五十一

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Andai a letto non appena Hyunjin ebbe constatato che per quella notte sarei rimasta al sicuro

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Andai a letto non appena Hyunjin ebbe constatato che per quella notte sarei rimasta al sicuro. Changbin aveva innalzato una barriera qualche ora prima, nonostante fossi in grado di farlo anch'io.

 La casa era silenziosa, a tratti spettrale, e il vento fuori non mi aiutava a prendere sonno. Ombre agitate danzavano sui muri bianchi della mia stanza, e i lampi illuminavano per qualche secondo il mio viso. Sbuffai indispettita: se solo non avessi avuto quel brutto presentimento sul petto, sarei crollata all'istante nel mondo dei sogni.

Mi alzai dal letto e tornai in cucina, dove qualche ora prima stavo facendo una ricerca sul demone Qing, che Nyra aveva ceduto a me. Non mi aveva ancora dato problemi, ma ero certa che prima o poi l'avrebbe fatto. 

Aprii il libro, e lo sfogliai distrattamente: ero troppo tesa per riuscire a concentrarmi. Sapevo che non era colpa del meteo se il vento ruggiva in quel modo, bensì per colpa di Arcadius, pronto per venirmi a prendere. Niente e nessuno sarebbe stato in grado di fermarlo, e quando la corrente saltò via, me ne resi conto. Il diavolo era già in casa mia.


Quando aprii gli occhi mi martellava la testa, come se qualcuno mi avesse colpito di proposito per farmi perdere i sensi. E ci era riuscito.

Mi guardai intorno, con lo sguardo offuscato e una mano poggiata sulla testa, e notai delle lastre di vetro a circondarmi. Nessuna via di fuga. Ero in trappola.

Inoltre ero troppo debole per rimettermi in piedi, perciò mi limitai a sedermi scomposta sul pavimento freddo, in attesa che Arcadius si palesasse. Perché era chiaro che fosse stato lui a rapirmi. Non sarei riuscita a scappare per sempre.

''Soraya, finalmente ti sei svegliata..''

Udii la sua voce suadente e manipolatrice, e mi venne un mancamento. Odiavo tutto ciò che mi aveva costretta fare, come abbandonare mia nonna soltanto per tornare indietro e ricominciare quella corsa contro il tempo per riuscire ad ucciderlo. Le mie certezze in quel momento erano in bilico.

''Come avrai percepito, sei molto debole. Questo perché la stanza assorbe la magia e l'essenza vitale di qualsiasi strega o stregone.. Temo che avrai i giorni contati-''

''Tu sei completamente fuori di testa!'' replicai stizzita. Se solo avessi potuto alzarmi, sarei riuscita a picchiare i pugni contro il vetro. Anche se inutilmente, almeno avrei tentato. ''Persino per una strega Sun è impossibile evadere da qui'' replicò divertito, in risposta al mio denigrarlo. 

''Divertiti piccola strega.. Prima di morire potresti scoprire qualche nuovo hobby legato alla prigionia, come contare le piastrelle del pavimento.'' e con una risata fragorosa, sparì al di là del corridoio.


ASHES OF THE REVOLT [hwang hyunjin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora