Twelveth Chapter

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Esco dalla cucina ed entro in salotto, lasciano Nicolò ad aggiustare la macchina.
Devo scrivere ad Achraf.

a🖤

Ci vediamo domani a
pranzo al solito posto

Come mai?

Devo parlarti
visualizzato.

Poso il telefono sul tavolino e prendo il telecomando della televisione.
Stavo guardando Inter-Bayern Monaco 2010, quella della doppietta di papà.
È sempre bellissimo vederla.
Metto play e continuo a vedere dove avevo lasciato.
"Cosa guardi?" mi chiede Nico avvicinandosi al divano.
"Inter Bayern" rispondo.
"Sei ossessionata da questa partita" afferma sedendosi accanto a me.
"Mi piace vederla" mi giustifico.
"Hai aggiustato la macchina?" chiedo.
"Si" risponde.
"Per fortuna, stavo andando in astinenza" affermo.
"Anch'io sto andando in astinenza" spara.
"Di che?" chiedo confusa.
"Di baci" risponde avvicinandosi a me.
"Ma te ne ho dati solo 2 in tutta la tua vita" mi giustifico.
"Appunto il numero deve aumentare" dice per poi baciarmi.
Io lo assecondo per qualche secondo ma poi mi stacco.
"E chi te l'ha concesso?" domando.
"Non lo so, credo tu sia d'accordo" afferma.
"Si ma non possiamo baciarci a vuoto".
"In che senso?" chiede.
"Che senso ha baciarci se continuiamo ad essere amici?".
"E chi l'ha detto che dobbiamo continuare ad essere amici?" dice fissando le mie labbra.
"E allora cosa siamo?" chiedo.
"Magari qualcosa di più" finisce per ribaciarmi.
"No fermo finiamo il discorso" lo stacco tornando seria.
"Non vuoi stare con me?" domanda.
"Certo che voglio" rispondo.
"Però non deve saperlo nessuno per ora" continuo.
"Sappiamo già che Achraf non è compreso nel nessuno" afferma ridendo.
"E anche Agustina" finisco la sua frase.
"Quindi siamo fidanzati?" chiedo dopo qualche secondo di silenzio.
"Ti piace eh?".
"Tantissimo" affermo per poi riprendere a baciarlo.

Esco di casa correndo: sono io ritardo.
Devo vedermi a pranzo con Achraf per parlargli.
Prendo la moto e mi dirigo verso la mia direzione.
Arrivata, tolgo il casco e scendo dalla moto.
"Ciao Ach, scusa il ritardo" lo saluto affannata sedendomi.
"Di cosa devi parlarmi?" domanda preoccupato.
"Ordiniamo e ti spiego".
"Devo preoccuparmi?".
"Nono, tranquillo" lo rassicuro.
Ordino una carbonara e dopo tolgo il cappotto.
"Ieri è venuto a casa mia" inizio.
"Per la macchina dei pop corn giusto?" chiede.
"Si" annuisco "e si è preso il discorso del bacio. Mi ha chiesto perché me l'ero presa così tanto da chiudermi in casa, e gliel'ho spiegato" continuo.
"E lui?" mi sprona a parlare.
"Non ha risposto" rispondo.
"E che ha fatto?" chiede.
"Mi ha baciato" affermo con un sorriso da ebete in faccia.
"Nooo, e poi?" domanda.
"Ne abbiamo parlato, e in pratica stiamo insieme" sorrido.
"Sono felicissimo per te!" esclama.
"Però non deve saperlo nessuno" lo avviso.
"Va bene tranquilla" mi rassicura.
Continuiamo a parlare e pranziamo, per poi andare insieme a prendere un gelato.
Dopo poco Achraf mi propone di accompagnarlo agli allenamenti pomeridiani ad Appiana, e io accetto.

"Eva, sei uscita di casa?" domanda Lautaro vedendomi varcare la soglia del centro sportivo.
"Si, ho risolto" affermo.
"Mi fa piacere" sorride l'argentino.
"Sei venuta a vedere gli allenamenti?" chiede Romelu unendosi al discorso.
"Si" annuisco.
Mi stacco dai calciatori che vanno a cambiarsi negli spogliatoi e raggiungo la tribuna.
"Ciao Eva" mi saluta una voce alla mia destra.
"Adele, ciao" la saluto.
Lei si avvicina a me e si siede accanto.
"Senti, volevo dirti che mi dispiace" inizia.
"Di cosa?" chiedo.
"Non ho pensato che tu potevi rimanerci male per la storia di Nico" spiega "e ho capito che era solo una semplice cotta. Non mi amerà mai come ama te. Credimi, non c'è un istante in cui non ti pensi".
Davvero?
"E poi stavo solo perdendo la tua amicizia, che è importantissima per me" conclude.
"Anche per me è lo stesso" le sorrido.
"Quindi ritieni la strada libera per confessargli i tuoi sentimenti, perché l'ha capito anche Dory, il mio cane" afferma ridendo.
"Hai ragione" rido "ti voglio bene Ade" confesso.
"Anch'io Eva" risponde abbracciandomi.
Mi mancava questo abbraccio, è pur sempre la mia migliore amica.
"A proposito di Nico, mi sento in dovere di dirtelo" sbotto ad un tratto.
"Cosa?" chiede.
"Stiamo insieme" affermo ridacchiando.
"DAVVERO?! DA QUANTO?".
"Da ieri sera in realtà" continuo a ridere.
"Beh, meglio tardi che mai no?".

Finito l'allenamento scendo dalla tribuna e mi avvio verso l'uscita.
"Aspetta aspetta" mi ferma una voce.
Sento prendermi per un polso.
Mi giro e vedo Nicolò.
"Sei tu, che paura" sospiro mettendomi una mano sul petto.
"Vieni con me" mi dice trascinandomi nello sgabuzzino degli attrezzi da allenamento.
"Che succede?" chiedo.
"Ero in astinenza di baci" spiega per poi baciarmi premendomi al muro.
Ci baciamo per dei secondi, che sembrano minuti, ore.
Resterei qui per sempre.
"Dai, andiamo" dico staccandomi.

"Stasera usciamo tutti?" propone Romelu a tutti.
"Perché no" dico.
"Io ci sono" afferma Achraf.
"Io anche" si aggiunge Adele.
"Considerami già dentro" dice Lautaro.
"E va bene, vengo anch'io!" scherza Nico facendo ridere tutti.
"A stasera allora" dico sorridendo per poi dirigermi sulla mia amata moto.

Domani pomeriggio tornano i miei.
Mi mancano tanto.
Per fortuna ci sono i miei amici che passano con me le giornate.
Dopo mezz'ora davanti all'armadio sono riuscita a decidere cosa mettere.
Esco di casa e mi dirigo verso la metro.
Andiamo in Duomo, e io abito vicino alla metro gialla.
Due passi e ci sono.
Arrivo alla fermata ed esco, vedendo davanti a me l'edificio più imponente di tutta Italia.
Il Duomo di Milano.

storia di @eva.milito_

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Arrivo davanti al ristorante dove ceneremo e mostro i documenti al bodyguard.
Del resto è un ristorante privato per soli vip.
Salgo delle scale che portano a quella bellissima terrazza in vista Milano.
"Signorina, nome?" chiede un altro uomo alla fine delle scale.
"Eva Milito" rispondo.
"Tavolo 8" mi dà indicazioni.
"Grazie" ringrazio.
Come al solito sono sempre in ritardo, infatti sono l'ultima.
"Scusate il ritardo" dico sedendomi di fianco a Nicolò.
"Sempre tu sei la ritardataria" afferma Achraf.
"Ho delle priorità nella vita" mi difendo.
"Tipo stare davanti all'armadio 3 ore perché non sai cosa mettere" interviene Adele.
"Ci metti anni quando non sai cosa mettere" aggiunge Nico.
"Devi trovare un modo per decidere in fretta" mi invita Romelu.
"Scusate ma voi come fate?!" esclamo.
"La prima cosa che trovo" spiega Lautaro.
"Non si può sentire" mi reggo la testa con una mano.
"Non tutti sono perfettini come te" aggiunge Adele.
"Cambiando discorso, domani partita" cerco di deviare l'argomento.
"In casa contro Benevento" dice Achraf.
"Li sgretoliamo" esagera Romelu.
"Rome!" lo sgrida Lautaro.
"Ce la metteremo tutta per vincere, solo un obiettivo: scudetto" afferma Nico.

"Ragazzi io vado" saluto i miei amici.
"Anch'io, ci vediamo" mi asseconda Nico.
Sparisco in una traversa e prendo il cellulare in mano.

He💙

Ci vediamo tra 5 minuti
alla mia macchina
visualizzato.

Mi guardo attorno per poi dirigermi verso la mia direzione.
Arrivo davanti al suv ed entro nell'automobile.
"Puntuale" afferma Nico.
"Su certe cose si" dico facendogli l'occhiolino.
"No così però non ci torno vivo a casa" mi squadra da capo a piedi.
"Invece devi, non voglio fare un incidente" rispondo girandogli la testa verso la strada.

Continua...

"Just Friends" | Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora