The odds are stacked against me
I keep my cards close to my chestBeth Crowley - Hard to Kill
Io e Ivan percorremmo l'interno della villa, raggiungendo la zona frontale della casa, che dava direttamente sulla spiaggia; il mare si disperdeva a vista d'occhio oltre la parete a vetri che costeggiava interamente una sezione.
Cliff si chiuse alle spalle la porta da dove eravamo entrati, donandoci una privacy che non sapevo se apprezzare. Osservai Ivan e notai come rimanesse impettito e impassibile al suo cospetto.
«Sedetevi.»
Cliff indicò con la mano uno dei due divani squadrati posizionati al centro della stanza, un tavolino basso in vetro a separarli. Accese dei faretti in alto e spense la luce principale, donando un po' di sollievo agli occhi.
Ivan si sedette al margine della seduta ed io lo affiancai sentendo la morbidezza del tessuto baciarmi il retro delle cosce.
«Volete favorire?» adagiò dinanzi a noi un vassoio pieno di mini tramezzini ripieni.
«Grazie» rispose Ivan afferrandone un paio.
Uno dei quali me lo lasciò cadere tra le dita, senza nemmeno guardarmi.
Trattenni l'istinto di roteare gli occhi per aria e me lo portai pigramente alle labbra, assaggiandolo con circospezione.
«Allora» Cliff posò due bottiglie d'acqua accanto al vassoio e si sedette a sua volta sul divano in tessuto dinanzi a noi.
«Mi dispiace per ciò che è successo con Jesus ieri. Purtroppo ieri era una giornata che portava alla memoria brutti ricordi.»
Mi frenai dal chiedere di più. Jesus era stato decisamente esplicito quel pomeriggio. I suoi genitori erano morti, non sapevo come né perché. E non ero sicura di volerlo scoprire, non adesso, non dopo la rabbia che riversava addosso a BlackMoon.
«La maggior parte degli operativi» Cliff indicò Ivan accanto a me con un sorriso delicato. «Sono stati scelti per le loro qualità e per come si sono distinti nei ruoli che hanno ricoperto in servizio. Inoltre, molti di loro, ha avuto rapporti diretti o indiretti con il soggetto di debellaggio interessato. BlackMoon ha acquistato una certa fama sul territorio britannico, ormai da anni.»
Giocherellai col tappo della bottiglia, provando a rimanere il più disinteressata possibile, ma non fu facile. Erano tutte informazioni che potevano tornarmi utili, per salvare Nicholas dovevo prima capire chi lo minacciava.
«Cosa siete, esattamente?» svitai il tappo trasparente e lo mantenni immobile, premendo con i polpastrelli.
Cliff distese le labbra, delicatamente, in un modo quasi intimo, come se stesse tentando di rassicurarmi.
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Black Moon ~ Il peso della Speranza
AzioneAZIONE/DARK ROMANCE SECONDO CAPITOLO DI BLACK MOON. . Ancora una volta, un po' di più, dove il fondo non c'è! Non c'è fine a quello che la speranza si aggrappa se gliene dai modo. Soprattutto se ti chiami Nicholas e hai l'animo nero come le tenebre...