In realtà io le voci ed i volti me li dimentico pure, perché il mio cervello è troppo fatto a pezzi ed associo le persone nuove a persone vecchie della mia vita. Ecco perché adesso che cerco di ricordarmi com'eri fatto o come parlavi mi viene in mente solo una delle persone tossiche della mia vita e se la associo a te un motivo ci sarà. In realtà non m'importava proprio nulla di te, nè di quell'altro, avevo solo un'enorme vuoto da colmare che però non ha fatto altro che espandersi nel mio petto da quando ti ho conosciuto. Le persone scompaiono e riappaiono in continuazione ed io sono distrutta perché vorrei avere le palle per riuscire a vivere da sola senza aver bisogno della feccia per continuare a respirare. Oggi è stato un giorno estraneamente noioso, come ieri e come l'altro ieri. Mi preparo a vivere al secondo, ma più ci provo e più vedo soltanto i minuti che scorrono sul monitor della cassa del supermercato. Ieri non ricordavo se l'ora prima avessi preso già il caffè o meno, non so se sia distrazione o un problema al cervello. La verità è che faccio cagare, sia nello studio che a lavoro. La verità è che non piacerò realmente a nessuno perché c'è qualcosa di repellente dentro di me che spinge le persone a fuggire. Vorrei poter anch'io fuggire da me stessa, ma non posso e questa è la mia grande condanna. Sono il giudice di me stessa e la mia sentenza è stata destinarmi ad un futuro di isolamento, lontano dal sole sulla pelle, dal calore di un abbraccio, dalla semplicità di un sorriso. Non c'è altro da aggiungere.