grazie per i 500 voti <3
fate un grosso respiro per questo grosso casino ;)[ capitolo 9 ]
Il giro a Parigi fatto la sera precedente era stato spettacolare esattamente come Taehyung si aspettava, ma il jet lag, tutti quei passi e l'entusiasmo lo avevano distrutto così tanto che, appena tornato in albergo, dopo essersi cambiato era caduto in un sonno profondo senza nemmeno aspettare che Jungkook lo raggiungesse sul letto.
Il mattino dopo, la fioca luce che entrava dal vetro del balcone interruppe i suoi sogni e, quando si mise silenziosamente in piedi, ne approfittò per avvicinarsi a sbirciare la punta della Torre Eiffel immersa nelle prime luci del mattino. Si stiracchiò, sbadigliò, poi guardò di nuovo verso il materasso: Jungkook dormiva girato dall'altra parte, non dandogli modo di studiarlo se non distinguendo la chioma nera in mezzo al biancore delle coperte.
Un lieve bussare alla porta rovinò la quiete e Taehyung, per evitare l'altro si svegliasse di botto, si sbrigò ad andare ad aprire. Ringraziò sottovoce la ragazza che aveva trascinato fin lì il vassoio con la colazione e, dopo aver chiuso di nuovo, sorrise nell'incrociare l'espressione mezza assente di Jungkook.
«Ci hanno portato la colazione.» giustificò i rumori che lo avevano svegliato.
Jungkook si stropicciò gli occhi e si mise seduto, lasciando scivolare via dal suo busto le coperte che lo nascondevano; colto alla sprovvista, il maggiore quasi ebbe un mancamento nel trovarsi davanti quell'insieme di muscoli e tatuaggi che, soprattutto a prima mattina, non era affatto in grado di reggere.
«Dormi sempre senza maglietta?» domandò Taehyung, usando la tazza da tè come scusa per abbassare la testa ed evitare di rendere evidenti gli zigomi lievemente imporporati.
«Sì, sennò sono scomodo.» rispose il corvino con tranquillità. Appena la vista divenne meno appannata e la luce entrò meglio in camera grazie alle tende spostate dall'altro, le labbra si distesero divertite. «Che bei capelli che hai.» lo prese in giro; contemporaneamente, si rattristò al promemoria mentale che gli ricordava che, passata la vacanza, non avrebbe potuto ammirare quel quadro angelico ogni mattina della sua vita.
Taehyung girò il capo verso lo specchio difronte al letto e non poté far a meno di scoppiare a ridere mentre cercava di domare con le dita il caos creato dalla capigliatura scombinata.
«Dai, mangiamo questi croissant prima che si facciano freddi.» Jungkook esagerò appositamente l'accento francese per riscaldarsi ancora il cuore con la risata con cui avrebbe volentieri colmato i timpani per sempre — anche Taehyung, insieme a lui, desiderò avere quel risveglio ogni giorno. Entrambi si riempirono la bocca del primo morso e si dissero con lo sguardo quanto fossero buoni, poi il corvino continuò. «Dopo puoi ricordarmi di telefonare Yoongi? Da quando sono qui gli ho solo scritto pochi messaggi. Vorrei sentire anche gli altri, è da un po' che non li chiamo.»
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jamais vu
Fanfiction[ taekook - COMPLETA ] Jungkook deve andare via da casa d'urgenza, non sa nemmeno per quanto tempo. Fortunatamente, la famosa catena d'alberghi dei Kim ha parecchie stanze disponibili.