First Chapter

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Eva: Dedè, che succede?
Adele: Che fai?
Eva: Come che faccio, Dedè sono qualche metro più sotto di te, devo intervistare i giocatori e tu mi chiami?
Adele: Mi annoia la fine primo tempo
Eva: Io invece devo intervistare, guarda te.
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Stacco in fretta per correre a chiamare il cameraman.
Non mi sono presentata, sono Eva Ada Milito, più conosciuta come Eva o Dadà.
Sono la figlia di Diego Alberto Milito.
"Che figata" penserete.
Vorrei rispondervi "in realtà no", come fanno tutti, ma non direi la verità.
È una figata, e non perché sono viziata, ma perchè ho provato fin da bambina delle emozioni UNICHE.
Ho due fratelli minori, Leandro e Augustina, ma la chiamo Tina.
Ho una splendida migliore amica, Adele, come avete già visto dalla telefonata.
È una ragazza simpaticissima, anche se a volte ti fa arrabbiare.
Ho un sacco di amici nella squadra dell'Inter, sono cresciuta con quei colori.
Tra tutti, però, ce n'è uno a cui voglio bene sopra ogni altro: Nicolò Barella.
Nicolò è il mio migliore amico da quando è arrivato all'Inter.
Ho avuto l'onore di essere la prima giornalista ad intervistarlo dopo il suo arrivo nella rosa, e da lì abbiamo subito legato.
Peccato lui non sappia che sono tremendamente innamorata di lui.

Non fatemi perdere altro tempo, devo intervistare Lautaro Martinez.
Ha realizzato un goal al 19', pareggiando il primo goal di Zanellato.
"Allora Lautaro, hai segnato portando in pareggio la partita" inizio.
"Si, ci ho provato e ci sono riuscito, l'importante è vincere" risponde.
"Il primo tempo si è concluso 2-2, credi in una vittoria entro il 90'?".
"Ci credo perché noi siamo l'Inter" afferma convinto.

Riprende il primo tempo mentre io inizio ad appuntare le eventuali domande che posso fare.
Squilla il telefono
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Eva: Pronto?
Davide (collega): Eva, devi sostituire Jenny a Bergamo tra un'ora
Eva: Dai Davide! Lo sai benissimo che sono specializzata qui a Milano!
Davide: Si lo so Eva, te lo chiedo per favore. Se vuoi ti sostituisco io a Milan-Juve il 6
Eva: Se mi sostituisci affare fatto
Davide: Grazie Eva, buon lavoro
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Sbuffo. Devo prendere l'auto appena finisce la partita CORRENDO per arrivare in tempo alle 15.45.
Ma chi me la fa fare.

La partita è finita, 6-2. Fortunatamente devo intervistare solo il Mister Conte e poi posso volare in auto.
Faccio le mie solite domande.
14.35.
Devo sbrigarmi, ci vuole un'ora per arrivare a Bergamo.
Cammino velocemente verso l'uscita allo stadio.
"Come mai questa fretta?" sento una voce alle mie spalle.
"Nic, sei tu" sospiro riconoscendo il volto del mio migliore amico "devo andare a Bergamo per sostituire una mia collega, che noia" spiego.
"Ti annoia?" chiede. Annuisco. "Va bene, allora vengo con te" spara.
"Veramente verresti?" domando.
"Si, vado in tribuna d'onore e poi ci facciamo un giro per Bergamo" afferma.
Prendiamo la mia auto. Premo il piede sull'acceleratore: è tardissimo.

Durante il viaggio scorrono diverse canzoni alla radio, che cantiamo insieme a squarciagola.
Mi sento veramente bene con lui insieme a me.
È davvero una persona speciale che mi completa.

Arrivati allo Gewiss Stadium, lascio Nicolò all'entrata ed entro di corsa percorrendo il corridoio azzurronero.
"Eva, ce l'hai fatta" esclama Davide vedendomi.
"Si, e dovete darmi un oscar. Quanto stiamo?" chiedo.
"Quarantasettesimo, 2-0 per l'Atalanta" mi informa.
"Devi intervistare Zapata a bordo campo, vai" mi avvisa.
Corro verso la direzione dei cameraman che mi porgono la domanda da fare all'attaccante colombiano.
"Duvan, hai sbloccato la partita con l'uno a zero all'undicesimo minuto, pensi di cambiare ancora la partita?" chiedo.
"Con l'aiuto di tutta la squadra riusciremo a portare la vittoria nella collezione di tre punti, e farò la mia parte come ho sempre fatto, tentando magari in qualche goal" risponde.
"Grazie Duvan, puoi andare" dico.
"Grazie a voi".

Ma adesso che faccio per 45 minuti?
Instagram.

@inter

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"Just Friends" | Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora