Capitolo 3

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Emy si aggrappava fortemente a sua zia borbottando milione di scuse. La donna tornò a casa il più velocemente possibile, era molto preoccupata per sua nipote, sapeva che il modo in cui l'aveva tratta il vampiro biondo platino le aveva ricordato il padre. Una volta arrivata a casa le ricambiò il pigiama per metterle uno pulito e la mise sotto le coperte. La bambina tremava ancora di terrore, la donna le mise una mano sulla guancia piena di lacrime <shh va tutto bene> cercò di calmarla, poi prese il suo orsacchiotto preferito <guarda c'è anche Teddy con me non devi avere paura> le porse il peluche che le piccoline mani afferrarono per stringerselo fortemente come se fosse la sua ancora di salvezza. Emy non riusciva a smettere di piangere lei voleva sua madre, perché se ne era andata? Perché non è ritornata? Non la voleva più? <i-io voglio la ma-mamma>. Vedere sua nipote in quello stato la faceva rattristire, pensava che una volta venuta a vivere con lei non avrebbe più avuto problemi con il suo passato, pensava che per la prima volta sua nipote potesse vivere un infanzia felice ma una volta che un'abuso fisico e mentale è stato fatto non c'era modo di uscire facilmente da un trauma infantile. La donna si incolpava per la morte di sua sorella, se solo non avesse perso i contatti sei anni fa magari a quest'ora sua sorella ed Emy potevano vivere insieme e felici lontano da quello stronzo di un padre.
Dopo che la piccola si addormentò, la donna uscì dalla stanza per dirigersi verso la sua. Era stanca e stressata, non pensava che sarebbe finita così, i vampiri volevano sua nipote ma quella idea non le andava molto giù, stava pensando di scappare ma sapeva che non era una scelta saggia l'avrebbero trovate in lungo e in largo. Una volta cambiata nel suo pigiama si mise a letto, di sicuro la mattina seguente avrebbe dovuto affrontare i suoi padroni, stava anche pensando di chiamare una babysitter perché non voleva mandare a scuola la bambina per i fatti accaduti quel giorno, con un forte sbuffò chiuse gli occhi per addormentarsi.
La mattina seguente la donna si svegliò con la strana sensazione di essere osservata, appena girò la testa si ritrovo faccia a faccia con Demetri <buongiorno bella Bianca> disse il vampiro con sorrisino, la donna sobbalzò di paura <e t-tu cosa ci fai qui?!> chiese terrorizzata, ma perché questi vampiri erano così incivili da non bussare una cavolo di porta! Chiedere un po' di privacy era troppo per loro.
<Aro vuole vedere la tua carissima nipote> sbuffò ancora arrabbiato con la mocciosa che l'aveva umiliato, in quel momento Bianca prese un briciolo di coraggio <mi dispiace ma no, non voglio che abbia altri traumi da quelli che ha già>. Il suo coraggio le stava crescendo nel petto a tal punto da guardare il vampiro negli occhi, ma questa è stata una delle peggior idee, lui le afferrò rudemente i polsi stringendogli a tal punto da lasciare dei lividi <non era una richiesta, era un'ordine> la rabbia del vampiro venne sostituita da euforia malsana vedendo lo sguardo terrorizzato della donna. Le liberò i polsi appena il suo udito sensibile sentì dei piccoli passi avvicinarsi alla porta, la bambina si presentò alla porta della camera di sua zia con una mano che si stava stropicciando l'occhio mentre con quell'altra teneva stretto il peluche.
Emy non capiva perché con sua zia era con l'uomo cattivo di ieri, ce l'aveva ancora con lui per non averle dato del cioccolato <zia perché l'uomo anticioccolato è qui> il soprannome che la bambina diede al vampiro fece sorridere sua zia, era felice che fosse tornata al suo solito stato di infantilità. Al contrario, il vampiro non sopportava questa insulsa mocciosa, stava per dirle una cosa ma per fortuna venne anticipato da Bianca <bhé se fai la brava e ti vesti forse potrei darti una barrettina di kinder cereale> a quelle parole partì un urlò euforico da parte della bambina iniziando a saltellare e correre verso la sua stanza. <Se sapevo che il cioccolato avesse quel potere sulla mocciosa, glielo avrei dato ieri> dichiarò il vampiro stupito dalla reazione della piccolina alle parole di sua zia. Passarono nemmeno cinque minuti e la bambina tornò in camera di sua zia tutta pronta per andare via <adesso posso avere il cioccolato> chiese infantilmente porgendo le manine in avanti. Il vampiro rimase stupito dell'influenza che il cioccolato portasse alla bambina, <devi aspettare non vedi che sono ancora in pigiama> sbuffò alzandosi dal letto facendo imbronciare Emy. <Mentre mi preparo potresti stare in salotto con Demetri?> propose sua zia forzandosi un sorriso, non le andava molto giù di lasciare sua nipote con il vampiro ma non voleva nemmeno essere vista dall'uomo mentre si cambiava. I due spalancarono gli occhi scioccati per le parole di Bianca, <io non voglio stare con l'anticioccolato> incrociò le braccia e tirando fuori la lingua, ma subito il suo braccio venne preso dal vampiro che la strattonò verso il salotto <Bianca fai veloce se no tua nipote farà una brutta fine> disse Demetri.
Una volta che Bianca si cambiò andò in salotto per chiamare gli altrui due, stavano per uscire finché <cioccolato> la voce infantile disse allungando le piccole manine, la donna roteo gli occhi per poi prendere una barretta di kinder cereale dalla borsa e glielo porse, la bambina prese la barretta senza pensarci due volte e scartò via la plastica tutta felice.
Il trio arrivò al palazzo, <Bianca sai dove devi andare. Io accompagnerò la bambina dalle regine> disse Demetri prendendo il polso della bambina e iniziò a strattonarla in direzione opposta a dove stava andando sua zia. La piccola era spaventata, perché sua zia non veniva con loro? <lasciami voglio mia zia> cercò di togliere il polso dalla presa del vampiro ma questo provocò una stretta più forte. Piccole lacrime iniziarono a formarsi <mi stai facendo male> il vampiro allentò la presa, sapeva del legame tra le regine e la bambina, se lei avesse detto qualcosa probabilmente avrebbe subito un'altra punizione di conseguenza un'altra umiliazione.
Arrivarono alle scale e subito Emy capì dove stavano andando, si calmò e si asciugò gli occhi con la manica della maglia. Camminarono su quelle scale così troppe per una bambina di cinque anni <mi puoi prendere in collo?> chiese speranzosa e affaticata per quei maledetti gradini <no> fu la risposta secca del vampiro che fece imbronciare la piccola. Per la gioia della bambina finirono di salire le scale per ritrovarsi davanti a quella porta familiare questa volta però sorvegliata da due guardie. Ovviamente da bambina che non stava mai ferma si avvicinò alle due guardie <wow ma siete vivi o morti?> ormai era la sua classica domanda da fare agli sconosciuti, i due vampiri ringhiarono non gli andava giù di avere questa mocciosa a giro, la bambina fece un passo indietro <ho capito non vi piacciono le domande> sbuffò gonfiando le guance.
All'improvviso le porte si aprirono di colpo, una donna bionda si precipitò sulla bambina prendendola in collo e abbracciandola fortemente senza esagerare <la mia piccola bambina> sussurrò tenendola dolcemente poi rivolse lo sguardo verso il vampiro <puoi andare Demetri> lui si chinò e partì con una velocità che la bambina non aveva mai visto. Athenodora entrò nella stanza tenendo in braccio la piccola Emy, Sulpicia si avvicinò prendendo la bambina dalla donna e abbracciandola dolcemente, tutto questo le ricordava sua madre.
Una fitta di tristezza attraversò il petto della bambina, le gocce caddero dai suoi occhi, perché sua madre non c'era? Perché sua zia l'ha lasciata? E perché queste due donne la facevano sentire come se avesse due mamme? Si faceva schifo non voleva sostituire sua madre. Subito si staccò dall'abbraccio e si mise per terra raggomitolandosi su sé stessa ed incominciò a singhiozzare. <Voglio la mia mamma> le due regine si rattristirono a vederla così non solo avevano anche una piccola fitta di gelosia per il fatto che ancora non le vedesse come le sue mamme ma era comprensibile considerando quello che aveva passato. Le due regine si chinarono al suo livello, Athenodora le asciugò le piccole lacrime con un fazzoletto di stoffa che aveva preso <com'era tua madre?> chiese Sulpicia il più dolcemente possibile <lei era gentile, bella, coraggiosa e...forte> rispose con scintille negli occhi ma sempre con un po' di tristezza nel suo cuore. <forte?> disse la vampira dai capelli biondi, la bambina annuì <si forte. Ogni volta che papà la picchiava lei non versava mai una lacrima> lo disse come se fosse la cosa più normale al mondo. Le regine spalancarono gli occhi alle sue parole ora erano ancora più preoccupate, cosa aveva passato questa piccola bambina? Le due vampire l'abbracciarono in modo più materno possibile. Emy non capiva, aveva detto qualcosa di male? Si staccò dall'abbraccio e fissò gli sguardi tristi delle due regine, la bambina si rattristò a vederle così voleva tirarle su di morale, prese la barretta di kinder cereale che non aveva finito e lo porse alle due vampire <vuoi cioccolato?> chiese ancora incerta su quello che stava facendo, lei non condivideva mai il suo cioccolato ma in questo caso era un eccezione. Le due donne sorrisero al gesto ma rifiutarono l'offerta erano vampire non potevano mangiare il cibo umano, la bambina alzò le spalle <vabbé più cioccolato per me> mangiò l'ultimo pezzo di barretta  riempiendo le sue guance paffute di cioccolato cosa che fecero ridere le due donne da quanto fosse carina.
Passò una mezz'oretta di tempo insieme finché non arrivò Felix che chinò la testa < sono qui per portare la bambina dai maestri> le donne nella stanza ringhiarono un po'   Non volevano lasciare andare la loro bambina. <Veniamo anche noi> disse tranquillamente Sulpicia con cenno del capo di Athenodora, Corin che era lì tutto il tempo parlò <ma mie regine non potete uscire dalla torre> le due donne la fissarono seriamente <non lasciamo la nostra bambina da sola> questo fece riscaldare il piccolo cuore dalla bambina, non la volevano abbandonare.
<tranquilla Corin non verrai punita dai nostri mariti. Felix puoi portaci nella sala dei troni> chiese Athenodora mentre Sulpicia prendeva in braccio la bambina e la tenne strettamente, Felix annuì e partì come fecero le tre donne, andarono con la velocità vampirica cosa che fece stupire la bambina. Arrivarono davanti alla porta, Emy scese dalle braccia di Sulpicia barcollando un po' facendo ridere le due regine.

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