più allegramente <...possiamo andare da Picia e Dora?>. Il vampiro alzò un sopracciglio <Picia? Dora?> a quelle parole la bambina si alzò dalla sedia tutta allegramente <sisisisisisi, sono i soprannomi che ho dato alle signore chiuse nella torre. Ci ho messo tutto il giorno a pensarli, ti piacciono?> Marcus annuì, facendosi rapire da tutta quella felicità. Emy prese la mano del vampiro, <prometto che inventerò un soprannome anche a te> disse infantilmente, quelle parole fece riempire il cuore morto di Marcus, adorava troppo questa bambina.

La loro bambinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora