Cap.10

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RAGAZZI ciao, mi scuso tantissimo per il mio ritardo (di ben un mese lo so!), ma questo capitolo non sapevo mai come iniziarlo, come continuarlo e come finirlo ma c'è l'ho fatta...vi dico solo di prepararvi al prossimo capitolo, sperando che non ci metta così tanto a scriverlo. Detto questo buona lettura.

Tiktok: passionescrittura00

Kiss C.🦋

Mattheo pov

Sono sempre stato un tipo solitario, andavo alle feste solo per assicurarmi l'orgasmo a fine serata, ed è per questo che stare qui, in cerchio, con tutti che parlando fra di loro aspettando che Allison e Draco escano dalla porta dello sgabuzzino mi mette un po' a disagio. Le feste qui a Hogwarts sono tutto l'opposto di quelle a cui sono abituato a partecipare, li non c'era un momento in cui una ragazza non ti si sedeva sul cavallo dei pantaloni per sedurti o per farti ispirare quella magica polverina bianca che ti trasporta nel mondo perfetto, ma purtroppo immaginario.
Qui le feste sono diverse, le persone sono diverse...ad esempio: Potter, Lovegood o i fratelli Weasley invece che essere "spaventati" da noi serpeverde, invece che starci il più lontano possibile sono qui, con noi, e non a litigare o altro , ma a ridere e scherzare, a divertirsi giocando a stupidi, ma divertenti, giochi babbani ed è una cosa che mi lascia senza parole, ma che mi aggrada allo stesso tempo.
Incantato da tutto ciò non mi rendo conto che Blaise si era alzato per bussare alla porta dello sgabuzzino, dove due secondi dopo ne escono Allison e Draco, e dopo aver squadrato velocemente Draco soffermo il mio sguardo su di lei...
Allison, con la sua carnagione chiara, i suoi occhi color nocciola, le sue labbra carnose e rosee che al sol guardarle la voglia di farle tue é immediata, i suoi capelli lisci di un castano chiaro che alla luce del sole diventano quasi biondi, per non parlare del fisico, un vestito nero corto fin sopra le ginocchia che mette in risalto la sua esile vita e i suoi fianchi definiti la fanno sembrare la perfetta unione della passione e della delicatezza, il suo seno che viene leggermente risaltato dalla scollatura del vestito la fanno diventano il desiderio proibito di tutti gli uomini, e no, non sto esagerando, poiché è da tutta la serata che gli sguardi della maggior parte dei ragazzi é puntato su di lei e sul suo magnifico sedere...
Arrivato il momento di ricominciare il gioco dei sette minuti in paradiso, mi si para davanti una chioma di capelli castani e sulle gambe sento il peso di qualcuno che ci si è appena seduto, e alzando lo sguardo verso il viso di colei che si è appena seduta su di me, noto che è la stessa ragazza che stamani stava "discutendo" con Allison, aspetta com'è che si chiamava?... Ah si! Astoria. La guardo con un sopracciglio alzato e lo sguardo confuso, ma prima che potessi parlare la voce di Allison risuona nell'aria facendoci girare tutti nella sua direzione, che poi ho capito non essere tanto lontana da me poiché si trovava sulla poltrona difronte la mia.
<Astoria> inizió Allison con un tono molto infastidito <che ci fai qui?>

Astoria non ci mise tanto a rispondere <Allison...ti ricordo che sono stata io a invitarvi a questa festa, senza il mio invito non sareste riusciti a entrare>
Una grossa risata invase le mie orecchie.. la risata di Allison
<che cos'hai tanto da ridere?>
<Ti giuro che se non fossi così antipatica potremmo anche essere amiche, mi fai morire dal ridere giuro...e secondo te, noi, senza il tuo invito non saremmo potuti entrare?> e dopo ciò riprese a ridere facendo infastidire ultimamente la mora seduta su di me, che sentivo tesa come la corda di un violino.
Allison smise di ridere, ma nel suo sguardo potevo benissimo leggere che avrebbe continuato all'infinito.
<Vabbé che dite continuiamo a giocare?> a parlare questa volta fu la bionda Corvonero, di cui non ricordo il nome anche se mi si era presentata meno di un ora fa.
Prima che iniziasse a parlare, sentii Astoria muoversi sotto di me per rilassare i muscoli che fino a quel momento erano rimasti sempre tesi.
<Ho un nuovo "gioco" da proporre, si chiama -obbligo e veritá-, sapete già come funziona giusto?>
E senza dare ad altri il tempo di parlare, Allison rispose <Tranquilla Astoria sappiamo bene come si gioca, sai il nostro cervello ha l età cronologia che corrisponde a quella mentale, quindi tranquilla é abbastanza sviluppato, non come il tuo> e finito di dire ciò un ghigno gli apparve in viso, mentre Astoria la sentivo irrigidirsi su di me.
Tutt'un tratto si rilasso e roteò il capo verso di me facendo uno dei suoi sorrisetti <Mattheo, obbligo o verità>
<Veritá>, mi aspettavo una delle solite domande che fanno ai "nuovi arrivati" ma non fu così perché quello che disse mi lasció a bocca aperta...

<Come sta la tua ragazza?>
La mia cosa??? Stavo per dare voce ai miei pensieri quando essa continuó a parlare <oh, giusto tu non hai una ragazza, scusami non avevo pensato al fatto che fossi il figlio del signore oscuro, per un momento mi era passato di mente>...certo gli era passato di mente, come no. Ero rimasto sbigottito da quello che aveva appena detto, ma non perché la frase mi avesse fatto soffrire anzi non me ne fregava nulla, ma semplicemente perché mai e dico mai nessuno mi aveva parlato in questo modo. Il mio sguardo cambió in un attimo, diventando cupo e furioso, tutti rimasero in silenzio, scioccati anche loro da come fossi stato trattato, ma fra essi solo una persona mantenne lo sguardo calmo e per nulla sorpreso...Allison che non tardó a parlare
<Astoria, obbligo o verità?>
<Verità>
<Come sta tuo fratello? O devo dire come stava? Perche lui non ce piu giusto? Non perché sia morto, no no, ma perché é scappato, é scappato dalla sua famiglia, da te vero?>
Astoria scattó in piedi con una velocità disarmante, ma prima che potesse fare o dire qualcosa Allison sfoggió uno dei suoi ghigni continuando a parlare
<Ops! Ti ho offesa?>
Astoria con passi veloci raggiunse Allison, posandogli la mano sulla guancia in un sonoro schiaffio, la testa di Allison si mosse solo di qualche millimetro, segno che quello schiaffio non avrebbe messo fine a nulla, anzi, sarebbe stato l inizio di qualcosa di molto intrigante. Dopo secondi di silenzio, negli occhi di Allison potevo leggere il nulla più totale, se non una grande voglia di vendetta, poggiando le mani sui braccioli della poltrona poltrona si alzó con una calma spaventosa, guardó Astoria negli occhi e senza dare il tempo a nessuno di capire ció che stava succedendo, in un nanosecondo Allison intrappoló Astoria davanti a se, bloccandogli entrambi i polsi con una mano e avvolgendo l altra attorno al suo collo. Avvicinó le labbra al suo orecchio, ma anche se sembrava che volesse dire le cose sussurandogliele fece in modo che tutti potessimo sentire ciò che le stava per dire, la sua voce uscì furiosa, irritata, roca e nel suo sguardo si era appena acceso un fuoco, difficile da spegnere.
<Mi dispiace, ma adesso basta, ora ho visto e sopportato troppo. Forse AsTROIA Greengrass non hai ancora ben capito chi sono e di cosa sono capace...li vedi tutti questi ragazzi seduti in cerchio?>
Domandò alla mora indicandoci con lo sguardo, ma Astoria non rispose, forse impaurita da tutto quello che stava succedendo
<Rispondi!!! Li vedi?>
Ed é li che Astoria si decise a rispondete annuendo col capo
<Bene, loro, esattamente loro, sono la mia fottuta famiglia, Potter per me è come un fratello, i gemelli Weasley sono sempre stati il mio braccio destro, come Hermione, come Ginny e come tutti quelli che sono seduti qui, Mattheo...>
Continuó girandosi verso di me
<...ora è seduto qui e quindi ora é parte di me, é parte della mia famiglia e se qualcuno prova solo a sfiorarlo con un dito lo faró soffrire, che lui si sappia difendere o meno. Astoria ti avviso questa è la tua ultima possibilità di stare dalla nostra parte, ma se vedo anche solo un altro passo falso, quanto è vero che mi chiamo Allison Lestrange, te la farò pagare. Sono stata chiara?>
Lestrange....lei è la figlia di Bellatrix?

•solo tu riesci a capirmi• Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora