Nonostante la risposta già l'avesse, Shane decise di aspettare a riferirla a suo padre.
- Ci devo pensare... avrai la mia risposta stasera.
James annuì e tornarono in macchina. La spiaggia non era molto distante e il paesaggio fino ad essa infinitamente incantevole, baciato dal sole mattutino già caldissimo.
Suo padre gli fece fare un breve giro, ma era davvero grande come spiaggia e la sabbia dorata e piuttosto calda. James gli spiegò che la zona dove andavano i turisti era dalla parte opposta, nel punto in cui il mare era più basso, e che nel posto in cui si trovavabo loro era ottimo per fare surf e praticamente sempre semi-deserto. Aggiunse che il mattino presto o al tramonto era molto romantico per passeggiare.
Shane lo ascoltò distrattamente, stendendo l'asciugamano e sedendovisi sopra a gambe incrociate.
- Vivi qui da parecchio? - chiese, mordendosi poi la lingua. Se avesse risposto: da quando me ne sono andato, be', era colpa sua che l'aveva domandato.
- Qualche anno. Prima abitavo in città...
Poi farfugliò qualcosa e si allontanò a grandi passi. Il figlio lo guardò perplesso, dopodiché scrollò il capo, osservando le onde che placide scivolavano sul bagnasciuga formando della spuma bianca e tornavano indietro e si rifrangevano, ancora e ancora.
Com'è rilassante... se Chase fosse qui...
E in quel momento un cespuglio frusciò e un ragazzo che doveva avere circa la sua età lo scrutò con un gran sorriso, sottobraccio una tavola da surf dai colori tenui.
Era di media statura, i capelli biondo oro, gli occhi azzurri come il cielo e un enorme sorriso bianchissimo, oltre ad essere assai muscoloso e abbronzato. Assomigliava parecchio a Niko, se non che aveva tratti più marcati e meno dolci.
- Ciao! - esclamò, e mostrò ulteriormente i denti candidi. La sua voce era melodiosa e al contempo graffiante, come il sussurro del mare.
- Io sono Troy.
Troy il principe?
Non si poteva negare, era stupendo e perfetto. Ma lui amava Chase e solo Chase e non avrebbe approfittato della sua lontananza per una scappatella con un surfista carino.
Carino...?
Okay, doveva correggersi, bellissimo.
- E tu...
La sua attenzione si catapultò sui suoi occhi dorati e sussultò.
- Oh, ma tu sei il figlio di James!
Shane si domandò come facesse a conoscere suo padre e perché lo chiamasse per nome.
- Non sei di queste parti, vero? - domandò Troy, e il suo sguardo scivolò lentamente sul petto ampio e chiaro dell'altro. Il castano arrossì.
- No... mi chiamo Shane.
- E hai lo stesso talento di James? - indagò ancora il biondo, ricevendo un'occhiata perplessa da parte di quell'appetibile ragazzo dagli occhi di lupo.
- Talento?
- Ah, non lo sapevi? È stato campione nazionale di surf per parecchi anni di fila, poi... be', ha mollato.
Campione... nazionale?
Come richiamato dal loro discorso, James riapparve di fianco al figlio silenzioso come un fantasma.
- Di che stavate parlando?
E mentre lo diceva lanciò un'occhiata penetrante al biondo surfista.
- Stavo appunto dicendo a Shane - ah, ma allora era un suo vizio! - del fatto che eri campione nazionale di surf.
- Non chiudi mai la bocca, eh? - borbottò James fra i denti, poi si rivolse al figlio. - Shane, visto che è presto e non ci sarà tanta gente in giro, vuoi fare un salto in città?
D'improvviso, l'aria si fece pesante e carica di elettricità, come se una nuvola avesse oscurato il sole.
- Va bene...
James annuì a sua volta e gli si accostò, urtando con la spalla Troy. E sarebbe potuto sembrare un gesto fatto per sbaglio, se non avesse assottigliato lo sguardo e le labbra.
- Tu ed io dopo dobbiamo parlare - sibilò al giovane surfista, pensando che Shane non lo sentisse, anche se il ventunenne non vi badò.
~~~
Quella sera cenarono all'aperto in un ristorantino carino, e anche il cibo era mica male.
- Allora? Ci hai pensato?
- Sì, accetto, papà - disse Shane, tranquillo, e James sgranò gli occhi.
- P... papà...?
Il figlio sorrise, e si portò il bicchiere alle labbra, ma non bevve.
- Visto che starò qui per ben sei mesi, voglio darti la possibilità di recuperare questi vent'anni in cui non ci sei stato. Sappi però che se me ne farai pentire tornerò a casa sedutastante.
- Oh. Va bene. Ma... se posso porti una domanda... sei...?
Dunque aveva osservato lui e Troy... però... era così evidente?!
Non gli diede il tempo di completare la frase.
- Sì. Ho promesso al mio ragazzo che sarei tornato presto. Lo facendo per te, papà. Non sprecare la possibilità che ti ho dato.
Suo padre sorrise.
- Non la sprecherò, tesoro.
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Eyes of Devil
Romance(Dal prologo) '(...) - Devo raggiungerlo io... - E...? - lo spronò Chase, sentendosi sempre più confuso. Dove stava il problema? - E vive in Australia.' Sono quasi quattro anni che Chase e Shane stanno insieme e la loro vita non potrebbe essere più...