四十七

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La voce dello stregone rimbombava attorno a me, pareva quasi venir fuori dal cielo

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La voce dello stregone rimbombava attorno a me, pareva quasi venir fuori dal cielo. Le sue parole, in latino antico, e mai sentite prima, reclamavano la mia essenza. Anzi, la pretendevano. ''Ad vitam veni, Soraya vagus'' ripeteva Changbin. Nonna BoRa mi lanciò uno sguardo ricco di sottintesi: lì capii che dovevo dirle addio. Anche se avrebbe fatto male.

''Nonna..'' sussurrai, ma lei scosse la testa. ''Sei forte Soraya, più di quanto credi. Ti ho cresciuta con sani principi, ho fatto in modo che non sentissi il vuoto lasciato dai tuoi genitori e adesso ti guardo, e vedo una donna. Brillante aggiungerei..-'' afferrò le mie mani '' Avrei voluto che tu potessi salutare Agnes e Ilios un'ultima volta, ma le loro anime sono andate perdute.. confido che con il pugnale d'argento tutto questo dolore sparirà. Sono fiera di te, piccola mia.. abbi cura del nostro casato.''

''Ti voglio bene nonna''

Poi un forte vento mi strattonò in aria, talmente veloce che mi oscurò la vista: Mi sembrava di esser priva di consistenza, mescolata al vento e alla natura , senza una meta ben precisa. Alla fine, quando riaprii gli occhi, non vidi più il buio che regnava dall'altra parte, bensì il volto di colui che aveva stravolto la mia intera esistenza. Il vampiro che avrei dovuto disprezzare invece che amare.

''H-Hyunjin..'' il suo sguardo dolce e sollevato, che tanto mi era mancato, agì come balsamo per le mie ferite interne. Mi sorrise malinconico, e mi aiutò ad alzarmi. L'occhio mi cadde su una sottile cicatrice all'altezza del cuore, che potevo intravedere grazie alla t-shirt strappata. Immaginai che non sarebbe più sparita. Sarebbe rimasta lì, a ricordarmi che il sacrificio a volte è necessario.

Quando rividi la mia famiglia, rimasta in attesa del mio risveglio, una sensazione strana mi pervase. Forse la consapevolezza del fatto che non sarei mai rimasta sola. Sybil, Seungmin, Changbin mi riaccolsero a casa con sorrisi umidi e incerti. ''Quanto.. tempo è passato?'' domandai con voce roca, alludendo alla morte. ''Due settimane'' rispose Sybil prontamente.

''Il tempo non esiste dall'altra parte, giusto'' borbottai, cercando di non lasciarmi travolgere dalla confusione. Avrei dovuto esserci abituata, vivendo in un mondo pieno di stranezze.

Poco tempo dopo il vampiro si schiarì la gola, e i tre - dopo essersi guardati in modo piuttosto scocciato - si dileguarono in un'altra stanza. ''Sono state settimane orribili senza di te, streghetta'' confessò Hyunjin, aiutandomi a scendere da quella spettrale bara bianca. Mi mordicchiai le labbra, incerta se fare o meno il primo passo: dopo la notte della battaglia, avevo quasi dimenticato cosa si provasse nel sentirlo sulla mia pelle. Alla fine le nostre labbra si unirono in un bacio senza ripensamenti, e tutto il dolore della mancanza scomparve.

ASHES OF THE REVOLT [hwang hyunjin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora