四十八

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Da quando ero tornata, le stranezze in città non si erano fermate

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Da quando ero tornata, le stranezze in città non si erano fermate. Arcadius continuava a mietere vittime, gli spargimenti di sangue erano all'ordine del giorno, e temetti che prima o poi sarebbe arrivato me. Al diavolo non piaceva essere preso in giro, ed io avevo raggirato la morte.

Il tempo passava lento e le mie giornate senza la nonna erano malinconiche. Avrei voluto che tornasse, come avevo fatto io.

 Mi trascinavo da una stanza all'altra della casa, rimembrando il suo profumo o suoi piatti preferiti. Talvolta mi addormentavo nella sua stanza, stringendo al petto il ciondolo che aveva fatto forgiare per me e che mi permetteva di avere un udito più sviluppato.

Un pomeriggio, stanca di vagabondare da sola in quella casa, decisi di fermarmi. Non potevo lasciare che la vita mi scorresse addosso in quel modo. Raggruppai tutti i suoi libri, quelli che da bambina mi teneva nascosti per evitare che sapessi troppo, e cominciai a leggerli. Vi erano tutti gli incantesimi impronunciabili che teneva all'oscuro dai miei occhi. Come ''Opprimo'', l'incantesimo che me l'aveva portata via. Avevo studiato la magia, ma chiaramente non immaginavo che la natura permettesse un sacrificio simile dettato dalla malvagità. Nonna BoRa non mi aveva mai detto cosa aveva fatto per venir punita in quel modo.

''Stai leggendo quella pagina da un paio d'ore'' constatò Changbin, chiudendo il tomo con uno scatto. Al mio sguardo contrariato, scosse le spalle. ''Soraya, tua nonna ti ha tenuta lontana da quei libri per una ragione, e cioè per evitare che agissi in modo sconsiderato..''

''Per sconsiderato intendi il mio voler riportarla indietro? Si, ci ho pensato, ma non lo farò'' Era contro natura, ed il fatto che io avessi sfidato queste leggi, mi preoccupava alquanto. 

Lo stregone sospirò. ''Va bene, adesso vieni con me, andiamo a fare una passeggiata''


ASHES OF THE REVOLT [hwang hyunjin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora