Il sole era spuntato come ogni giorno, dorando tutto ciò che i suoi raggi riuscivano a raggiungere. Ma per Shane non era un giorno qualunque, era Il Giorno, quello nel quale sarebbe tornato da Chase.
Qualche minuto dopo essersi svegliato il fidanzato l'aveva chiamato e per un po' aveva cercato di chiacchierare con lui come suo solito, ma alla frase entusiasta del moro 'manca poco, pochissimo e ci rivedremo' gli era venuto un attacco di ridarella talmente potente da dover chiudere bruscamente la chiamata e scappare in bagno.
Dall'altra parte del globo Chase aveva fissato il cellulare, stupito, chiedendosi se fosse caduta la linea, poi l'aveva poggiato al sicuro sulla scrivania ed era andato a dormire.
Non mancava tanto. Presto Shane sarebbe tornato e... e lui non gli avrebbe certo permesso di dormire. A quel pensiero un ghigno malizioso illuminò il volto di Chase e poté finalmente abbandonarsi al sonno.
Shane era invece sceso a far colazione, mentre suo padre continuava ad abbracciarlo ed arruffargli i capelli, con quegli occhi dorati che gli aveva trasmesso perennemente lucidi di commozione e affetto.
Diamine... com'è appiccicoso!
Lui aveva ricambiato ogni abbraccio, poi l'aveva avvertito che usciva a fare un'ultima passeggiata con Wave.
Dall'enorme prato dietro casa lo stallone baio lo salutò, trotterellandogli incontro e mordicchiandogli il bordo della t-shirt pulita, sbuffando caldamente con le froge fra i suoi capelli.
- Ehi, bello. Non ci vedremo per molto tempo, sai? Mi mancherai, Wave. Sei un bravo cavallo - disse Shane, accennando qualche pacca sul suo collo muscoloso e montando in groppa senza bardarlo. Ormai era un cavallerizzo provetto, o così pensava.
Arrivato in spiaggia smontò e lasciò che il cavallo lo seguisse, docile com'era. Fra lo scalpitare lieve dei suoi zoccoli e il rifrangersi delle onde non sapeva davvero dire cosa fosse più rilassante. Si fermò, volgendo lo sguardo al mare, e Wave lo imitò. Gli sarebbe mancata quella vista.
- Passeggi col cavallo?
Quella voce melodiosa e al contempo graffiante non poteva che appartenere a Troy.
- Parto fra non molto, voglio arrivare almeno per stasera.
- Salutami Chase...
- Sarà fatto! - esclamò, e sorrise. Troy sorrise a sua volta, ma in modo un tantino più inquietante.
- Posso baciarti?
- No...
Entrambi scoppiarono a ridere, poi il biondo annunciò qualcosa su onde particolari presenti in quell'orario e, imbracciata l'immancabile tavola da surf, si diresse verso l'acqua.
~~~
Era giunta l'ora di partire. Shane aveva salutato suo padre e il surfista un milione di volte, abbracciando ora uno ora l'altro, asciugando lacrimucce, scrivendo numeri di telefono e indirizzi e mormorando frasi rassicuranti, però adesso era davvero l'ultimo addio.
L'aeroporto era affollato, molto affollato, e l'aria irrespirabile, ma per fortuna erano riusciti ad infilarsi in un angolino libero per potersi propriamente muovere.
Padre e figlio si guardarono negli occhi, oro nell'oro, poi il ventunenne accennò un passo in avanti.
- Papà, - disse - è davvero giunta l'ora di salutarci. Mi mancherai da morire, mi mancherà tutto e tutti. Chiamami, ogni tanto. E anche la mamma. Tornerò presto, te lo prometto. Così potrai conoscere Chase... non è un addio. Tornerò.
James annuì, e si abbracciarono.
- Ti voglio bene, papà.
L'uomo sussultò e lo strinse più forte, lasciando che il figlio sprofondasse il viso nell'incavo del suo collo, nonostante la differenza d'altezza. Sapeva di mare, di Wave e di fresco.
- Anch'io ti voglio bene, Shane. Sei il mio cucciolo, sebbene tu non voglia venir chiamato così. Lo so, lo so. Sei un uomo, ormai, e sono così fiero di te... mi mancherai, ma non smetterò mai di sperare un tuo ritorno, breve o lungo che sia.
Shane si staccò, annuendo a sua volta, e suo padre gli scompigliò affettuosamente i capelli castani.
- Troy - disse il ventunenne, e si rivolse al giovane surfista. Le sue mani e quelle dell'ex campione erano strette le une nelle altre con le dita intrecciate, timidamente esposte allo sguardo del ragazzo.
- Mi raccomando, fa' il bravo e... prenditi cura di mio padre.
Troy spalancò per una frazione di secondo gli occhi azzurri, poi fece un cenno d'assenso col capo, scuotendo i serici capelli biondi.
- Lo farò.
James boccheggiò per qualche attimo, smarrito, e fissò il figlio con palese sorpresa.
- Ma tu... tu... lo sapevi già? - chiese, non staccando però la propria mano da quella del giovane surfista.
- Sì - rise Shane, e inclinò buffamente il capo. - L'avevo intuito, ma non riesco comunque a capire perché il tuo ragazzo voglia baciare tutti. Sinceramente, mi astengo dal far parte di quel 'tutti'. Buona fortuna, papà.
- Buona fortuna anche a te e Chase, tesoro.
Gli occhi dorati del ventunenne saettarono al quadrante dell'orologio, e l'allegria svanì in una frazione di secondo.
- Devi andare?
- Già...
- Oh... va bene. Arrivederci, Shane.
Il figlio lo fissò intensamente, strattonando la valigia, piena come quando era partito; la sua anima però era partita troppo pesante ed ora tornava leggera ed arricchita.
- Arrivederci, papà - mormorò, e si abbracciarono ancora, mentre James scoppiava per l'ennesima volta a piangere.
Shane corse verso i cancelli del check-in senza voltarsi. C'era Troy con suo padre, e magari non era esattamente il ragazzo perfetto per lui, ma era senz'altro quello di cui era innamorato.
- Il mio cucciolo... il mio uomo...
- Shhhh...
Il giovane surfista strinse le spalle dell'ex campione con un braccio, posandogli un bacio fra i capelli scuri.
- Passerà... passerà...
~~~
Finalmente sull'aereo, Shane guardava le nuvole far capriole e rincorrersi come gai uccellini.
Sto arrivando, Chase. Sto arrivando, amore mio.
Il sole accarezzava il suo volto abbronzato con dolcezza, e il sussurro del mare nella sua mente cullava i pensieri.
- Hm... - mormorò, lottando per qualche attimo contro il sonno.
Lasciati andare, sussurrò il mare, e un'onda di pace lo trascinò con sé. Se davvero Chase aveva in mente di non lasciarlo dormire neanche un attimo, era meglio riposarsi un po'...
Sto arrivando...
STAI LEGGENDO
Eyes of Devil
Romance(Dal prologo) '(...) - Devo raggiungerlo io... - E...? - lo spronò Chase, sentendosi sempre più confuso. Dove stava il problema? - E vive in Australia.' Sono quasi quattro anni che Chase e Shane stanno insieme e la loro vita non potrebbe essere più...