4 Ci risiamo

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Classico lunedì del Ca**o, Gionata noiosa, oggi il bar apre alle 15 e chiudiamo alle 22, fortunatamente torno a casa ad un orario decente posso cercare di iniziare una serie TV e mangiare porcherie in santa pace.

Sono le 14:45 ed io penso di essere leggermente in ritardo visto che mi sono svegliata solamente 15 minuti fa, faccio tutto di corsa, mi infilo la divisa, le scarpe, mascara e via di corsa, volevo fumare una sigaretta, ma allo stesso tempo dovevo correre, quidni non avendo il fiato per fare entrambe le cose e rischiando anche un infarto scelgo la via più ragionevole ovvero quella di correre per non arrivare in ritardo e di fumare una volta arrivata al bar.

Mi precipito arrivo al locale alle 15:05 esattamente 5 minuti di ritardo, guardo dentro e non c'è ancora nessuno, inutile dire che ho bestemmiato tutti i santi in paradiso, chiamo Anna e scopro che sono bloccati nel traffico e che stanno arrivando, lei è l'unica ad avere le chiavi del bar quidni mi tocca accasciarmi sui divanetti ed aspettare.

Nel frattempo arriva anche leo, in ritardo come me ma senza affanno dato che ha la macchina per sua fortuna, mi saluta con un bacio in testa:

" Ciao amore, c'è un traffico assurdo oggi"

"Me ne sono accorta " rispondo io sarcasticamente

" Anna è in ritardo a causa del traffico ?"

" Si l'ho chiamata 2 minuti fa, mi ha detto che erano bloccati ma stavano arrivando"

Lui alza gli occhi al cielo e si accascia accanto a me accendendosi anche lui una sigaretta, ovviamente scroccata a me.

Dopo 10 interminabili minuti sotto al sole finalmente arrivano Anna ed Omar

" Ragazzi mi dispiace tantissimo, ma eravamo completamente bloccati" dice Anna prima di darci un bacio sulla guancia

" Tranquilla Anna non abbiamo aspettato tanto" aggiungo io ricambiando il suo bacio

Entriamo dentro e ci mettiamo subito al lavoro, essendo un pomeriggio abbastanza tranquillo Anna serve i tavoli mentre io mi occupo dei caffè, e Leo dei cocktail, oggi Carola non lavora Anna le ha detto che poteva stare a casa visto che non ci sarebbe stata tanta gente, mentre ero impegnata a cercare di fare un caffè che sia almeno bevibile, vedo aprirsi la porta, entra Aron, più bello del solito, ha una maglietta aderente nera con dei pantaloncini di tuta grigi e con mia sorpresa scorgo ai piedi delle airforce, saluta Omar calorosamente e con un ciao tutto il resto della ciurma, si avvicina a me senza neanche guardarmi mi dice

" Una beck's "

Io lo guardo perplessa, non so se più incazzata o affascinata dal suo essere così testa di ca**o

Decido di rispondergli

"Per favore, grazie, gli abbiamo dimenticati a casa"

Lui si gira e per la prima volta di degna di guardarmi in faccia, i suoi occhi sono scurissimi e non so perché ma mi mettono molto in soggezione, sembra uno a cui non frega nulla di cosa si pensi di lui, non gli interessa piacere o essere gentile, questo mi intimorisce un po', nonostante tutto continuo a sostenere il suo sguardo perché non voglio fargli capire che è in grado di mettermi a disagio.

Lui non fa nulla si limita solo a dire
" Una beck's "

Io lo guardo fisso negli occhi, mi giro prendo una beck's la apro e gliela sbatto davanti

"5 euro grazie "

Mi guarda tremendamente infastidito dal mio gesto

" Costa 4,50 "

Senza distogliere lo sguardo gli ripeto

"5 euro grazie "

Prende 5 euro e me li tira addosso

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