23. Macedonia avvelenata

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Hold your breath
Close your eyes
Turn your ear to the sky
You're not safe here anymore

Tommee Profit ft. Fleurie - Sound  of War

 Fleurie - Sound  of War

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La brezza leggiadra che entrava dalla finestra aperta mi solleticava la pelle accaldata; i lunghi capelli danzavano intorno alle spalle come anguille.

L'estate volgeva ormai alla cannicciola e i girasoli, irti nel campo dinanzi casa, stavano ormai appassendo, finendo per rivolgere le loro ricche corolle verso terra. Uno spettacolo triste che non riuscivo a smettere di guardare.

«Non fare quella faccia.»

Voltai la testa di scatto.

Misia alzò gli occhi dal libro che stava leggendo, gli occhiali le scivolarono verso la punta del naso; le rughe formate dalle sopracciglia sollevate le arricchivano il volto abbronzato.

«Non mi piace vederli così» confessai.

Mia nonna scostò lo sguardo dal mio e lo puntò oltre la finestra aperta alle mie spalle. L'odore di terra umida mi pizzicò le narici, mescolandosi a quello delle erbe, appese alle travi a vista in cucina, che avevamo raccolto quella mattina.

«Nemmeno a me. Ma è il ciclo della vita: bisogna accettare il declino per poi poterne apprezzare la rinascita.»

Mi succhiai il labbro inferiore, sapeva ancora della marmellata di fragole che avevamo preparato settimana passata e che mangiavamo ogni mattina.

«Non mi piace quando fanno così, perchè so che è ora di tornare a casa» mormorai, sconsolata.

Misia mi studio in silenzio, con cipiglio serio, poi si tolse gli occhiali per massaggiarsi l'attaccatura robusta del naso. Mia madre non l'aveva preso da lei quel tratto somatico e, di rimando, nemmeno io.

«Non sei contenta di tornare a casa, a Londra?» indagò, soppesando le parole.

Lo ero?

Sì, ma solo perché avrei rivisto mio padre e Ivan. Il regalo più bello dell'ultimo anno era stato incontrarlo... e avere per la prima volta un amico. Ma il gruppo con cui uscivamo non mi piaceva molto.

«Vorrei vedere questo posto anche d'inverno.» Chinai il capo e strinsi le dita graffiate tra di loro. «...perché non ti posso vedere anche il resto dell'anno?»

Si alzò dalla poltrona di scatto; il corpo formoso e scattante. Anche io da grande avrei voluto essere come lei, non come le anziane che vedevo trotterellare per i parchi con il passo lento e il fiato corto.

«Lavoro il resto dell'anno, ranocchietta, lo sai.»

Già, nonna era giovane!

«Dove?»

Black Moon ~ Il peso della SperanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora