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Mi sono svegliata alle 12:00 ho finito di sistemare le ultime cose per il volo, ho dato una sistemata a casa e ho mangiato, infine mi sono preparata Anna e Leo mi accompagneranno all'aereoporto, ieri avrei voluto avere con me anche Kevin oltre a loro, ho anche pensato di scrivergli, ma a che scopo?
Non voglio che si avvicini a me per pietà.
Arriviamo in aereoporto, saluto i miei amici e vado a fare il check in, sto per salire sull'aereo quando mi arriva un messaggio.
È Kevin.

- ho saputo della morte di tua mamma, mi dispiace tanto Asia...

Da chi l'avrà saputo?

- grazie ❤️ rispondo io.

- sei già arrivata a Roma ? Chiede.

- sono appena salita sull'aereo

- va bene, scrivimi quando atterri. Risponde.

- va bene.

Metto il telefono in modalità aereo e mi preparo ad decollo, non nascondo di essere in ansia, non so come gestire la situazione e non ho nessuno a cui rivolgermi, inoltre non ho i soldi per poter pagare un funerale, chissà se avrò mai tregua in questa vita...

Dopo 1 ora e 20 di volo sono finalmente atterrata, ho preso un taxi e sono andata a lasciare la valigia al b&b che ho prenotato.

Ho mandato un messaggio ad Anna, Leo e Kevin per avvisarli che sono arrivata.

Infine ho anche chiamato il comandante che mi ha detto di recarmi presso la caserma di Cinecittà e cosi ho fatto.
Sto logorandomi dall'ansia, varco la soglia della caserma con il cuore in gola.

" Salve, lei dev'essere Asia giusto?" Chiede un uomo sulla 50ina.

" Si sono io"

" Piacere di conoscerla sono il comandante Rossi"

" Piacere mio" rispondo.

" Prego mi segua, ci accomodiamo nel mio ufficio"

Lo seguo, arriviamo in una stanza, piena di scartoffie, mi siedo sulla sedia davanti alla sua scrivania, credo di essermi consumata le dita delle mani, da quante pellicine mi sono tirata via.
Il comandante si accorge del mio nervosismo...

" Possiamo darci del tu ? " Chiede.

" Certo"

" Vuoi qualcosa? Un caffè? "

Se bevessi un caffè in questo momento mi verrebbe un infarto.

" Un bicchiere d'acqua se è possibile" rispondo io.

Il comandante mi porge l'acqua per poi iniziare a parlare.

" Allora Asia, abbiamo ritrovato il corpo di sua madre senza vita, ieri sera intorno alle 21, è stata una signora a chiamare dalla stazione ferroviaria di Roma Tuscolana, sua madre era distesa su una panchina, quando la signora l'ha trovata era già senza vita"

" Capisco... Com'è morta ? " Chiedo.

" Overdose causata da un mix di eroina e cocaina, quando l'abbiamo ritrovata aveva ancora il laccio emostatico legato al braccio..."

L'immagine di mia madre in quelle condizioni mi uccide, è lì che iniziano a scendere le prime lacrime.

" Mi dispiace per la tua perdita Asia" dice il comandante.

Gli faccio un lieve sorriso.

" Da quanto non vedeva sua madre?" Chiede .

" Da luglio, quando sono andata via sapevo che lei si faceva ancora, ho cercato di dirle di venire a Milano con me, non ha voluto, voleva restare con il suo fidanzato qui a Roma, sapevo che sarebbe finita così, è sempre stata una drogata, non è mai riuscita a disintossicarsi completamente nonostante ci abbia provato un paio di volte " dico io.

" Chi è il suo ragazzo?" Chiede il comandante.

" Si chiama Simone Menotti"

" Dobbiamo avvisare anche lui"
Dice.

" Comandante, come faccio con il funerale, non posso permettermi le spese"
Chiedo imbarazzata.

" Ci pensa il comune nel caso in cui i parenti non possono pagare, non credo che sua madre abbia avuto un fondo in banca per le spese funerarie"

" No non penso, non ho nessun partente che possa aiutarmi" dico io.

"Suo padre?" Chiede il comandante.

Domanda di riserva?

" Non so dove si trova, non so nemmeno se è ancora vivo, non lo vedo da quando ho un anno"

" Oh... Mi dispiace Asia"

" Non si preoccupi" dico.

" Comunque se vuoi vedere tua madre ti accompagno personalmente in obitorio e domani mattina andiamo al comune per sbrigare le carte del funerale"

Apprezzo davvero quello che sta facendo, credo sia dispiaciuto per la mia situazione famigliare.

" Grazie davvero"

" Andiamo" dice.

Ci dirigiamo in macchina, è la prima volta che entro in una volante della polizia e spero che sia anche l'ultima.
Arriviamo in obitorio, non so se sono pronta a vederla...

Entriamo, è tutto così sterile, mi mette i brividi sapere che qui è pieno di morti, l'aria è consumata, mi sento quasi soffocare.

Vengo condotta in una stanza dove da una specie di cassetto viene tirato fuori un corpo coperto da un telo, non realizzo che lì dentro c'è mia madre.

" Sei pronta ? " Chiede il comandante, che in tutto ciò non mi ha lasciata sola un attimo.

" Si credo di sì" rispondo.

Spostano il telo e vedo il suo volto...
È bianca tendente al giallo, con delle macchie violaceo vicino al petto, inizio a piangere senza neanche rendermene conto, il comandante mi poggia una mano sulla spalla, fa un cenno all'addetto del obitorio e la fa coprire con il telo, per poi metterla nuovamente nel posto in cui era prima.

Non dico una parola per tutto il tragitto dall'obitorio al mio b&b, il comandante fa lo stesso, mi accompagna e prima di scendere dalla macchina mi dice.

" Se hai bisogno di qualsiasi cosa Asia chiamami, domani mattina verso le 10 passo a prenderti per andare in comune va bene ? "

" Va bene, grazie di tutto"

Scendo dalla macchina e vado a chiudermi nella mia stanza, non riesco a togliermi l'immagine di mia madre dalla testa, non aver visto i suoi bellissimi occhi azzurri che ho avuto la fortuna di ereditare, il suo sorriso...
Non la vedrò mai più, questa è stata l'ultima volta, l'ultimo ricordo che ho di lei.
Mentre sono sul terrazzo a fumare una sigaretta mi squilla il telefono, non ho voglia di sentire nessuno in questo momento, poi però guardo chi è e cambio idea.

" Ciao Kevin" dico.

" Come stai?" Chiede.

" Non lo so, diciamo che sono stata meglio"

" Non mi piace l'idea che stai affrontando tutto da sola" dice lui.

" Con chi dovrei affrontarlo Kevin?!"

Mi dà quasi fastidio sentirli dire queste stronzate, avrei voluto lui con me ora, avrei voluto averlo accanto, avrei voluto avere una spalla su cui piangere, ma non c'è e si prende anche la briga di dirmi che non gli piace l'idea che sia sola ad affrontare tutto.

" Con me " dice lui.

La sua risposta mi spiazza completamente.

" Peccato che tu sia sparito da un mese e che in questo momento non sei qui" dico.

Non gli do neanche il tempo di rispondere, gli chiudo il telefono in faccia, metto il silenzioso e vado a dormire.

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