Bevo queste ultime 30 gocce della giornata mentre aspetto che la notte mi culli con il suo dolce sonno, ora che l'unico momento di pace arriva quando i miei occhi finalmente si chiudono. Mi sento come la Jenny di Vasco, in un periodo in cui nemmeno le lacrime riescono a scendere più ed io mi sento un morto che cammina in un mondo freddo e disinteressato. Io non sono più io, non trovo me stessa, sento di non esistere e questo non riesce nemmeno a spaventarmi. Adesso che non ho più paura della morte perche questa è diventata un sogno erotico che mi dà sollievo nelle notti più gelide. Oggi che non sono altro che lo spettro di una me del passato che non si è mai sentita completa. Perché non è rimasto altro che un ricordo confuso di una felicità infelice, un ossimoro di una vita vissuta con un dolore profondo e lacerante. Ho continuato a vivere spaccata a metà senza nemmeno accorgermene e adesso che ho lasciato pezzi di me sparsi un po' ovunque , non mi resta altro che sopprimere l'ultimo brandello di anima che implora pietà fino a quando non esalerò il mio ultimo grido d'aiuto, fino a quando il mio corpo non si schianterà contro un triste pezzo di asfalto.