cap.1

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Il vuoto, la solitudine, il sentirsi sbagliati, fuori luogo...tutto ciò e quello che si nasconde dentro ognuno di noi, ci travolge come un uragano...quando meno te l'aspetti, ti distrugge e nemmeno te ne accorgi, non sai come definirla perché non capisci se è insicurezza, paura, solitudine, non sai nulla...

2 settembre; 07:30

Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria che venne fondata alla fine del X secolo da quattro maghi britannici: Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Priscilla Corvonero e Salazar Serpeverde nacque principalmente per educare giovani che mostrassero doti magiche. Dopo poco l'apertura della scuola, tra i suoi fondatori nacquero dei disguidi poiché ognuno di essi voleva selezionare i propri allievi in base a caratteristiche ben precise ed è proprio da questa situazione che ebbero origine le quattro case di Hogwarts: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Al fine di scegliere nel miglior modo possibile in quale casa sarebbe stato inserito ogni studente, anche dopo la morte dei quattro maghi, essi infusero nel cappello di Godric Grifondoro la capacità di leggere nella mente degli studenti in modo che l'oggetto, conosciuto come Cappello Parlante, si facesse carico della cerimonia di smistamento.

Ed è stato proprio quest'ultimo che cinque anni fa decise di smistarmi nella casa dei Serpeverde. Ed ora eccomi qui per il sesto anno di fila nella Sala Grande, un'enorme stanza che funge da sala da pranzo, aula per gli esami e luogo per cerimonie della scuola al suo completo. Essa è formata da quattro lunghe tavolate che vengono allineate l'una affianco all'altra e ognuna di esse rappresenta la propria casa. In fondo alla sala possiamo invece trovare il tavolo dei professori dove oltre ad essi troviamo Albus Silente: il preside della scuola.

<Allison ci sei?>

A risvegliarmi dai miei pensieri è una voce, più precisamente quella di Blaise, lui, un ragazzo dalla carnagione scura, è una delle persone per me più importanti. Ci siamo conosciuti, quando entrambi avevamo undici anni nell'Hogwarts Express, il treno a vapore che all'inizio di ogni anno scolastico porta gli studenti dalla stazione di King'Cross a quella di Hogsmade, portavo un baule che era tre volte più grande e soprattutto più pesante di me, e mentre ero in cerca di un posto dove sedermi, da un vagone sentì la sua voce, che al tempo era ancora quella di un bambino, che mi invitava a sedermi nel vagone dove c'era anche lui. All'inizio ero abbastanza timida ma dopo il suo ennesimo invito nel sedermi e dopo il suo aiuto nel poggiare il baule sui sedili decisi di accettare, e così passammo circa due ore di viaggio a parlare di chi fossimo o di cosa ci piacesse.

Senza neanche alzare la testa dal tavolo decido di rispondergli in modo molto veloce, sperando che la risposta da me datagli bastasse per far si che non me ne venissero fatte altre...

< sisi, ci cono Blaise tranquillo e solo che ieri ho letto fino a tarda notte e stamattina come già potrai intuire sono ancora nel mondo dei sogni >

Riesco a malapena a sentire la sua riposta poiché non riuscendo più a restare sveglia mi appisolo sul tavolo con le voci di tutti che iniziano a offuscarsi fino a diventare un beato e dolce silenzio.

•solo tu riesci a capirmi• Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora