Apro le porte del balcone e mi affaccio giù.
"Ma che ci fai là?" dico notando Nicolò giù che mi fissa.
"Dovevo svagare" si giustifica "scendi?" chiede.
Lo guardo tipo 'io ti ammazzo' e poi rientro.
Scendo le scale in silenzio e indosso il cappotto.
Esco di casa e giro dalla parte del mio balcone.
"Mi fai uscire in pigiama" affermo guardandomi da capo a piedi.
"Anch'io sono in pigiama" scherza lui.
"Si ma se mi vede qualcuno cominciano a fare gossip sul come mi vesto male".
"Ma no, sei sempre bellissima anche così".
"Perché sei venuto qui?" domando.
"Volevo sapere come stavi. Non mi va giù il fatto che Dybala ti abbia chiamata in quel modo" spiega.
"Io sto benissimo, non devi preoccuparti. Questi insulti mi scivolano addosso. Se inizio a contare tutti gli insulti che mi mandano, potrei già suicidarmi" affermo.
"Si ma io ho permesso che lui ti chiamasse puttana, capisci?" dice.
"Nic sentimi" dico fermandomi dalla mia camminata "non è colpa tua" affermo prendendogli le mani "anzi ti ringrazio per esserti preoccupato per me" concludo per poi abbracciarlo.
"Te l'ho detto che sei la donna più importante della mia vita" sussurra nell'abbraccio.
Quanto cazzo lo amo.Instagram stories
@nicolo_barella
@eva.milito_ ha risposto alla tua storia: ma perché solo tu sei tanto coglione❤️@eva.milito_
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@nicolo_barella ha aggiunto una reazione alla tua storia: ❤️Il giorno dopo...
@skysport
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"Just Friends" | Nicolò Barella
RomansaA che serve continuare a dire "siamo solo amici" se poi alla fine non è così? Cosa mi ferma? Cosa CI ferma? Mio padre? Non credo. La nostra mente? Il cuore ha la precedenza. Allora dimmelo, dimmi quel "Ti amo", così anch'io te lo dirò e staremo insi...