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Quando raccontai l'accaduto a mia nonna, mi pentii immediatamente di averlo fatto

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Quando raccontai l'accaduto a mia nonna, mi pentii immediatamente di averlo fatto. Non solo perché mi guardava come se volesse fulminarmi, ma anche perché mi ero esposta. Avevo esposto l'unica famiglia che mi rimaneva: la nonna.

''Ti rendi minimamente conto di ciò che hai fatto? Del pericolo che corri? Se ti ha lasciato andare significa che ha qualcosa in mente, e non è niente di buono!'' imbarazzata dal suo rimprovero, più che giusto, calai gli occhi a terra.

Ero stata stupida e frivola.

''Soraya..'' mormorò dopo un sospiro, alzando il mio mento con le sue dita morbide e segnate dall'età. ''Lo so che è stato lui a cominciare, ad insidiare dentro di te quella fiamma che senti crescere di minuto in minuto, ma lui sapeva perfettamente chi fossi, e ha voluto metterti alla prova.''

Annuii, mordicchiandomi le labbra. Aveva senso. Perché uccidermi subito e consumare la vendetta, quando poteva farmela pagare in modo lento e doloroso? Non era un caso che Hwang Hyunjin tornasse ad Ulsan dopo tanti anni, e finisse proprio nella scuola che frequentava l'ultima Sun rimasta in vita.

''Mi dispiace nonna, sono stata irresponsabile. Mi terrò bel volentieri alla larga da quel succhia sangue..''

L'Ulsan Grill pullulava di gente quella sera. Io, Sybil e Seungmin sedevamo ad un tavolo appartato, aspettando che il nostro ordine arrivasse. Il lupo mi osservava, curioso, socchiudendo gli occhi. Dopo aver ingoiato un boccone aspro di sarcasmo, presi parola. ''Si, Seungmin?''

Il ragazzo, preso in causa, fece spallucce. ''Sei persa nei tuoi pensieri, e non mi sembri tanto presa dall'aspettare il cibo che tu hai ordinato'' Che valeva a dire, 'sei venuta qui, ma non per mangiare'. Beh, tutto sommato aveva ragione, ma non mi andava di parlare della sfuriata della nonna, della stronzata che avevo fatto davanti a mezza classe - consapevole che ci fosse un vampiro a pochi metri da me, pronto ad uccidermi - e dell'ansia che mi piombava addosso.

Toccò a me fare spallucce, e grazie al cielo alle spalle di Sybil, vidi il cameriere venire verso di noi con tre hamburger enormi. La mia bevanda, un thè freddo, aveva perso sapore per colpa del ghiaccio sciolto, perciò ordinai un succo ai mirtilli e mi fiondai sul cibo per evitare di rispondere ad ulteriori domande, anche se il mio stomaco si era ormai chiuso del tutto.

ASHES OF THE REVOLT [hwang hyunjin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora