Six months

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Spiaggia?

A parte l'irritante fatto che suo padre continuasse a chiamarlo 'tesoro' e lui lo ribadiva, non era il tesoro di nessuno, non riusciva a rammentare quando fosse stata l'ultima volta che era andato al mare. Forse con Chase? No... però non era male come idea. Se la appuntò mentalmente per più tardi.

- Va bene.

Poco dopo, James stava armeggiando con le chiavi della macchina.

- Sai... tra poco comprerò un cavallo! - esclamò, allegro come un bambino la mattina di Natale, e il figliò roteò gli occhi.

- Sai andare a cavallo?

- Sì...

D'improvviso ricordò la giornata passata dalla zia di Emma, le risate fragorose di Chase a suo discapito, visto che continuava a cadere, e la dolcezza del bacio a seguito della sua ennesima caduta e della prima del suo amato.

- Anch'io ho imparato da poco, mi ha insegnato un'amica! - continuò suo padre, parlandogli con un tono acuto che si addiceva più a un amico di vecchia data che al proprio figlio.

Amica?

- Allora potremmo...

- No.

James s'irrigidì e sembrò essere ferito dalla risposta secca di Shane, ma inghiottì il proprio dispiacere e gli aprì la portiera. Il ventunenne fece un misero cenno col capo e si sedette.

- Oh, giusto! Avrei una proposta da farti - continuò il moro, come se niente fosse, accomodandosi al posto del guidatore. Il figlio annuì.

- Che ne dici di... insomma, ti piacerebbe restare qui sei mesi? Per conoscerci meglio? Voglio dire, in vacanza. Non devi nemmeno preoccuparti per la scuola, ci parlerò io.

Sei mesi...?

Shane raggelò e strinse le labbra in una smorfia. Sei mesi. Sei mesi senza il suo migliore amico, senza la sua casa e soprattutto senza Chase. Senza il suo calore, i suoi baci, la sua voce, senza i suoi 'ti amo', senza i suoi occhi color sangue in cui annegare.

- Devo andare in bagno! - esclamò, e scappò nuovamente in casa. Suo padre rimase un attimo stupito, poi scrollò le spalle.

La porta del bagno sbatté e Shane la chiuse a chiave, ancora col fiatone. Senza nemmeno respirare compose il numero del fidanzato, numero che ormai conosceva a memoria. Dopo uno squillo, sentì la voce impastata di Chase e in sottofondo dei suoni strani, forse un film. D'altronde c'era il fuso orario e da lui era quasi notte.

- Chase...

- Shane...

- Chase... puoi restare senza di me per sei mesi? Puoi resistere sei mesi, amore mio?

Dall'altra parte si udì il chiaro schiocco della bocca di Chase, il quale boccheggiò per un attimo, poi riacquistò una parvenza di contegno.

- Sei mesi...? Shane, ma... avevi promesso che saresti tornato presto! - esclamò, la voce tremante di chi sta per scoppiare in lacrime. E Shane avrebbe voluto rassicurarlo, dirgli che sarebbe andato tutto bene, ma si limitò a restare in silenzio. - Va bene. S-sei m-mesi. P-per te.

- Mi dispiace, amore mio. Io...

In quel momento James bussò alla porta e lui s'affrettò a chiudere la chiamata.

- Ti amo tanto, Chase. Devo proprio andare!

~~~

Dall'altra parte del globo, Chase mormorò qualcosa troppo a bassa voce per essere comprensibile e con un sospiro attaccò, riponendo poi il cellulare di fianco a sé.

Sullo schermo della televisione imperversavano immagini sanguinose del film horror che stava guardando con Niko e la sua ragazza, Emma. Prese una gran manciata di patatine e se la ficcò in bocca, fissando uno zombie con sguardo neutro.

Era ufficialmente solo, da quel momento.

Niko gli lanciò un'occhiata e fece per chiedergli se avesse ricevuto cattive notizie, poi ci ripensò e strinse ulteriormente Emma contro di sé. La ragazza era seduta sulle gambe del suo ragazzo e di tanto in tanto si raggomitolava contro il suo petto, non che fosse una fifona, ma certe scene le strappavano qualche gridolino.

Osservandoli, Chase non poté fare a meno di provare un pizzico d'invidia verso il cugino. Di solito, quando guardava un film di quel genere con Shane, il fidanzato gli stava sempre appiccicato, lasciandosi prendere così tanto dalla trama che quando arrivava un qualche colpo di scena o parte particolarmente spaventosa non riusciva a trattenere urletti ben poco mascolini, stritolandogli un braccio o sedendoglisi quasi sullo stomaco. Ma Shane non era lì, e non lo sarebbe stato per sei lunghi mesi.

~~~

- Shane? Tutto bene?

Il ventunenne girò la chiave e aprì la porta.

- Tutto okay. Andiamo?

James lo guardò con diffidenza, poi scrollò nuovamente le spalle.

- Allora?

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