cap.7

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L'aspetto fisico, un concetto sulla quale le ragazze hanno le loro maggiori insicurezze. Ma l'insicurezza cos'è? Quando lo si chiede ad altri o magari anche a se stessi ci limitiamo a dire che l'insicurezza è semplicemente "non avere autostima e non piacersi dal punto di vista estetico" ed in parte è giusto, ma in realtà l'insicurezza non è solo questo, essere insicuri è anche il sentirsi fuori luogo in presenza di qualcuno, perché magari si ha il terrore di essere considerati inferiori rispetto agli altri, essere insicuri è avere la costante paura di essere abbandonato perché magari "non si è abbastanza", essere insicuri è sentire costantemente un vuoto...un vuoto che vuoi che sia riempito da quella che viene chiamata "libertà", vuoi essere libera di dire quello che vuoi, senza avere l'angoscia di dire qualcosa di sbagliato, vuoi essere libera dalle tue stesse paranoie, insomma...vuoi essere libera di vivere.

Penso che almeno per stasera l'aspetto estetico non si rivelerà un problema, poiché il vestito portato da Pansy è magnifico. Tra le mani ha la gruccia che sorregge un fantastico tubino nero arricciato ai lati, con maniche lunghe trasparenti anch'esse arricciate solo dove la stoffa avvolge il polso. 

La guardo con i fatidici occhi "a cuoricino" e con la bocca leggermente spalancata, e come una bambina a cui hanno appena dato delle cioccorane le salto addosso avvolgendole le braccia attorno al collo <Aaaa Pansy è bellissimo, grazie grazie grazi...

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La guardo con i fatidici occhi "a cuoricino" e con la bocca leggermente spalancata, e come una bambina a cui hanno appena dato delle cioccorane le salto addosso avvolgendole le braccia attorno al collo <Aaaa Pansy è bellissimo, grazie grazie grazie>, lei con l'unico braccio libero a disposizione mi abbraccia avvolgendolo attorno alla vita stringendomi e ridacchiando <Allison, non per rovinare questo nostro momento, più unico che raro, però come hai detto tu dieci minuti fa siamo in ritardo e sempre come hai detto tu mancano meno di due ore e noi sembriamo ancora delle lumache di mare>...la festa, cazzo è vero!

<Per Salazar, mi stavo per dimenticare che siamo in ritardo > a quel punto mi stacco dall'abbraccio e recupero il vestito, che aveva ancora Pansy fra le mani, e lo poggio sul letto. È da quando abbiamo iniziato a partecipare alle feste che io e Pansy ci prepariamo insieme, è come una "tradizione" per noi, e ogni volta ci organizziamo sempre allo stesso modo: io vado a fare la doccia e lei nel mentre prepara tutto l'occorrente per prepararci al meglio: trucchi, accessori e le scarpe da abbinare sotto il vestito. Perciò dopo aver preso tutto l'occorrente per potermi lavare il corpo e i capelli al meglio, mi dirigo verso il bagno, e prima di chiudere la porta di esso mi giro verso Pansy...

<Okay allora come sempre io vado a farmi la doccia e tu intanto prepari tutto il necessario> lei che ormai era già arrivata alla mia scrivania, che dispone di uno specchio di media grandezza e di cassetti dove tengo tutti i miei trucchi e la mia bigiotteria, si gira verso di me e annuisce col capo <Certo tranquilla, tu và che io intanto preparo tutto>, di risposta annuisco anch'io e richiudo la porta alle mie spalle per poi poggiare tutti i prodotti presi in precedenza sulla superficie in marmo nera che si trova sotto al lavabo. Dopo essermi svestita e aver posato i vestiti appena tolti nella cesta, entro in doccia e mi abbandono alla sensazione del getto d'acqua caldo che scorre sul mio corpo e lo avvolge come le fiamme fanno con la legna in un camino. Fare la doccia è il momento della giornata che preferisco, imposto sempre la temperatura dell'acqua alta, quasi bollente, la sensazione di calore che scorre sul mio corpo fa sì che i miei muscoli si sciolgano e si rilassino. Con la spugna da doccia inizio a spargere e poi a frizionare il bagnoschiuma ai fiori di pesco massaggio bene il tutto, sulle braccia, sul collo, sulle gambe, sotto il seno e sull'addome per poi lavarmi i capelli con il set di shampoo e balsamo anch'esso ai fiori di pesco , finita la doccia strizzo bene i capelli e avvolgo il corpo nel mio asciugamano in cotone e sfrego i piedi sul tappeto, che avevo in precedenza spostato vicino la doccia, cosicché non potessi lasciare piste sul pavimento e magari rischiare di scivolare per terra.

Uscita dalla doccia indosso subito l'intimo, composto da un perizoma in pizzo nero e un reggiseno anch'esso in pizzo nero, ma con le fascette trasparenti cosicché non si notino da sotto il vestito. Con indosso la vestaglia in seta e i capelli umidi esco dal bagno e mi dirigo verso la scrivania dove, come già mi aspettavo, c'era tutto il necessario per prepararmi. Pansy si era già preparata e anch'essa aveva indossato un tubino questa volta di un blu molto scuro che si intrecciava solo in vita, si era truccata in modo molto leggero le labbra e il viso, per poi fare un trucco più pesante sugli occhi. Inizio anch'io a preparami, non amo i trucchi molto pesanti, ma non perché non mi piacciano anzi, ma semplicemente io con troppo trucco sul viso non riesco a vedermici, poi non essendo bravissima a truccarmi rischierei di farmi un pastrocchio quindi come sempre, faccio un base molto veloce con solo del correttore, del blush e dell'illuminante sugli zigomi e sul ponte del naso, mentre sugli occhi applico come base dell'ombretto nude su tutta la palpebra mobile per poi fare una sottile linea di eyeliner per dare una forma più allungata all'occhio e anche qui, più precisamente nell'angolo interno dell'occhio metto una "puntina" di illuminante così da creare un punto luce, mentre per le labbra applico una semplice tinta labbra rossa. Con la bacchetta, che punto verso i capelli, pronuncio l'incantesimo "essicco" e in meno di due secondi eccoli asciutti che si posano sulle spalle, indosso il vestito, le scarpe scelte da Pansy, ovvero delle semplici decolté rosse e dopo circa un ora e mezza siamo pronte per dirigerci alla festa.

Raggiunta la sala comune serpeverde, dove si terrà la festa, che erano già le 22:15, ci fermiamo davanti la porta di essa e dopo aver detto la parola d'ordine ecco che davanti ai nostri occhi appare la sala, dove come illuminazione ci sono solo dei led verdi sparsi in giro, le poltrone sono ormai occupate da ragazzi che limonano, altri che si strusciano in pista a ritmo della musica e altri ancora che bevono in gruppo sul bancone degli alcolici. Mi giro verso Pansy con un sorriso malizioso sul viso e anch'essa fa lo stesso, e dopo essere entrate, mentre camminiamo in cerca dei nostri amici, notiamo che tutti ci stanno guardando, be che dire, che il divertimento abbia inizio...

•solo tu riesci a capirmi• Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora