piercing al labbro

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[ capitolo 7 ]

Mantenendo gli occhi fissi sul panorama che gli si presentava davanti, portò il filtro alle labbra senza curarsi delle voci vicine

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Mantenendo gli occhi fissi sul panorama che gli si presentava davanti, portò il filtro alle labbra senza curarsi delle voci vicine. Percepì il fumo percorrergli la gola e lo trattenne nei polmoni per goderne il sapore, per concentrarsi su quello piuttosto che sul pensiero fisso che gli aveva proibito perfino di addormentarsi quella notte.

Un lieve pugno incassato sulla spalla lo catapultò nella realtà. «Jungkook, stai ascoltando o no?» chiese Mingyu, appoggiato di fianco a lui sullo sportello della macchina.

«Ma lo vedi che faccia ha? Pensi sul serio stia a sentire le tue cazzate?» ricevette un pugno anche dall'amico messo a sinistra, Yugyeom.

Il fumo grigio che sbuffò il corvino si mischiò nell'aria fredda. «Ho perso il filo del discorso, però stavo seguendo.» disse. «Modella in pista, sigaretta fuori dal locale, ramen da te e...»

«...e due di picche.» ridacchiò Yugyeom, concludendo la lista di avvenimenti. «Non ti sei perso niente di che, è stata una serata abbastanza noiosa. Forse siamo diventati troppo vecchi per questo genere di cose.»

«Non è vero, dobbiamo solo andare alle serate giuste!»

Jungkook, di nuovo, smise di essere partecipe alla conversazione. Abbassò il mento sulla sigaretta retta dal pollice e l'indice, iniziò a ruotarla lievemente e procedette a consumarla con grossi sospiri. La testa sulle nuvole gli vietò di accorgersi di come i suoi amici si fossero rivolti uno sguardo complice, intuendo ci fosse qualcosa che non andava.

«Oh.» il compagno alla sua destra, questa volta, richiamò la sua attenzione con un'innocua spallata. «Ci spieghi che succede?»

Il ragazzo pensieroso deglutì e guadagnò tempo facendo un altro tiro, più rumoroso. «Ho conosciuto una persona.» rispose, consapevole di aver sganciato una bomba nel momento in cui entrambi emisero un grido d'esultanza.

«Avevo riconosciuto l'espressione imbambolata. Com'è? Hai una foto?»

Quando Jungkook fece cenno di no, Mingyu supplicò di descriverla. «Occhi marroni, capelli mossi, bocca carnosa. Ha un neo sulla punta del naso.» sentì un calore nel petto al solo ricordare il viso di Taehyung a pochi centimetri dal suo.

«Lei ricambia?»

Il corvino gettò il mozzicone sul cemento e, dopo averlo calpestato con la punta del piede, infilò le mani nella tasca del giubbotto. «C'è del feeling, però deve sposarsi.»

A differenza di ciò che si aspettava, gli amici non si sconvolsero. «Quindi è più grande? Brutto deficiente, sapevo avessi un debole per le milf da quando mi dicevi volevi farti la prof di inglese.» le parole di Mingyu gli fecero scappare un sorriso, tanto per le incomprensioni quanto per il suo modo di fare.

Anche Yugyeom lo prese in giro. «Ti piacciono sia le milf, sia i casini.»

Jungkook rise colpevole. Scelse di non approfondire l'argomento e si rimise dritto. «Dai, teste di cazzo, riportatemi in albergo.» li costrinse ad alzarsi dall'auto tirandoli dalle braccia.

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