Oggi parto con la squadra per Udine.
Mi accompagna Leandro con il motorino.
O meglio, andiamo insieme e poi lui riporta il motorino a casa.
"Buon viaggio sorellina" mi saluta mio fratello.
"Sorellona" lo correggo.
"Buon viaggio sorellona" ripete.
"Tienimi bene Agus" dico dandogli un bacio sulla fronte, per poi avviarmi verso l'ingresso dell'aeroporto.
"Ciao Eva" mi saluta la squadra, mentre che li raggiungo.
"Ciao ragazzi" saluto sorridente.
"Passiamo ai controlli?" chiede il Mister.
Tutti annuiscono."Avete mezz'ora libera, ci vediamo però precisamente alle 6.50 davanti al gate" avvisa il Mister.
"Beh, andiamo?" domanda Romelu.
"Dove si va?" chiede Nick.
"A fare un giro nei negozi" propongo.
"Va bene" risponde il resto del gruppo.
Sono ossessionata, devo girare per i negozi ogni volta che prendo l'aereo.Cammino vicino alla soglia di un negozio di cosmetici.
Siamo tutti un po' sparsi per i negozi.
Vedo Adele che si avvicina a Nicolò.
Devo fermarla.
Non si fa.
"Nick, vieni qui un attimo?" lo chiamo alzando il tono di voce.
Lui si stacca dall'italo-argentina e si avvicina a me.
Nel mentre entro nel negozio, seguita da lui.
"Che succede?" chiede.
Silenzio.
"Eva che c'è?" continua a domandare.
"Niente Nick, dovevo staccarti da Adele" spiego continuando a vedere dei prodotti.
"Gelosa" afferma.
"Ci sta guardando, dammi un bacio" gli ordino.
"Sulla guancia?" chiede.
"Dove volevi darmelo?".
Magari sulla bocca.
Lui esegue il mio ordine e mi dà un bacio nell'esatto istante in cui la ragazza ci fissa."Ragazzi io vado un attimo in bagno, aspettatemi qui" avviso i miei amici, lasciando la giacca e la borsa a Nico.
Nicolò pov.
"Ragazzi, dobbiamo andare" dice Adele.
"Aspettiamo Eva e andiamo" intervengo.
"Non c'è tempo, dobbiamo ancora trovare il gate di imbarco" continua ad insistere.
"Poi ci raggiunge no?" dice Lautaro.
Gli altri annuiscono mentre io, ancora non convinto, li seguo continuando a vedermi dietro.Eva pov.
Uscendo dal bagno non vedo nessuno.
Dove sono?
Li chiamo.
Cazzo, il cellulare è nella giacca.
E ora?
Chiedo a qualcuno.
"Mi scusi, potrebbe dirmi che gate si trova il volo per Udine della squadra dell'Inter?" chiedo ad una dirigente.
"Scusi, ma non posso dirglielo, chi è lei per avere l'informazione?" domanda.
"Sono una giornalista sportiva" spiego.
"Mi faccia vedere un documento" ordina.
"È questo il punto, l'ho lasciato ad un giocatore e non posso mostrarle niente" mi giustifico.
"Chiamerò un mio collega" avvisa prendendo in mano un cellulare."Va bene, può andare, gate B12" mi informa.
"La ringrazio troppo" concludo per poi iniziare a correre in cerca delle indicazioni per l'imbarco.
Non ci voleva proprio ora.
Destra o sinistra?
Uscirò pazza.
Arrivo in un vicolo cieco.
Ma le indicazioni dicevano per qui dai gate B1 a B20.
"Scusi, il gate B12?" domando ad un'addetta alla sicurezza.
"Svolti a sinistra, dritto e poi a destra. Segue i nastri trasportatori e infine i cartelli" spiega.
Corro verso la direzione indicata.
Nastri trasportatori...
Eccoli!
Continuo a correre verso le indicazioni.
I cartelli dicono che dietro a queste colonne ci sono i gate.
Vi prego ditemi di si.
Bingo.
Sono quasi tutti entrati.
Cavolo.
"Eva" sento una voce urlare dietro di me.
"Nico" rispondo correndo verso di lui, per poi abbracciarlo.
"Ti prego non lasciarmi più in mezzo a Milano Malpensa da sola" affermo col fiatone.
"Te lo prometto. Ora prendi questa roba" dice porgendomi il cappotto e la borsa.
"Dobbiamo andare" avvisa Adele dall'altra parte dei controlli di documenti."Bene ragazzi, questo è il tabellone con i nominativi delle camere da due, andate in reception e prendete le chiavi. Buona serata" spiega il Mister per poi sparire.
Mi avvicino al tabellone per vedere dove sono io.
Milito?
Hakimi-Milito, camera 102.
Mi è andata bene.
Nick con chi è.
Barella-Zanetti, camera 104.
Non ci voglio credere.
Vado a spararmi all'istante.
Corro velocemente verso la reception, prendo le chiavi e salgo nella mia stanza.
Non è possibile.
Tutti contro di me.
No eh, io mi chiudo in camera fino a domani sera alla partita.
Sento la serratura aprirsi.
"Ti prego dimmi che le altre camere hanno letti separati" affermo guardando speranzosa il mio amico marocchino.
"Sono matrimoniali..." mormora lui.
Ecco, la mia vita sentimentale finisce in questo istante e la verginità della mia migliore amica anche, dopo che avrà costretto il mio ragazzo che mi piace a fare sesso con lei.
"Se ti chiedono dove sono io dici che non sto bene e che mangio in camera" gli ordino.
"Va bene, allora io scendo a cenare" avvisa per poi sparire dalla camera.20 minuti dopo.
La porta si apre.
"Ach sei tu?" urlo dal soggiorno.
"No, sono io" risponde una voce a me familiare.
Ah, è il ragazzo che mi fa tremendamente impazzire.
"Perché sei qui?" chiedo fredda.
"Ti tengo compagnia" spiega sedendosi accanto a me.
"Puoi stare con la tua amichetta" affermo.
"No, voglio stare con te" si giustifica.
"Tanto tra meno di un minuto busserà Adele a quella porta" dico indicando la porta d'ingresso.
"Ma no non è ve-" tenta di dire, ma il rumore del campanello lo ferma "ok è vero".
Si alza per aprire la porta e compare la figura dell'italo-argentina.
"Nick, sei sparito, che ci fai qui?" chiede.
ANCORA NICK LO CHIAMA?!
"Adele solo io posso chiamarlo Nick, ti è chiaro o vuoi un disegnino?" sbotto furiosa.
"Parlo con Nicolò, se non ti dispiace" risponde girandosi verso il ragazzo.
"Sono venuto per stare con la mia migliore amica" dice marcando le ultime 4 parole.
"Va bene, allora ti aspetto in camera" conclude chiudendo la porta.
"Sembra troppo una richiesta di voler andare a letto" pensa ad alta voce Nick.
"Perché È una richiesta per andare a letto Nick" spiego.
"O madonna perfavore no" esclama.
"Vai dai, non vorrai far aspettare la tua sex girl" continuo a sbuffare.
"Buonanotte" mi saluta dandomi un bacio veloce sulla guancia.
Come se stanotte dormissi tranquilla, con una donna in agguato che vuole farsi il ragazzo che mi piace.Spazio autrice.
Ciao ragazzi!
Come va? Vi sta piacendo la storia?
Volevo avvisarvi che questi sono solo dei capitoli di passaggio, devo poi arrivare ad un punto.
Spero vi stia piacendo, niente, buona lettura!
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"Just Friends" | Nicolò Barella
Roman d'amourA che serve continuare a dire "siamo solo amici" se poi alla fine non è così? Cosa mi ferma? Cosa CI ferma? Mio padre? Non credo. La nostra mente? Il cuore ha la precedenza. Allora dimmelo, dimmi quel "Ti amo", così anch'io te lo dirò e staremo insi...